Capitolo 2

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Verso le 19 mio zio ritornò a casa.

-Passato bene il pomeriggio?-mi chiese appena entrato.

-Certo benissimo ho sistemato le mie cose e ho riposato-  gli dissi

-Perfetto, senti ti da fastidio se invito un mio amico qui?- mi domandò

-No scherzi! Poi questa è casa tua- gli risposi io

-Beh ma da oggi è anche casa tua... comunque arriverà tra poco- mi avvisò e io gli sorrisi almeno avrei conosciuto gente nuova.

Dopo circa 10 minuti suonò il campanello, mio zio andò ad aprire e subito entrò un ragazzo. Stavo guardando un film e mi girai un secondo solo per vedere chi era poi risposati lo sguardo sul televisore ma c'era qualcosa in quel ragazzo che mi portò nuovamente a spostare lo sguardo su di lui, c'era qualcosa di familiare.
Quando lo guardai in faccia rimasi impalata a fissarlo perché quel ragazzo era Emis killa.

Certo sapevo che lavoravano insieme ma non pensavo che venisse a casa sua, avevo ascoltato qualche sua canzone e non era male, e neanche lui era male.

Mio zio lo abbracciò e poi me lo presentò.

-Lui è Emiliano- disse rivolgendosi a me e poi rivolgendosi a lui disse

-Questa invece è mia nipote Paige ed è proprietà privata quindi non farti strane idee- lo informò.

Io diventai subito rossa e lui fece un sorrisino, poi ci stringemmo la mano.
-Non la toccherò nemmeno con un dito giuro- disse portandosi la mano sul cuore e vedendo la faccia insicura di mio zio scoppiò a ridere.
Ad interrompere quel momento imbarazzante per fortuna fu il campanello, andai ad aprire era il fattorino delle pizze, gli diedi i soldi e presi le pizze.
Ci mettemmo a mangiarle sul divano cosa che non facevo da tantissimo tempo visto che mia mamma non me lo permetteva.
-Non vedo l'ora di vedere la partita- disse Emis ad un certo punto
-Ogni volta che c'è una partita importante del Milan ce la guardiamo insieme e mangiamo o pizza o panini è tipo una specie di rito- mi spiegò mio zio e io annuii anche io tifavo il Milan.

Alle 20:45 iniziò la partita, il calcio mi era sempre piaciuto fin da piccola così guardai la partita insieme a loro e per fortuna vincemmo.

Alla fine della partita ero stanchissima così salutai entrambi e andai a dormire.

Era stata una bellissima giornata e mi ero divertita molto.
Non vedevo l'ora di visitare Milano.

Il mattino seguente mi alzai e scesi le scale.
Trovai mio zio che preparava le tazze per la colazione.

-Ciao bella dormito bene?-mi chiese

-Molto bene-risposi sorridendo

-Senti per oggi hai programmi?- mi domandò

-No per niente- risposi

-Perché allora non vieni alla Blocco con me?- mi propose

-Certo zio molto volentieri- dissi.

Dopo aver finito colazione andai a vestirmi e dopo cinque minuti di macchina arrivammo alla Blocco, mio zio salì subito mentre io mi fermai a prendere un caffè.

Caffè finito entrai alla Blocco, ma mentre la stavo raggiungendo incontrai Emiliano.

-Ciao bella- disse sorridendomi.

-Ehi Emi, stai andando alla Blocco?- gli domandai

-Si andiamo insieme?- mi chiese.

-Perfetto- dissi seguendolo.

Per arrivare alla Blocco passammo davanti al Duomo, io mi fermai ad ammirarlo, era bellissimo ma Emis continuò a camminare.

-Ma tu non ti fermi ad ammirarlo?- chiesi stupita.

-No, sai dopo che ci passi davanti ogni giorno perde un po' della sua bellezza-
Mi rispose.

Io ancora perplessa lo raggiunsi e mentre stavo andando verso di lui inciampai, ma prima di cadere per terra come una stupida Emis mi prese in braccio, le nostre labbra erano vicinissime, avevo le farfalle nello stomaco e tra me pensavo a quanto bello era quel ragazzo, c'era qualcosa in lui che mi attirava.
Eravamo ancora li nella stessa posizione ma per fortuna o per sfortuna mi suonò il telefono... era lo zio.

-Pronto zio ciao- risposi affannata

-Ciao dove sei? è da mezz'ora che ti aspetto!- mi chiese

-Scusa zio arrivo subito!- dissi richiudendo la chiamata

-Dobbiamo andare?- mi domandò Emiliano

-Eh già! Ci aspetta alla blocco- lo informai.

Una volta arrivati alla blocco lui si mise  a provare e io ero lì come una stupida a guardarlo con occhi sognanti forse mi ero presa una piccola cotta ma non dovevo farmi i miei soliti filmini mentali.

Il tempo passò molto velocemente e arrivò presto mezzogiorno e io e mio zio andammo a mangiare insieme.
C'era un silenzio di tomba ma fu mio zio a romperlo.

-Cosa ne pensi di Emiliano?-mi chiese, perché mi fa questa domanda? Lui sa?Ma come fa a saperlo? Cosa rispondo adesso?

-Mi sembra un bravo ragazzo, simpatico e bravo nel suo lavoro- risposi dopo un po'.
Avrei voluto aggiungere che aveva degli occhi e un sorriso stupendo ma non lo feci.
Mi arrivò un messaggio guardai l'emittente ed era Emiliano.

"Hei ti va se sta sera ceniamo insieme?"

"Si certo" risposi dopo un po' di esitazione

"Ti passo a prendere alle 20"

"Perfetto"

Passai tutto il pomeriggio a pensare a cosa mettermi fino a che decisi di mettermi un vestitino che mi aveva preso Zanna color violetta.
Non sapevo se era un appuntamento o meno ma volevo essere bella.

Innamorata di Emis Killa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora