twenty-two.

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Sequel.
8 anni dopo.

Era da cinque anni che Taehyung una volta al mese andava a trovare la tomba del padre,nel cimitero della periferia di Seoul.
Rimaneva a guardare il sorriso del signor Kim dalla foto posta sulla lapide e lo immaginava così.
Sorridente.
Lasciava i fiori vicino alla figura e buttava quelli del mese scorso oramai appassiti.
Ora era diventato lui il capo della Sanity Corp.
Aveva fatto licenziare tutti i collaboratori del piano di Jeoung e aveva preso le redini dell'azienda,che proseguiva brillantemente.
Si chiedeva spesso se il padre fosse orgoglioso di lui adesso.
Se mai da qualche parte la sua anima fosse ancora intatta.
Sperava fosse così.
Aveva fatto di tutto per renderlo fiero di lui.
Ed ora aveva 27 anni, oramai era diventato un uomo.
Salutò il padre e lasciò il cimitero,avviandosi verso la macchina, dove lo aspettava Jungkook.

-Hyung...senti..ho bisogno di chiederti un favore.- disse il più piccolo una volta che Taehyung mise in moto l'auto.

-Che c'è kookie?- chiese Taehyung abbastanza preoccupato per la tanta ansia del ragazzo.

-Guarda questo.-
Jungkook cacciò una scatolina dalla tasca della giacca e la aprì,mostrando il contenuto all'amico.
Era un anello argentato con un piccolo diamante posto sopra.
Taehyung rimase senza parole e cacciò un piccolo sorriso.

-Io e Sidney siamo fidanzati da cinque anni oramai e..lo so che siamo ancora giovani ma anche Yoongi e Sara si sono sposati preso e io non voglio più aspettare..- rispose preso dall'emozione che si leggeva nei suoi occhi.

-Jungkook è bellissimo, e sono sicuro che le piacerà.- affermò il più grande.

Una volta arrivati davanti casa del più piccolo,Taehyung fermò l'auto per farlo scendere.

-Buona fortuna.- disse poi mentre Jungkook usciva dall'auto con un sorriso colmo di emozione e agitazione stampato sul viso.

Dopo aver lasciato jungkook, il biondo arrivò alla sua grande casa in centro.
Parcheggiò l'auto e bussò alla porta.

-Hey,eccoti.- rispose Loren, accogliendolo con un dolce bacio.
Lui ricambiò tenendola stretto a sé.
Amava il suo profumo delicato e la sua voce che lo faceva impazzire.
Non c'era giorno che non vedeva l'ora di rivederla,dopo il lavoro.
Una piccola voce strillante disturbò i due.

- papà!! -

La piccola Haneul corse per la stanza e si lanciò tra le braccia del padre.

-Hey piccola di papà,ti sei comportata bene con i nonni?- rispose lasciando un bacio sulla chioma castana della figlia.

-Si! I nonni mi hanno pure raccontato una storia.- disse la bambina entusiasta.

Taehyung si sedette sul divano portando la piccola sulle sue gambe, e Loren si mise vicino a loro.

-Nonna e Nonno mi hanno raccontato come si sono innamorati!- rispose Haneul, che con i suoi cinque anni già parlava come se ne avesse dieci.

-Davvero? E ti è piaciuta la storia?- domandò Loren accarezzando il viso della figlia.

-Si! Ma nonna ha detto che la vostra storia è ancora più bella,me la raccontate?- chiese Haneul cacciando degli occhietti teneri.

Loren e Taehyung si guardarono sorridendo e poi portarono lo sguardo alla figlia.

-Beh amore di papà, dovrai prepararti..perché è una storia molto lunga.- rispose, tenendo stretta la mano della moglie.

«lost in your paradise» kim taehyung Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora