Cuore di Pirata

Capitolo 6

È il terzo giorno che mi trovo sulla Perla Nera, in mezzo a una ciurma di pirati.
Stiamo per raggiungere terra, dove loro dovranno rapinare una banca. Io ho deciso di non immischiarmi, e dopo tante storie sono riuscita a convincere gli altri a lasciarmi fuori dalla missione. Scenderò dalla nave con loro, e quando avranno finito, se tutto va bene, mi verranno a prendere.
Mi alzo dalla brandina, ho dormito qualche ora dopo aver mangiato con i pirati; "Buongiorno Catherine!" mi sorride Scrum.
"Ho dormito un po' troppo" gli rispondo prendendogli il cappello.
Si guarda la testa e sorride.
"TERRAAA!" urla poi Gibbs, e tutti si preparano per ormeggiare la nave.
Cerco di aiutare in qualche modo: nel corso degli anni ho imparato qualcosina, e con l'aiuto di Marty cerco di mettere quel poco che mi ricordo in pratica. Ogni tanto lo prendo in giro e si offende, e devo chiedergli scusa per farlo riprendere a spiegarmi ciò che non ho capito, trattenendomi dal non ridere per la faccia offesa che fa. Scrum invece ride come me, è divertente e anche un po' tenero, lo adoro. L'ho sentito suonare il mandolino una volta, è davvero bravo. Mi ha raccontato di tutte le cose fantastiche che ha vissuto: l'incontro con una sirena, acque che si dividevano, una fonte la cui acqua ti permetteva di essere quasi immortale. Sembrano cose inventate, eppure mi ha giurato di avermi raccontato solo verità.
Jack Sparrow invece è un tipo particolare: a volte se ne sta per le sue, altre si comporta come un cucciolo che vuole divertirsi: ogni tanto mi rivolge qualche domanda, sembra curioso di conoscermi, mentre in altri momenti è come se non esistessi. Ma una cosa di lui mi attira sempre: quello sguardo, gli occhi contornati di nero che ti scrutano l'anima.
Stiamo scendendo a terra, la voce di Gibbs mi sveglia dai miei pensieri. Jack è già sceso, pronto ad attuare il suo piano.
Mi allontano dirigendomi verso la piazza del paese: c'è il mercato, e vendono dei libri in una bancarella. Ne prendo uno e vado a leggere seduta in un muretto, aspettando che gli altri finiscano la missione.
"TU!" una voce grossa interrompe la mia lettura. "Dove sono i tuoi colleghi?"