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volevo portarti al mare, vedere le onde infrangersi nelle tue iridi color cioccolato fondente, che tanto odiavo.
è tutto così dannatamente calmo qua, ma al contempo così caotico che mi ricorda tanto il nostro rapporto. perché non sei l'unico a sapere quanto tu voglia mollare, quanto tu sia stanco di continuare a provare che in fondo non sono poi così andato, che c'è qualche speranza.
e giuro su dio che dentro il mio corpo scosso da perenni brividi si forma un dolore quasi disumano. perché non sei l'unico a sapere che in realtà, di speranze, non ne ho.
ogni fottuto giorno, quando guardo allo specchio vedo un mostro, e ogni fottutissimo giorno tutti mi vedono come questo adorabile mostro, dottori, tutori, genitori, forse anche tu.
io ci ho provato e riprovato a lottare, ma non ho mai voluto veramente appiccare quella fiamma.
ritornerò come prima, sarò di nuovo "OK" e questa volta non mi sentirò solo; perché questa casa, dalla volta in cui non ti prendi più minuta cura dei fiori ormai appassiti, non emana più la sensazione degna del suo nome.
ho così tanto freddo yoongi hyung, vienimi a prendere e ti prego, ti scongiuro, svegliami da questo incubo perché so che è un incubo che si sta prendendo gioco di me, che mi tiene incatenato in una gabbia.
ad essere onesto, non so se effettivamente sia o meno un incubo, ma so che ho un bisogno disperato che sia così.
dicevi sempre che quando voglio con tutto il cuore qualcosa posso averlo, se ci spero con tanta dedizione.
adesso io voglio tanto vederti.
e finalmente riesco nel mio intento, ti vedo in mezzo a quelle persone. ci sono così tante persone, che mi confondono. ci sono così tante persone, ma io mi sento così solo. vorrei tanto stringerti a me, vorrei tanto poter perdermi nelle tue iridi color cioccolato fondente che tanto odiavo, yoongi.
perché non provo più odio hyung, adesso, finalmente, riesco ad apprezzare ogni tua piccola particolarità che fino ad ora ho considerato difetto.
voglio vedere le nuvole galleggiare tra le tue ciglia, voglio assaporare l'odore dei tuoi capelli intrisi di sangue.
perché lo dicevi tu, le regole sono fatte per essere infrante.
ma non tutte, è diverso.
devo lasciarti andare, perché solo ora mi son reso conto che per tutto questo tempo, le mie braccia sono state per te una gabbia. una gabbia per te maestosa, grande quanto quella in cui risiedono le nuvole, d'oro puro che illuminava il tuo volto pallido e ingialliva la tua pelle limpida.
mi dispiace yoongi, se ti ho dato l'impressione di averti odiato. mi dispiace se non ti ho fatto sentire a casa come tu hai fatto con me. mi dispiace per scusarmi, perdo in partenza.
ma adesso in mezzo a quelle tante persone, capisco di non essere più con te. dovrei essere felice, perché ti ho lasciato andare. eppure non lo sono, ho ancora tanto freddo e anche se ci sono tante persone mi sento solo, così fottutamente solo.
tuttavia, è una mia battaglia, combatto nascondendomi con ciò che ha lo stesso colore delle foglie e lo stesso rumore del vento che attraverso un fruscio scuote la mia immagine somigliante al cielo; sembra senza confini, sembra che solo chi vive là sappia quanto sia immenso. in verità è solo intrappolato.
è una mia battaglia, ed io attacco solo al buio. ti ho perso, yoongi. è una mia battaglia. è tutto così calmo qua. ti ho perso yoongi, e adesso sono solo. ti ho perso yoongi, e ti dirò di più: le regole son fatte per essere infrante, ma adesso tu sei libero.
fine.
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— grazie a BiciclettePirata, che mi aiuta ogni giorno a non aver paura del cielo, mi insegna ad amarlo per le sue contraddizioni e mi tiene al sicuro, nonostante la mia mancanza di libertà.
