Mi mancava il sapore delle sue labbra

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È passata una settimana da quando ho lasciato Milano, è stata la settimana peggiore della mia vita.
Tutto intorno a me mi ricordava Emiliano e i rimpianti mi mangiavano viva, non sapevo più cosa fare mi mancava il sapore delle sue labbra e la protezione che emanavano le sue braccia quando mi stringeva.

Ero distesa nel letto e guardavo il soffitto bianco senza sapere cosa fare, domani sarei tornata a scuola e non ero per niente pronta, era l'ultima cosa che avrei voluto fare ma almeno mi avrebbe costretto ad alzarmi da questo maledetto letto che è stato la mia casa per l'intera settimana.
Mia mamma ogni tanto entrava per vedere come stavo ma non avevo voglia di vedere nessuno così richiudeva la porta.
Ero ancora assorta nei miei pensieri quando qualcuno entrò in camera mia e con fare brusco spalancò la tenda e fece entrare la luce che mi accecò subito
"mamma smettila non mi alzerò dal letto chiudi quelle tende per favore!" sbraitai,
dalla risata che si fece spazio nelle mie orecchie capii che non era affatto mia mamma ma... Alessio
"non sono tua mamma e adesso tu ti alzi da quel letto con le tue gambe altrimenti sarò costretto a portarti giù in braccio"

EMI'S POV:
avevo passato la settimana a rileggere quella lettera,a bere e a fumare.
La casa sembrava un accampamento ma non me ne fregava niente.
C'erano bottiglie su tutto il soggiorno e in cucina c'erano tutti vetri rotti per terra.
Se ci fosse stata qui Peige si sarebbe arrabbiata per tutto il disordine che c'era, ma tanto lei non è più qui. Odiavo svegliarmi la mattina senza di lei al mio fianco ero incazzato e frustrato dal suo comportamento, scappare non era una bella soluzione e poi lasciarmi con una lettera è la cosa più stupida che potava fatto.

PEIGE'S POV:
"no Ale ti prego non sono in vena" borbottai rannicchiandomi ancora di più sotto le coperte.
Sentii due mani prendermi per i fianchi e sollevarmi "l'hai voluto tu" disse Alessio ridendo.
Non avevo nemmeno la forza di rispondere così mi lascia portare al piano di sotto.
"allora che ne dici di andare un po' in giro?" mi chiese mettendomi nel divano
"dobbiamo proprio" chiesi io con svogliatezza
"certo.. non vorrai mica passare la tua vita dentro ad una stanza" mi rispose
l'idea non era per niente brutta, anzi, ma la sua faccia non ammetteva repliche così mi alzai e andai a vestirmi.
"shopping?" mi chiese appena usciti da casa
"va bene" mi avrebbe fatto bene un po' di sano shopping
dopo due orette abbondanti non avevo ancora comprato niente mentre Alessio aveva svaligiato interi negozi.
Non riuscivo a togliermi quel peso dal petto che mi era venuto da quando ero salita sul treno che mi aveva portato via da Emiliano e niente e nessuno riusciva a torgliermelo.

Innamorata di Emis Killa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora