Comportamenti inaspettati

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Sally
Arrivammo con soli 10 minuti di ritardo, tutto questo grazie a Thomas che ha guidato come un pazzo. Scesi dalla moto con le gambe tremanti, e lui rise di gusto.
"Non sei più abituata"
disse mentre sistemava i caschi.
"Tu sei matto. Uno di questi giorni mi ucciderai."
risposi, poi mi precipitai all'interno dell'ambulatorio.
"Ciao Sally"
mi salutò Chris, il nostro capo. Era con le braccia incrociate, a guardarmi con occhi pieni di rimproveri.
"Mi dispiace molto, non succederà più" dissi con voce supplicante mentre tentavo di allontanarmi.
"Spero proprio. Comunque, abbiamo un problema. La signora Pickman e tornata di nuovo. La sua gatta non mangia. Sbrigati a visitarla che dopo dobbiamo operare Trudy."
concluse per poi andarsene nella sala d'attesa a consolare qualche vedova felina.
Mi precipitai a mettermi il camice, per poi chiamare la signora Pikman per visitare la sua gatta.
"Buongiorno Signora, e un piacere rivederla."
Mi infilai i guanti un lattice e incominciai a tastare l'addome del felino dolorante sul tavolo d'acciaio.
Con la coda dell'occhio vidi Thomas passare nella sala d'attesa, che parlava al telefono gesticolando furiosamente. Guardando meglio notai che quello era il MIO telefono.
"Signora mi scusi un attimo, torno subito"
e scappai per andare incontro a Thomas.
"Non devi chiamarla. Ti giuro che se la richiami ti spacco la faccia e ti mando all'ospedale."
gridò lui in preda alla rabbia. L'ho visto poche volte così e capì subito con chi stava parlando.
Robert Stayl. Il mio ex fidanzato. Era un pazzo, che quando l'ho lasciato si e presentato sotto casa mia per "parlare" per poi picchiarmi a sangue. Sono stata 10 giorni in prognosi riservata per colpa sua. All'epoca Thomas non viveva ancora con me, ma una sera, un anno fa Robert si presentò davanti casa mia a bussare come un pazzo, e quando il mio coinquilino gli aprì la porta, divenne furioso dalla rabbia, scansò Thomas ed entro in casa, mi prese e mi diede un pugno un faccia, urlandomi contro che lo avevo sostituito, che non sarò mai una donna libera, che sarei stata sua di nuovo.
Thomas quella sera, lo cacciò di casa con molta fatica e con un braccio rotto.
"Thomas attacca. Ti prego attacca la chiamata"
lo supplicai.
Non ottenendo nessuna reazione gli strappai il telefono dalle mani e chiusi la telefonata.
"Io lo ammazzo. Ti giuro che lo ammazzo quel figlio di puttana."
Aveva la vena sul collo gonfia d'ira.
"Hey tranquillo. Non ti preoccupare. Risolveremo tutto."
Cercai di tranquillizzarlo, ma credo che servisse più a me che a lui.
Il solo nominare Robert mi creava panico. Ero terrorizzata dall'idea che potesse ripresentarsi da me.
Tornai dalla signora Pickman che mi ha attesa pazientemente.
Ripresi a dare le mie attenzioni sulla povera creatura.
"Hey piccola, come stai? Diamo una controllata?"
Sussurrai con voce gentile. Quella bestiolina sarà stata nelle mie mani minimo 20 volte, da quand'è nata.
Le controllai lo stomaco, e tutto il resto. Capì che la cosa era abbastanza grave visto che il gatto, durante le altre visite combatteva furiosamente prima che io riuscissi a ottenere una prognosi, mentre questa volta era sdraiata sul tavolino inerme.
"Dovrò tenerla per un paio di giorni con me per farle qualche visita più approfondita."
La signora sbiancò alle mie parole.
"È qualcosa di grave?" Chiese con la voce tremante. Stava per piangere. Non sapevo cosa fare, se tranquillizzarla o dirle la verità assoluta. Non posso mentire. Io vorrei che mi dicessero come stanno le cose.
"Non ne sono sicura, ho paura che abbia un tumore allo stomaco, ma è proprio per l'incertezza che la vorrei tenere con me. Non si preoccupi mi occuperò io personalmente della faccenda."
le sorrisi nel tentativo di calmarla con insuccesso, visto che questa, sentendo le mie parole scoppiò in un pianto disperato.
"Sally cara, ti prego fai del tuo meglio. Sai solo tu quando tengo alla mia piccola, è l'unica anima sulla terra che mi tiene compagnia nella mia vecchiaia." singhiozzò.
La abbracciai per darle conforto.
"Farò tutto quello che e necessario"
la rassicurai.
La donna, diede un ultimo sguardo pieno di lacrime alla sua amica, e andò a casa.
Nel frattempo prima dell'operazione, sistemai l'animale in una gabbietta.
Corsi da Chris per l'operazione che sarebbe durato 2 ore.

THOMAS
Sally stava operando già da un ora e io ero qui a dar da mangiare ai randagi.
Non riuscivo a non pensare alla telefonata di stamattina. Robert mi minacciò di ammazzarla. Mi prende una rabbia solo a pensarci. Dobbiamo cambiare casa. Sì e l'unica soluzione.
Finì di dar da mangiare a tutti e tornai in ambilatorio.
Vidi Sally su una poltroncina con le mani ancora insanguinate, ma sorridente.
È andata bene. Per fortuna una buona notizia. Seguiva quel cane da 1 anno e mezzo e l'operazione era veramente difficile.
"Hey" la salutai sorridendo
"Ciao coinquilino. Da quanto tempo" scherzò lei.
Amavo quando sorrideva. Ogni minimo dettaglio del suo viso, io, la amavo. Le sue fossette, i suoi occhi che quando ci guardavi dentro sembrava di vedere il mare in tempesta, così blu e cosi profondi. I suoi capelli disordinati con le ciocche che le scivolavano lungo il viso la rendevano ancora più bella. 3 anni che vivo con lei e 3 anni che non riesco a dirle quello che provo.
Ci siamo riincontrati  all'università, dopo che abbiamo passato l'infanzia insieme, visto l'amicizia tra i nostri genitori e  seguivamo lo stesso corso di biologia. Io ero bravissimo e lei non riusciva neanche a leggere una pagina che subito si distraeva. L'ho amata da subito.
Le proposi di aiutarla a studiare e lei accettò senza problemi. Le feci prendere 28 e quando me lo venne a dire, saltava dalla gioia.
Diventammo molto amici e appena ho avuto il problema di dover cambiare casa, lei mi propose di andare a stare da lei. Accettai subito e da allora non ci siamo mai separati.
"Hey, terra chiama marte" la sua voce interruppe quella nube malinconica di ricordi.
"Non mi rompere" le diedi una piccola spinta. Si alzò e mi diede un piccolo schiaffo dietro al collo.
"Prendi la moto. Andiamo a casa." Disse con un sorriso a 32 denti.

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