Vittoria Pov
Che fortuna!
Siamo tornati a casa e sono già pronta a subire la sua punizione, ma improvvisamente l'essere mi rallegra dicendo che deve immediatamente partire per Milano, per un affare della massima urgenza.
"Fiorellino, non credere che non ti punirò, ho solo dovuto rimandare il momento, per ora. Nel frattempo inizia ad organizzarti per il matrimonio, ho già convocato una wedding planner ti aiuterà affinchè sia tutto pronto per il quattordici giugno."
Che bastardo! Ha deciso di sposarmi il giorno del mio compleanno, vuole legare ogni cosa che mi appartiene a lui. Appena finisco questa constatazione, sento le sue labbra umide sulle mie e la lingua prepotente crearsi un varco nella bocca.
"Sarò di ritorno sabato prossimo, tra una settimana esatta e non vedo l'ora di averti tutta per me." Mi sussurra lascivo mentre mi bacia la clavicola. Sto lottando contro il forte conato che avverto nella mia gola.
Esce dalla mia camera e non posso far a meno di tirare un forte sospiro di sollievo. Ho una settimana per elaborare un piano e fuggire.
L'indomani mattina incontro la wedding planner una donna davvero bella e distinta, che mi rassicura sul suo totale supporto per l'organizzazione del matrimonio dell'anno.
"Cara, io proporrei di andare a vedere già qualche vestito! Sei così bella, che muoio dalla voglia di vederti con un abito da sposa!"
Avverto il suo entusiasmo e non posso fare a meno di sentirmi un po' in colpa, del resto mi servirò di lei nel mio piano di fuga.
"Certo, insomma perchè no. Hai già pensato a qualche negozio?" Chiedo non troppo entusiasta.
"Si! Ce n'è uno molto chic al centro vicino al ristorante l' "Amour fou"!" Propone soddisfatta della sua idea.
Improvvisamente sono in apnea. Mi ha appena proposto di andare al negozio vicino al locale di ieri sera, dove ho rincontrato Simone. Lo rivedrò? Quante possibilità ci sono? Sono le undici e mezzo di mattina, lavorerà anche oggi? Non faccio in tempo a domandarmelo, che il mio cuore lo sta già desiderando fortemente.
Ci dirigiamo al negozio e dopo tre quarti d'ora siamo già lì. Monica, la wedding planner sembra una bambina in un negozio di dolciumi davanti a tutti quegli abiti da sposa. Ne sceglie sei o sette, nella completa indecisione, perchè a detta sua, mi starebbero tutti bene.
Entro nel camerino e mentre indosso quell'abito, al pensiero di un matrimonio con quel depravato, sento l'aria mancarmi, sto avendo un attacco di panico, ma non è la prima volta, in risposta a questo dolore penso a Simone e ai suoi occhi, così il cuore decelera. Indosso l'abito parzialmente perchè la chiusura sulla schiena non riesco a chiuderla da sola ed esco fuori dal camerino, d'altronde nel negozio siamo solo donne.
Appena sono fuori penso a quanto sia incredibile la mia sfortuna. Potevano esserci tanti uomini in questo dannato negozio di abiti da sposa, alle dodici e mezzo di un sabato qualunque, in uno dei tanti negozi di Roma, ma non Simone.
Sento il suo sguardo perforarmi, percorre la mia figura più e più volte. Perchè è qui? Mi perseguiti?
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Τύχη: quando la fortuna non basta.
RomancePer alcuni di noi la vita sembra possedere binari già stabiliti, percorsi già tracciati e per quanto si voglia cambiare rotta, c'è quel qualcosa o qualcuno che proprio non lo permette. Per alcune persone, tutto ciò può rivelarsi positivo, ma per alt...