Eccoci al quarto capitolo! è incredibile quanto io stia scrivendo velocemente questa fanfiction.
Vorrei dirvi alcune cose riguardo a questa storia: i personaggi reagiranno in modo diverso rispetto al loro solito, ma questo serve solo ad arricchire di più la storia ( e anche perché mi diverto ad essere sadica nelle ff)
Aspettatevi di tutto. Su questo sono pronta a leggere le vostre teorie al riguardo, vediamo chi si avvicina di più alla trama dei prossimi capitoli.
Infine i titoli dei capitoli sono tutti titoli di canzoni, scelti perché il titolo o il testo, o semplicemente una parte di esso a che fare con il capitolo in questione.
Buona lettura!
4°Capitolo
One thing I know
Erano settimane che la vedeva camminare lungo i corridoi della scuola, ridere e scherzare insieme alle sue amiche, ondeggiando i suoi lunghi capelli biondo sporco. Guardandola da lontano, non osando mai avvicinarsi a lei. Come poteva? Sembrava così irraggiungibile, lontana da lui. Ebbe un sussulto quando la vide voltarsi verso la direzione in cui si trovava, sorridendo. Era così bella quando lo faceva, i suoi occhi verdi s'illuminavano quando la sua bocca s'incurvava. Il suo piccolo mondo crollò, non era a lui che sorrideva. Qualcun altro aveva attirato la sua attenzione, nessun di speciale a suo dire. Abbassò la testa sfiduciato, non sarebbe mai potuto entrare nella sua bolla di perfezione.
"Buongiorno!"Gridò una voce da dietro le sue spalle, facendolo sobbalzare.
"Joy! accidenti mi hai fatto prendere un colpo!"
"Ti ho semplicemente salutato, eri te assorto in chi sa che cosa" Si giustificò la mora, mettendo sul suo viso un piccolo broncio.
Fabian addolcì lo sguardo, come se si trovasse davanti a una bambina cui si perdona ogni marachella.
"Che cosa guardavi con tanta attenzione?" Gli chiese la ragazza.
"No, nulla d'importante" Rispose il bruno, ma la sua mente era ancora concentrata su di lei. Doveva trovare un modo per avvicinarsi a lei, andare a parlare era escluso, forse poteva.
"Terra chiama Fabian! Hey! Fabes ci sei?" Lo chiamò Joy con insistenza.
"Ehm si, dicevi? "
L'amica lo guardò preoccupata, non era da Fabian essere cosi distratto."Stamattina sei fuso, sicuro di star bene? "
"Certo, avevi bisogno di qualcosa?"
"Non posso salutare il mio migliore amico con un grande e caloroso saluto?"Domandò Joy, mostrando un sorriso a trentadue denti.
"Joy, ti conosco dall'asilo, so quando vuoi qualcosa".Dichiarò Fabian dopo aver fatto un respiro profondo.
"E va bene, ho bisogno che tu mi corregga il mio saggio d'inglese".Confessò la mora.
"Pensavo che tu non avessi problemi con questa materia".
"Infatti, è così, ma l'Andrews ha detto che questo saggio influisce sul 70% sul voto finale, ed io non voglio rischiare".
"Va bene, gli darò un'occhiata"
"Ecco perché sei il mio migliore amico"
"Perché ti correggo i compiti?"
Joy ridacchiò " No, beh sì, ma non solo, è perché non mi dici mai di no".
"Verrai alla partita domani? "Chiese Mick alla sua ragazza. Durante il cambio d'ora, e i due erano appoggiati davanti agli armadietti.
Mara si morse un labbro. "Domani?" Domandò titubante
"Sì, domani sera alle sei, verrai vero?"
"Beh, dovrei studiare."
Il ragazzo roteò gli occhi verso il cielo, sbuffando esasperato "è la partita più importante del campionato, e tu preferisci stare in casa studiare. Pensavo che mi sostenesti"
"Lo faccio, solo che.."
"Solo che quello che fai tu è più importante di quello che faccio io? È questo che vorresti dire?"Inveì Mick contro di lei. Perché doveva sempre sminuire quello che faceva?Teneva o no alla loro relazione?
"No. Mi dispiace, sono così presa dalla mia carriera scolastica, che ho perso di vista la cosa più importante, tu" Confessò Mara prima di baciarlo, appoggiandosi agli armadietti.
"Prendetevi una camera!"Gridò Jerome facendoli sobbalzare.
"Clarke." Disse Mick. Non gli piaceva Jerome, puntava lo sguardo a troppe ragazze, anche a quelle già impegnate, compresa Mara.
"Campbell" Rispose Jerome. "Vi dispiace togliervi dal mio armadietto?"
"La ragazza si spostò "Oh mi dispiace, non pensavo fosse il tuo armadietto" Si scusò.
Patricia stava tranquillamente camminando per i corridoi, quando due braccia la afferrarono, e la portarono nel bagno delle ragazze. "Ma che diavolo!"
Sì trovò davanti Amber Millington, alias la principessa barbie.
"Posso benissimo andare in bagno da sola, grazie! " Affermò Patricia una volta liberatosi dalla presa.
La bionda però la ignorò completamente, iniziando a inveire contro Patricia."Pensi di poterlo avere? È così vero?"
"Di che diamine stai parlando?"Domandò l'altra ragazza confusa.
"Non fare la finta tonta! Sai di cosa sto parlando"
"Ehm no, non navigo nella tua testa"
"Stai lontana da Eddie"
"E chi gli sta vicina."
"Gli stai sempre intorno, e lui è mio"Sostenne Amber incrociando le braccia a petto, come una bambina capricciosa che vuole assolutamente il suo giocattolo preferito.
"Frequento la sua sorellastra, è lui che gira intorno a me. E poi da quando sarebbe tuo? Non state mica insieme!"
"Sì, solo che lui non lo sa ancora"
Patricia scoppiò a ridere
"Che cosa hai da ridere?"
"Sei davvero ridicola." Se solo avesse saputo che cosa le aveva fatto Eddie, si era scioccamente concessa a lui, dandogli la cosa più importante, la sua verginità. Che stupida fu.
Improvvisamente la rossa fu sorpresa da una nausea fulminea, che la costrinse a recarsi nella toilette più vicina.
"Non crederai di potertela cavare così! Non ho ancora finito con te! Ew ma stai vomitando? Non vomitare mentre ti parlo! "
"Chiudi quel becco Amber!" Inveì Patricia contro di lei.
Nina aprì il suo armadietto, e un biglietto cadde ai suoi piedi, si chinò per raccoglierlo, lo aprì e lesse il contenuto: Era una poesia per lei.
Avevate capito che era Fabian il ragazzo del primo verso?
La coppia Mickara scoppierà?
Stanno iniziando i problemi..Trixie vs Amber
ps: se volete sapere di che canzoni sto parlando vi lascio i link, cosi potete ascoltarle ;)
lilydreaming <3 <3
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"You are driving me crazy" House of anubis fanfiction
FanfictionAu. Dopo il matrimonio dei loro rispettivi genitori, la vita di Nina e Eddie cambia drasticamente. Tra amori, delusioni, amicizie,scuola, la loro vita si intreccia con quelle di altri studenti. Chi ha detto che essere adolescente è facile?