CAPITOLO 9 "Brividi".

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Bene. 

Molto bene. 

Ora come glielo dico che non ho nulla con cui cambiarmi? Certo potrei addormentarmi con i jeans e la  t-shirt ma non è esattamente il massimo.

"Eccoti una mia maglia, è abbastanza larga, dovrebbe andare bene per stasera, domani quando saremo a Malta, compreremo un po' di abiti e tutto ciò che ti è necessario." Dice come se mi avesse letto nella mente.

"Ti vuoi cambiare? Ho voglia di dormire, domani ci dobbiamo svegliare presto." Mi rimprovera come se avesse a che fare con una mocciosa.

"Dormi pure, chi te lo vieta?" Rispondo con sufficienza, incrociando le braccia sotto al seno.

"Non dormo con la luce accesa." Spiega semplicemente, per poi stravaccarsi sul letto matrimoniale.

Aspetta ma cosa sta facendo? Pensavo che questa stanza fosse la mia e che nel letto ci dovessi dormire io, da sola.

"Asp-petta ma cosa significa?" Oddio ora sto pure balbettando! Ma come cavolo gli viene in mente di levarsi la maglia così, senza avvisare! A petto nudo, con i suoi addominali in bella vista, si mette comodo nel letto.

"Secondo te muffin? Non mi dire che ti sei emozionata! Per così poco?" Dice con arroganza e sicurezza.

Dato che il suo sguardo mi sta lentamente divorando, decido di correre in bagno a cambiarmi sperando  di trovarlo già addormentato.

Mi infilo silenziosa tra le lenzuola, distendendomi al lato del letto, cercando di evitare qualsiasi contatto. Penso a quanto mi sarà difficile addormentarmi in questa situazione imbarazzante, ma subito sono nel mondo dei sogni.

Sto facendo un sogno bellissimo, sento un abbraccio avvolgermi, sono in una bolla di calore e non mi muovo per paura di romperla, la carezza sul mio fianco mi sembra così reale e appena finisco questa constatazione, avverto anche calore sul mio seno, improvvisamente apro gli occhi.

Cosa ci può essere di più bello? I suoi occhi nocciola mi stanno guardando e sento che mi sto sciogliendo sotto il suo tocco delicato.

"Non volevo svegliarti, ma improvvisamente ho visto che avevi dei brividi e mi sono avvicinato per darti un po' di calore."

"Non guardami così." Dice ancora, stringendomi di più tra le sue braccia.

"Come ti sto guardando?" Chiedo accarezzandogli una guancia e il calore si irradia prepotente sotto il palmo. Non so se davvero ho avuto dei brividi stanotte, ma ora di sicuro li sto avendo.

Sono così persa nei miei pensieri, che avverto tardi le sue labbra sulle mie e solo ora capisco quello che si prova quando a baciarti è una persona che ami. Perché l'ho sempre saputo, dalla prima volta che lo vidi che Simone era l'uomo della mia vita, il destino me l'aveva fatto incontrare e sarebbe stato mio compito tenerlo accanto a me, anche se non avesse provato dell'amore per me. Sento così tanto il bisogno di lui, che anche se mi volesse come semplice amica o conoscente, non potrei rifiutare.

Il bacio nato come un casto sfioramento di labbra, si è fatto subito profondo e passionale. Sono sotto di lui, avverto le sue mani scorrere su ogni centimetro di pelle e rabbrividisco per l'emozione che sto vivendo.

Qualcosa di naturale e magico sta avvenendo, ormai siamo già senza vestiti, subito hanno raggiunto il pavimento. Avverto il suo tocco delicato su parti del mio corpo che non sono mai state sfiorate, le sue labbra mi torturano con dolcezza e inizio ad annaspare in assenza di ossigeno, le sensazioni si stanno acuendo e avverto in vicinanza l'orlo di un precipizio, fatto solo di piacere. Nel momento in cui mi sento vicina al culmine di qualcosa che non conosco, vedo Simone sistemarsi tra le mie gambe senza smettere di stimolare la mia parte sensibile, sostituendo il suo tocco con il membro. All'inizio provo del bruciore, quando l'intrusione si fa totale, addirittura dolore, ma il suo sguardo fisso su di me e le mani intrecciate alle mie, mi danno forza e lentamente inizio ad avvertire di nuovo il piacere, fino a quando il mio corpo sente solo quello. In modo naturale avviene tra di noi la cosa più bella che può avvenire tra due amanti, insieme giungiamo al piacere.

Lo sento distendersi accanto a me, con il viso sul mio seno e il braccio ad avvolgermi completamente e il cuore finalmente rallenta, solo Simone ha il potere di controllare i suoi battiti e l'unica cosa che riesco a pensare è quella di ringraziare quei brividi, che provo ancora, ma di piacere.



Τύχη: quando la fortuna non basta.Where stories live. Discover now