Capitolo 18

2.8K 127 3
                                    


Lauren's pov

Stavo aspettando Camila appoggiata sulla mia moto, mi guardai in torno cercando la mora con un fisico da paura quando alla fine, la trovai, ma non fui felice di quello che vidi.

Keana.

Quella brutta stronza ci stava di nuovo provando con lei?!

Stavo per fare uno scatto in avanti, avevo intenzione di spaccarle la faccia. Ma mi bloccai prima di fare un passo. Meglio non fare scenate, stavolta potrei essere seriamente espulsa.

Ringhiai appena la vidi ridere facendo ridere anche Camila per non so cosa, per poi andarsene.

Cazzo! Stavo fumando dalla rabbia! Aveva anche osato baciarle la guancia?!

Chissà se stavano parlando di me, magari mi stavano anche prendendo per il culo.

Montai in sella, serrai i pugni attorno al manubrio e quando vidi la cubana avanzare verso di me, presi un respiro profondo, restando impassibile.

"Ehi" mi salutò sorridendomi, come se niente fosse.

"Monta." Dissi ancora impassibile, dura.

"Che succede?" Mi Domandò mettendosi il casco dietro di me, per poi salire in sella.

Non risposi, feci rombare il motore per poi partire facendo stridere le gomme sull'asfalto.

~~~~~~~~~~~~~~~~

Aprii la porta con le chiavi di Camila per poi sbatterla una volta entrate dentro.

Mi voltai verso di lei sentendo la rabbia che avevo trattenuto uscire immediatamente.

"Che cazzo ci facevi con quella?" Sbottai incazzata nera.

"C-che..c-chi?" Balbettò, e deglutì appena mi vide avanzare verso di lei.

"Non fare finta di non capire, cazzo! Sto parlando di quella PUTTANA con cui mi sparlavi poco fa!" Urlai dando un pugno sul muro dietro di lei. Non mi ero nemmeno resa conto di aver fatto dei passi avanti facendola automaticamente indietreggiare fino a scontrarsi contro la parete dietro di lei.

I suoi occhi mi guardarono terrorizzati per una frazione di secondo, poi qualcosa sembrò cambiare dentro di lei.

"Be', magari così, capisci che il tuo piano non mi piace per niente. Non voglio essere trattata come la tua puttana, o quella di chiunque altro", disse, puntandomi un dito contro. Persi l'equilibrio quando mi spinse all'improvviso, ma lo ritrovai subito dopo. Lei, tuttavia, aveva approfittato di quel momento per potersi allontanare.

"Allora forse non l'hai ancora capito, Karla. Tu.sei.mia", ringhiai, seguendola nella cucina.

"E se non volessi? Se decidessi di voler stare con Keana o con chiunque altro? Tanto a te che importa? Ci sono tante ragazze che potresti farti, quindi perché prendere questa fissazione con me>>, disse, bevendo un sorso di acqua.
Afferrai il suo polso, spingendola verso di me. Nel fare ciò, il bicchiere le cadde dalle mani, rompendolo.
L'avvicinai a me, stringendola contro il mio petto. Strinsi il suo mento tra le dita, prima di baciare le sue labbra. Provò ad allontanarsi, colpendomi sulle spalle con i pugni, ma il suo corpo non ci mise molto ad arrendersi. Ecco perché la volevo: reagiva subito a me, come se sapesse perfettamente di appartenermi. Poteva negarlo, ma una piccola parte di lei ne era consapevole. Lo era sempre stata.

"Ecco perché, piccola. Perché ti senti mia, tanto quanto io voglio che tu lo sia", sussurrai, baciando la sua guancia. Lasciai una lenta scia di baci fino a giungere al suo collo. Leccai il succhiotto che le avevo lasciato durante una delle nostre vecchie sessioni, e l'eccitazione crebbe dentro di me quando mugoló per il piacere.
La spinsi ancor di più contro il mio corpo, facendole sentire la mia erezione. La volevo.

"Vedi, Camz...tu hai bisogno di me. Perché nessuno ti conosce meglio di me, nessuno sa come compiacerti come lo faccio io", mormorai, mordendo il suo collo.
Era così bella quando si lasciava andare, quando mi dava il controllo totale sul suo corpo. Quel corpo da favola che non vedevo l'ora di possedere, di prendere e di rendere mio una volta e per sempre.
La sua mano scivolò sul cavallo dei miei pantaloni, afferrandomi tra le mani. Allontanai le mani da lei, dandole libera scelta di continuare a darmi piacere, oppure di fermarsi.
