Camila's povNon riesco ancora a crederci. Ma che cazzo le è preso? Azzanna così la gente? Chi si crede di essere?
Continuai a strofinarmi la mano sul punto in cui mi aveva appena fatto quel fottutissimo succhiotto.
La guardai aspettando una risposta, ma lei continuava a guardare il mio collo, o meglio dire, la sua "opera" con un ghigno soddisfatto. Ma soddisfatta di cosa?!"Hai intenzione di dirmi che diamine ti è saltato in mente?" Le dissi, trattenendo un piccolo gemito di dolore, quando premetti per sbaglio sul punto in questione.
"Perché? Che ho fatto?" Rispose, facendo finta di niente, tenendo però quel sorriso bastardo.
Giuro, tra un po' la strozzo davvero.
"Sei fottutamente seria? Mi hai azzannato il collo come un fottuto vampiro! Che diavolo ti è preso?!" Sbottai, adesso fuori di me.
"Non so di cosa tu stia parlando" alzò le spalle.
Serrai la mascella e strinsi i pugni, facendo diventare le nocche bianche.
"Sei una fottuta stronza, vai a fanculo." La mandai a quel paese, girando i tacchi. Ma mi prese per il polso e mi fece girare verso di lei.
Due secondi precisi.
Mi ritrovai schiacciata contro gli spalti dov'era prima lei.
"Non osare parlarmi in quel modo, ragazzina. Non hai la minima idea di cosa posso fare." Sussurrò con voce dura, che mi fece deglutire e venire la pelle d'oca.
La guardai con gli occhi spalancati.
Guardai quegli occhi, adesso di un verde ancora più scuro del solito. Che fine aveva fatto la ragazza che avevo conosciuto all'inizio?"Perché.. perché mi hai fatto q-quello?" Deglutii, quando poggiò la mano sulla sua opera.
"Perche sei mia." Rispose, immediatamente, senza esitazione. Cosa che mi sorprese.
No aspetta, sua?
"T-tua?" Balbettai, mi bagnai le labbra senza rendermene conto, ma la corvina sembrò essere subito attratta da quel gesto.
Si avvicinò lentamente, continuando a guardare le mie labbra. Mi resi conto di star mordendo il mio labbro inferiore, quando con i suoi denti lo tirò liberandolo dai miei.
Chiusi gli occhi a quel contatto sospirando. Le mie gambe sembravano essere diventate come la gelatina, e se non fosse stato per Lauren, che mi stava tenendo i polsi, probabilmente sarei già a terra in ginocchio.
"Mia" sussurrò, tenendo ancora tra i denti il mio labbro, per poi lasciarlo e chiudere le sue labbra sulle mie.
Gesù.
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"Cabello! Alla cattedra."
Alzai di scatto la testa dalle mie braccia, che erano poggiate pigramente sul banco, quando sentii il professor Smith chiamarmi.
Scossi la testa svogliatamente. Non mi andava assolutamente, non mi sentivo nemmeno bene.
"Che intende dire con quel gesto signorina? Si alzi e venga immediatamente qui!" Alzò la voce il professore, facendomi alzare gli occhi al cielo.
"Non mi sento bene professore, per piacere posso uscire fuori?" Risposi supplicandolo.
Lui sospirò per poi alzare gli occhi al cielo.
Avevo vinto. Mi trattenni per evitare di lasciarmi scappare un ghigno.
"Va bene. Ma non stia troppo tempo fuori, intesi?" Acconsentì, guardandomi leggermente preoccupato, quando annuii con un sorriso stanco.
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Me and You -Camren (Lauren G!P)
FanfictionSconosciuto: Cazzo John potevi darmi il tuo numero di telefono in un'altro momento...ceh hai visto che stavo pisciando o no? Dovevi per forza darmelo proprio ora? poi avevo le mani occupate come hai notato. Dio se ho scritto bene il tuo numero devo...