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« hyung! »
yoongi si riscosse dallo stato di trance in cui era caduto mentre osservava jimin. si rese conto di essere steso sul letto, così si sollevò e dopo aver incrociato le gambe, poggiò le mani sulle ginocchia.
« cosa succede? »
jimin sorrise contento e indicò la finestra aperta. sembrava molto felice.
« sta piovendo! così dovrai rimanere qui fino a domani. nè io nè mamma ti faremo tornare a casa solo con il pigiama e quel cappotto. »
yoongi sorrise dolcemente.
« va bene, resterò con te fin quando non smetterà di piovere. sicuramente a casa mia non mi cercherà nessuno. »
« hyung! non dire così! non è vero! »
« lo è, jimin-ah. nessuno mi cerca quando vengo da te, ma è meglio così. a nessuno importa e nessuno mi disturba. »
gli occhi di jimin si inumidirono.
« vorrei che tu avessi una mamma bella come la mia, hyung. e anche un papà. te li meriti molto più di me. saresti un figlio perfetto, al contrario mio. »
yoongi lo guardò quasi male.
« tu sei perfetto. il figlio migliore che un genitore possa desiderare. e tua madre lo sa bene. »
i due restarono qualche minuto in silenzio, ascoltando i suoni prodotti delle gocce che scendevano selvaggiamente.
« ma dimmi, tu non avevi paura della pioggia? »
jimin mise il broncio, ostentando uno sguardo offeso.
« ma se ci sei tu qui con me, che senso ha avere paura? a volte sei proprio uno hyung stupido! »
il cuore di yoongi perse un battito. quelle parole gli strinsero il cuore e gli tolsero momentaneamente la capacità di respirare. sentì improvvisamente molto caldo.
« hyung, perchè adesso la tua carnagione lattea è diventata tutta rosa? »
non riuscendo a rispondere, yoongi si limitò a scuotere la testa e a scompigliare i capelli del più giovane.
« hyung? »
« sì, jimin-ah? »
« sembri ancora di più una rosa con le guance colorate. ma sei molto più bello. »
boom-boom-boom-boom-boom. il cuore di yoongi non ne voleva sapere di dargli un po' di tregua e rallentare.
« e tu sei cento volte più bello di ogni singolo fiore piantato nel nostro giardino. »
lo sguardo di yoongi si perse tra i petali della rosa appassita sul davanzale, e quello di jimin lo seguì.
« ma hyung, io al massimo somiglio a quella vecchia rosa rovinata e tutta spiegazzata. tutti gli altri fiori sono più belli di quella rosa e tutti sono meglio di me. » singhiozzò.
« non dire queste cavolate- »
ma jimin aveva già iniziato a piangere. e yoongi sapeva che da' lì a poco cercare di farlo smettere sarebbe stato inutile.
