Pink sugar.-fack

nine

Scusate tanto per l'assenza, se leggerete lo spazio autrice vi spiegherò tutto lì a fine capitolo.
In questo ci sono tanti cambi di punti di vista da Finn a Jack, spero vi piaccia anche se è un po' incasinato :)

Finn
Calde lacrime mi solcano il volto, unendosi a singhiozzi strozzati e respuri affannati.
Impreco sottovoce più volte, alzandomi dal letto.
Do uno sguardo allo specchio affianco alla scrivania.
Vedo soltanto un mostro.
Un mostro talmente vigliacco da non riuscire a dire al suo migliore amico che lo ama da anni, un mostro che piange silenziosamente, un mostro che merita quella sofferenza.
Mi porto una mano fra i capelli ricci e spettinati, piangendo disperatamente.
Con uno scatto afferro il telefono prestatomi da Mills per scrivere a Jack in anonimo e vado sulla conversazione con lui.

Numero sconosciuto:
Jack ho bisogno di parlarti.

babyboy❤:
cosa c'é?

Numero sconosciuto:
scusa. sono un vigliacco.
ho deciso di dirti chi sono, ma prima ti chiedo una settimana di tempo.

babyboy❤:
oh...va bene.
dove ci incontriamo?

Numero sconosciuto:
direi all'uscita di scuola sul
retro, tra una settimana ovvero
il 30 marzo.

babyboy❤:
bene.

Numero sconosciuto:
bene bene.

Gli ho chiesto una settimana, abbastanza per finire la punizione e potermi trattenere fuori da scuola.
E beh, una settimana sarà anche utile per prepararmi.

Jack
Spalanco gli occhi e sorrido incredulo.
Tra una settimana scoprirò chi è il fottuto anonimo che da giorni mi "tormenta".
Più che altro, è diventato importante per me.
Fa strano a dirsi, chiunque lo avrebbe subito bloccato eppure ormai non posso fare a meno di ricevere un suo messaggio, di sorridere nel vedere che la notifica proviene da lui.
Senza neanche rendermene conto, inizio a saltellare per tutta la stanza facendo qualche gridolino.
Una gioia prima del trasferimento...
Solo facendo questo pensiero mi fermo e un'espressione triste torna sul mio viso.

Seven days later...

Finn

Finn:
CAZZO MILS
Finn:
HO PASSATO TUTTA LA
SETTIMANA A RIMANDARE I
PREPARATIVI PER NON FARMI
PRENDERE DALL'ANSIA E ORA
SONO IN PANICO. MANCANO SOLO SEI ORE SCOLASTICHE.

La Mia Mils💕:
AIUTO FINNNN
La Mia Mils💕:
SEI UN COGLIONE

Finn:
LO SO! CHE DIAMINE METTO?

La Mia Mils💕:
Allora. Metti la felpa che ti ha
regalato Cal e i jeans strappati
che avevi al mio compleanno.
Pettina i capelli ma non troppo, sai
che Jack li ama spettinati.

Finn:
grazie Mils, TI ADORO💞

La Mia Mils💕:
anche io mi adoro.😇💕

Sorridendo, estraggo dall'armadio i vestiti che mi ha consigliato.
Li indosso e do una leggera sistemata ai capelli.
Ok, ho esattamente venti minuti per prepararmi un discorso.
Inizio a pensare mentre butto alla rinfusa i libri nel mio zaino nero, una volta finito mi posiziono davanti allo specchio.
«S-sono i-io l'anonimo. Ti amo e-» inizio.
«Dio mio, che schifo!» mi interrompo gridando.
«Sono anni che ti amo, so di essere un vigliacco ma...» ricomincio.
«Patetico.» mi blocco.
«Jack sono io l'anonimo. So che ho fatto male a non dirtelo subito ma non ne avevo il coraggio. Ti amo davvero tanto e da molto tempo, spero tu possa accettarlo.» dico dopo una lunga riflessione.
Ripeto più volte le ultime frasi, sia mentalmente che a voce.
È perfetto!
Sorridendo soddisfatto -seppur agitato- esco di casa.

***
«Buona fortuna Finnie!» grida Millie abbracciandomi.
Ricambio la stretta, quasi tremando dall'ansia.
«Gli vomiterò in faccia. Non so parlare.» sussurro.
«Finn, andrà alla grande. In bocca al lupo!» mi incoraggia.
Annuendo procedo lungo il corridoio mangiandomi le unghie.
Ho lo stomaco completamente in subbuglio e non solo per l'ansia: oggi non sono riuscito a toccare cibo e adesso la fame si sta facendo sentire.
Ripeto mentalmente il discorso.

Finn andrà bene.
Andrà bene, benissimo.
Andrà tutto perfettamente ben-

Sento qualcosa venirmi violentemente addosso e finisco per cadere a terra con un lancinante dolore alla testa.
«Cazzo» bofonchio portandomi una mano sul capo.
Attorno a me si raduna una piccola folla di studenti con tanto di professore che cerca di soccorrermi.
«Gli sono andato addosso per sbaglio...» sento dire da qualcuno.
Gli lancio un'occhiata.
È un ragazzo alto, robusto.
Mi è venuto addosso e ora mi gira fortissimo la testa.
«Portatelo in infermeria.» ordina il prof.
«No! No, sto-sto bene!» grido sforzando un sorriso.
«Scherzi? Hai sbattuto la testa per terra! Rischiavi di spaccarla!» esclama una bidella che fulmino con lo sguardo.
Sento delle braccia sollevarmi e trasportarmi verso l'infermeria.
A metà "viaggio", con ancora il dolore alla testa, la sento farsi sempre più pesante così come gli occhi e poco dopo sprofondo in un sonno agitato.

🌝🌝🌝🌝🌝🌝
SCUSATE.
Sono stata impegnatissima con hip-hop e con la scuola, dove ho recuperato gli ultimi voti.
Ieri è finita e sono stata tutto il giorno con i miei amici.
Oggi esce questo capitolino, anche se alle 18 mi cresimo *-*
Tra l'altro ho già aperto un regalo, ovvero il telefono nuovo!!!
Non sto a dirvi il modello sennò scrivete "eH mA 6 vIziAtA!1!1".
Byee