CAPITOLO 14

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Mi sveglio sentendo improvvisamente freddo. Tasto il mio letto in cerca di Jace, senza però trovarlo.
Apro lentamente gli occhi, pregando che tutto quello che era successo ieri fosse solo un scherzo della mia testa.
Jace non c'è. Mi alzo dal letto mettendomi seduta.

'Per fortuna, se no chi la sentiva Izzy poi? '

Sbuffo ributtandomi a peso morto sul letto e coprendomi il viso con entrambe le mani.

«Che succede?»

Spalanco gli occhi come se avessi appena visto un fantasma.

«Allora era vero...»

Biascico maledicendomi. Ci sono ricaduta dannazione!

«Cosa?»
«Niente.»

Lo guardo entrare senza fare rumore e sdraiarsi nuovamente accanto a me.

«Dove sei andato?»

Gli domando perplessa.

«In bagno.»

Mi risponde baciandomi veloce in naso per poi sdraiarsi sulla schiena.

'Beh, dato che ci siamo... '

Annuisco appoggiando la mia testa sul suo petto caldo.
Lui comincia ad accarezzarmi la schiena con una mano e con l'altra il mio braccio destro che ho poggiato sopra il suo ventre.
Sorrido come una sciocca a quei piccoli gesti dolci che so fare solo a me.
Lo sento appoggiare le sue labbra sui miei capelli in un lungo bacio dolce e tranquillo.
Sì, mi era mancato.

«Che ti va di fare oggi?»

Gli domando.

«Oltre a stare con te tutto il tempo?»

Mi domanda a sua volta ridendo.

«Sì, oltre a quello.»

Dico beandomi di quel momento.
Il suo cuore che batte calmo mi culla e mi calma. Vorrei appiccicarmi a lui come una ventosa e non mollarlo più.

«Cos'hai in mente?»

Chiede tranquillo.

«Potrei farti vedere la città o hai qualche preferenza?»

Gli domando guardandolo senza però alzare la testa.

«Decidi tu, a me basta stare con te.»

Dice sorridendomi.

«Perfetto.»
«Ho incontrato tua sorella in corridoio.»

Dice lui di punto in bianco.

«Cosa?»

Quasi mi soffoco con la mia stessa saliva.

«Ti ha visto entrare?»
«No. Ti vergogni?»

Domanda lui diventando improvvisamente serio.

«No, solo che lei non è molto sana di mente, e con quello che già si immagina su di te...»

Lo sento ridere di gusto.

«L'ho notato, sembra quasi voglia mangiarmi da un momento all'altro con un solo sguardo. Chissà da chi avrà preso...»

Esclama lui sempre ridendo.

«Non c'è nulla per cui ridere! Se solo lo potesse fare ti farebbe anche di peggio, credimi.»
«Ma tanto ci sei tu a proteggermi, no?»

Domanda lui dandomi un altro piccolo bacio sul naso.
Sbuffo guardandolo male.

«Ok, ok.»

Mi risponde ridendo sommessamente.

«E poi c'è mio fratello. Penso tu abbia capito che non gli vai molto a genio.»

Lo vedo tornare serio, quasi turbato dall'argomento.

«Non mi avevi detto di tuo fratello.»
«Intendi che ne ho uno?»
«Lilia, sai benissimo cosa intendo. Tuo fratello è nel giro.»
«Non credevo ti importasse del suo passato. A dire il vero non credevo nemmeno vi foste conosciuti visto il suo breve periodo in quel giro...»

Carico l'ultima parola per evidenziarla.
A quella mia frase lo vedo incupirsi ancora di più. Tanto da chiedermi se si sentisse bene.

«Tutto bene Jace?»

Annuisce soltanto per poi lasciarmi un bacio fugace e tornare improvvisamente di buonumore.

«Non lo so... Se sto male sarai la mia infermierina?»

Gli tiro una gomitata.
Quei suoi sbalzi da bipolare non li capirò mai fino in fondo.

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