fifteen.

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" mi sono perso
O ti ho solo guardata?"

" mi sono persoO ti ho solo guardata?"

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Si era fatta sera e durante la cena nessuno disse niente.
Di nuovo quel silenzio.
Ma non era solo imbarazzo.
C'era qualcos'altro.
Una tensione che si riusciva a respirare.
Quasi a toccare.
Nessuno dei due sapeva cosa dire.
Dopo aver finito di mangiare decisi di parlare del caso.
Di suo padre.
Così almeno avrei interrotto quel momento.
-Dobbiamo ancora capire chi è questo Jeoung.- dissi poi portandomi una mano al viso.
Lui sorrise soddisfatto e si allontanò.
Lo seguì con lo sguardo finché la sua figura fu troppo lontana.
Dove stava andando?
Dopo qualche minuto tornò con il giornale in mano.
-Forse ho capito chi è.- rispose aprendo quell'ammasso di carta riciclata alla prima pagina.

"Il nuovo direttore della Sanity Corp riapre la vendita del Beauty Secrets,Interrotta dal precedente collega Ewom Kim."

-Quindi..-
-Si,quindi mio padre aveva interrotto la vendita di questo prodotto,ma appena è salito il nuovo direttore,un certo Chin Jeoung ha fatto subito riaprire le vendite.- disse portando il dito sul nome del direttore.

-Pensi che sia lui il Jeoung di cui parlava?- chiesi più curiosa che mai.

-Si,sta scritto qui sotto che erano amici lui e mio padre,quindi potrebbe essere lui il collega di cui parlavo.-

-Perché tuo padre avrebbe tolto la vendita del Beauty secrets?- chiesi mordendomi il labbro.

-Non ne ho idea.- disse facendosi scivolare sul divano leggermente demoralizzato.

-E se fosse questo il motivo per cui nell'ultimo periodo non andavano d'accordo?-

-Spiegati meglio.- disse lui incuriosito.

-Se il signor Jeoung volesse metterlo in vendita ma tuo padre no? Se avessero litigato per questo?-

-...giusto.- rispose lui passandosi una mano sul mento.

-Ora dobbiamo solo capire perché tuo padre ne fosse così contrario.-

-Ancora una volta complimenti secchioncella- disse sorridendo.
Feci una piccola smorfia infastidita e sorrisi.
Infondo nonostante tutto era un complimento.
A modo suo,ma pur sempre un complimento.
Non mi accorsi che eravamo vicini.
Abbastanza vicini.
Forse troppo.
Ed ora stavamo entrambi sorridendo.
E il suo sorriso.
Dannazione.
Feci per allontanarmi
Vicino a lui mi sentivo così agitata.
Lui però mi bloccò all'improvviso.
Prese il collo della maglietta avvicinandomi a lui dolcemente,e a d'un tratto accadde.
Le mie labbra sulle sue.
I miei occhi erano ancora serrati per l'immediatezza di quel gesto.
Sapevo che avrei dovuto respingerlo,ma non lo feci.
Chiusi gli occhi e avvolsi le braccia attorno al suo collo,in un bacio tanto inaspettato quanto maledettamente atteso.
Non posso dire di essermi sentita in paradiso.
Anzi,mi sentivo come nell'ultimo girone dell'inferno.
Perché tutto era così sbagliato,talmente sbagliato.
Eppure era tutto quello che volevo.
le sue mani mi accarezzavano il viso facendomi rabbrividire al suo contatto.
Finì con le gambe sopra le sue mentre continuavano ad assaporarci.
Sentivo di voler fermare il tempo.
Ma quello,
quello fu veramente
la vera quiete dopo la tempesta.
-Q.questo c.cosa significa?- chiesi togliendo la presa dalle sue labbra,riprendendo fiato.

«lost in your paradise» kim taehyung Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora