La tempesta era forte quel giorno e la nebbia copriva il paesaggio, non si vedeva nulla.
Mi sfilo le cuffie e mi rintano nella mia stanza dove ormai passo i miei giorni.
Passano le ore e i mei occhi non vogliono chiudersi. Passano altre ore.
Sono le tre di mattina e ciò è strano. Dove sono finiti i miei?
Scendo le scale andando verso la cucina... strano non ricordo di aver lasciato la luce accesa! Mi avvio verso il frigo dove non trovo nulla ma solo una mezza mela. Mi accontento.
Mi siedo sullo sgabello davanti all'isola e sbuffa guardando l'orologio. Il sonno non accenna di venire e la tempesta sembra però calmarsi.
Finisce di mangiare e chiude la luce salendo poi velocemente le scale.Avete presente la sensazione di salire le scale e sentirsi osservati o meglio seguiti?
Ecco! Afferro velocemente la maniglia della porta della mia stanza ma c'era qualcosa qualcosa strano.
Giro la testa verso le scale e noto qualcosa di insolito.
Ero si cura di aver chiuso la luce della cucina. L'ansia mi invade e scendo velocemente le scale e prima di arrivare in cucina le luce si chiude.
Rimango ferma davanti alla porta non sapendo che fare.Un tuono assordante illumina la cucina. Nulla!
Alla ceca allungo la mano verso l'interruttore. Ma cioè che sento mi fa rabbrividire e tremare dalla paura.Delle lunghe dita, ruvide e fredde si trovavano sull'interruttore..
Corsi in fretta e furia nella mia stanza dove, lasciando la porta aperta, mi affretto a trovare il mio telefono.
Sento dei passi.
È solo la mia immaginazione.
Li sento.
Ora non più.
Si sono fermati.
È solo la mia immaginazione.Poi Buio.
Scusate non è un granché ma è solo per portare qualcosa dato che non sono molto attiva...