Scivolò in ginocchio davanti a me, slacció la mia cintura e sbottonò i pantaloni. I suoi occhi si incrociarono con i miei, mentre li faceva scivolare lungo le mie gambe, insieme ai boxer.
Divenni più dura quando mi prese in mano, e l'indice della sua mano destra tracciò la mia vena pulsante. Iniziò a masturbarmi lentamente, accompagnando al movimento della mano dei baci che lasciava sulla punta.
Sospirai di piacere, piegando la testa all'indietro. Chiusi gli occhi, alzando i fianchi alla ricerca di più contatto.
Camila mi prese in bocca, facendomi affondare le dita tra i suoi capelli. Faticai a tenere l'equilibrio, mentre lei andava su e giù con la testa, avvolgendomi sempre di più nel suo calore.
Mi leccai le labbra quando abbassai lo sguardo su di lei, rendendomi conto che vederla prendermi in bocca era una delle scene più eccitanti che avessi mai visto. Sicuramente, solo vederla giungere all'orgasmo sarebbe stato più eccitante.
I suoi occhi castani mi fissarono innocenti, e risultarono essere l'inizio della mia fine. Erano così belli, così puri, come se non avessero visto nemmeno un po' di male nel mondo. Quando mi guardava in quella maniera, mi rendevo conto che mi aveva nel palmo della sua mano. Sicuramente, non ne era consapevole, altrimenti l'avrebbe usato contro di me per ottenere tutto quello che voleva.

"Vieni per me, daddy", mormorò con voce seducente. Accadde. Fece giusto in tempo ad avvolgermi di nuovo con la sua bocca, che venni dentro di lei.
Un gemito strozzato abbandonò le mie labbra, e sorrisi, guardando la sua gola ingoiare tutto quello che avevo da darle.
Si leccò le labbra, alzando di nuovo lo sguardo su di me. Persi completamente la testa. L'afferrai, portandola a sedersi sul tavolo. Le mie mani cercarono la sua maglia, pronta a spogliarla e prenderla. Tuttavia, lei prese a lottare contro le mie mani, avendo chiaramente intuito le mie intenzioni.

"Non fare la timida adesso, Camila. Sappiamo entrambe che non lo sei", dissi, lottando contro le sue mani.

"Lauren...no", mormorò, guardandomi con gli occhi pieni di terrore.

"Come no?", chiesi. Strinsi le sopracciglia, lasciando che la mia gelosia avesse la meglio. "Che c'è, mh? Hai promesso a Keana che avresti scopato con lei, quindi io non sono di tuo gradimento?", dissi, digrignando i denti.
Le mie parole la lasciarono stupita, poiché abbassò la guardia, permettendomi di strappare via la sua maglia. Il suo petto scoperto mi fece venire l'acquolina in bocca, e morsi il mio labbro inferiore.

"Toglimi le mani di dosso, Lauren", sussurrò, portando di nuovo le mani sulle mie spalle.

"Perché? Che cosa ti cambia se ti fotto io o se ti fotte Keana? Un cazzo vale l'altro, no? Oppure questa è la settimana di Keana?", chiesi, furiosa.
Camila mi diede uno schiaffo. Forte.

"Sicuramente, Keana merita la mia prima volta molto di più di quanto lo faccia tu". Disse, con rabbia.

I suoi occhi lucidi e furiosi.

Che significava?

Improvvisamente, spalancai gli occhi guardandola sorpresa.

Lei sorrise amaramente, avendo già capito che finalmente ci fossi arrivata.

"Ca-" alzò una mano, puntando il dito verso la porta, impedendomi di parlare.

"Vattene,Lauren."sussurrò, abbassando il viso per non guardarmi.

Provai di nuovo a parlare, ma fu di nuovo inutile.

"Fuori da casa mia!" Mi urlò,   E nel dirlo alzò di scatto la testa per guardarmi, e fu proprio in quel momento che capii di essere una merda.

Mi sistemai, presi le mie chiavi ed uscii da quella casa, sentendo subito dopo la porta principale sbattere.

Probabilmente, stanotte e i giorni a seguire andrò a dormire, vedendo i suoi occhi rossi, furiosi e colmi di lacrime.



A/a

Stellina e commento? Grazie a chi lo fa :3

Hola!
Come state?
Io in questo momento sto sotto il casco che mi sto facendo il colore lol :)

ALLA PROSSIMA

Me and You -Camren (Lauren G!P)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora