Capitolo 2

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<<Sicura di volerlo fare?>>, sussurrai.
Lei alzò lo sguardo per fulminarmi velocemente con gli occhi, quindi le sorrisi in maniera innocente.
Dopo la sorpresa iniziale di aver scoperto di avere una protetta, sarei voluta scoppiare a ridere. Mio padre non aveva mai fatto nulla per me e non vedevo per quale motivo, avrebbe dovuto iniziare proprio ora.
I miei fratelli sembravano essere spariti tutti, nessuno rispondeva mai alle mie chiamate e io non sapevo dove ci fosse il trucco. Insomma, un trucco doveva esserci per forza.
Altrimenti, per quale folle motivo io sarei diventata una guardiana? Una guardiana senza ali, che non conosce la giustizia perché ha tradito la sua famiglia, e una guardiana che non ha la più pallida idea di come farle fare la cosa giusta. Insomma, trovavo divertente vederla fare degli errori, mentre il mio compito era cercare di fargliene fare pochissimi.
Tuttavia, il mio inutile cercare di capire cosa stava succedendo non aveva portato a nessuna soluzione concreta, e alla fine, mi ero ritrovata a fare da guardiana a Camila.
Era una bambina di appena cinque anni, che viveva a Cuba con i suoi due genitori. Il suo primo nome era Karla, ma odiava che qualcuno lo usasse, quindi era semplicemente Camila per tutti quanti.
Era allegra e solare, e mai una volta l'avevo vista arrabbiata o triste. Solo il giorno in cui ero diventata il suo angelo l'avevo vista piangere, ma nemmeno due minuti dopo era ritornata ad essere la solita bambina allegra. Era molto timida, però, quindi rarissime volte diceva quello che pensava, perché temeva di sbagliare. Amava cantare, ma nessuno- tranne me- l'aveva mai sentita cantare. Aveva una voce dolce e piccola, e trasmetteva emozioni con ogni canzone che cantava, che fosse la solita canzone di tanti auguri, o che fosse un pezzo di Alejandro Sanz, di cui sua madre era profondamente innamorata. Ce la vedevo a fare la cantante, se avesse avuto il coraggio di superare le sue paure.
Una volta compiuti i suoi sette anni, tuttavia, la sua vita ebbe una svolta. I suoi genitori si trasferirono in America, per poterle dare un futuro migliore. Camila non lo sapeva ancora, ma un paio di anni dopo, sarebbe stata molto grata ai suoi genitori per quella scelta. Sopratutto quando nacque Sofia, e Camila si rese conto che Cuba non avrebbe avuto molto da offrire alla sua sorellina.
Crescendo, mi ero resa conto che non era poi così tanto male questa vita da "angelo custode". Camila mi ascoltava all'inizio, seguiva tutti i miei consigli e non c'era stata una decisione che aveva fatto senza il mio aiuto, ma dopo...Avevo iniziato a comportarmi da stronza, e lei aveva imparato a rispondermi a testa alta. Adesso, che aveva compiuto diciotto anni, non mi sopportava nemmeno un po'. Litigavamo per ogni cosa, ed io trovavo adorabile l'espressione furiosa che metteva su quando mi guardava e si arrabbiava con me. Non mi dava più ascolto, anche perché in quel piccolo corpicino c'era solo bontà e mai una volta aveva fatto la scelta sbagliata.
Pensava sempre a tutto nei mini dettagli, forse perché temeva di chiedere il mio aiuto e si assicurava sempre che quello che avrebbe fatto non avrebbe macchiato la sua anima pura.
Insomma, in parole povere, Camila Cabello era il mio esatto opposto! Mio padre sarebbe stato fiero di avere una figlia come lei, se mai fosse nata come angelo, ed ero convinta che in Paradiso l'avrebbero aspettata solo cose positive, per ripagarla di tutte le scelte giuste che aveva fatto fino a quel momento. E dico fino a quel momento perché secondo me, stava per fare un errore madornale.
Voleva perdere la verginità con un tizio che per me non era per niente adatto. Aveva una faccia da stupido deficiente, era convinto che tutto il modo girasse intorno a lui ed ero convinta che avrebbe mollato Camila il prima possibile per passare alla prossima vittima.
Lei però diceva che era buono, che l'amava e non l'avrebbe mai gettata via come un vecchio giocattolo. Be', io credevo che l'avrebbe fatto eccome.
In momenti come questi, gli angeli custodi lasciano i propri protetti in solitudine, quindi smetto di sentire la loro presenza. Ma per quanto riguardava questo tipo, io sentivo che la presenza di un angelo custode era molto lieve. Quindi, era sulla strada del male, aveva compiuto troppe cattive scelte e...Camila non si sarebbe rovinata insieme a lui, di questo me ne sarei assicurata.

LaurenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora