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Ero veramente felice, talmente tanto da essere una persona diversa.
Non avevo più il viso triste, non mi lamentavo spesso e qualsiasi cosa, stranamente, mi andava bene.

Molti lo avevano notato non spegandosene il perché, anche se la vera ragione l'avevo esattamente accanto a me ogni volta che parlavo con loro:

ormai io e te eravamo l'uno attaccato all'altro, eravamo inseparabili.

Quando arrivammo a Jeju sua sorella ci disse che eravamo una coppia carina e che per fortuna avevamo incontrare lei.
"Siete stati fortunati ragazzi."
Il perché di questa affermazione però mi era del tutto sconosciuta.
Anche tu avesti una faccia alquanto rattristata alle sue parole.

Vedemmo la tanto bella creatura di cui mi avevi parlato e rimasi lì a pensarci profondamente per tanto tempo, come qualcosa di così piccolo potesse essere tanta gioia.

"Vedo che ti piace tanto stare con la mia baby."
"È adorabile quanto lo zio e amorevole quanto la madre, ci pensi che un giorno ci sarà una cosa così piccola e sarà solo nostra?"
"Tecnicamente non possiamo avere figli..."
"In qualsiasi modo scemo, mi piacerebbe tanto averne una bambina."

Sorridesti all'idea che una cosa del genere potesse accadere e poi uscisti facendo sparire il tuo sorriso e la tua felicità.

"Chan" ti richiamai mentre eravamo sulla spiaggia "perché quel muso triste da quando tua sorella ha detto quelle cose?"
Avevi una faccia preoccupata e non potevi dirmelo così su due piedi, lo avevo capito.

Facesti un respiro profondo e poi rispondesti "perché alcuni membri della mia famiglia non sanno che mi piacciono i ragazzi, soprattutto mio fratello maggiore, non dico che li disprezza, ma la maggior parte dei casi li evita..."

"...mia sorella mi copre quando può, ma una volta è venuto a casa sospettando di qualcosa, ecco perché a volte preferisco casa tua. Non c'è pericolo che mi venga a trovare lì."

"Tu sei preoccupato."
"Lui è capace di allontanarmi Jeongin, ecco perché ho nascosto a lungo i miei sentimenti nei tuoi riguardi, ho paura che possa portarmi via da un momento all'altro, vuole la scusa per allontanarmi dalla Corea perché non ha mai voluto che ci stessi."

Continuasti il tuo racconto per ore e ore, parlandomi di tutti gli episodi riguardarti quella figura che io avevo sempre visto come un eroe.
Tuo fratello per quanto astuto potesse essere non ti avrebbe portato via da me.

Fu ormai sera quando tornammo dentro e cenammo.
Ci mettendo poi a dormire nel letto preparato da Hannah ma nessuno dei due riusciva a dormire.

"Chan sei sveglio?"
"Si, pensavo."
"Anche io, sai...non mi importa se mi abbandoni perché tuo fratello vuole la scusa, sarò forte per te, perché so che mi ami e che non mi dimenticherai mai."
"Io spero di non doverti mai abbandonare."

Non so perché, ma in quel momento ebbi bisogno di baciarti e lo feci, fino a non avere più fiato finché non ci saremmo addormentati, ma i piani alla fine non furono quelli.

Tu eri travolgente, come una ventata di aria fresca, come un'onda del mare, prendevi tutto di me lasciandomi a bocca aperta.

Con delicatezza mi togliesti i vestiti uno ad uno dal mio corpo, il contatto con le lenzuola mi faceva venire i brividi.
Mi baciasti ogni angolo di pelle pulita e di tanto in tanto mordendola o lasciando qualche piccolo sengnetto rosso.

Mi facevi provare tante sensazioni Chan, talemente tante da non capire neanche io quale fosse più forte.
Da una parte c'era il Jeongin agitato, tremolante e timido dei segni dell'amore, dall'altra c'era il Jeongin eccitato, contento e impaziente di te.

Non avrei mai pensato che la mia prima volta sarebbe stata alla mia età, in una casa da vacanze estive, totalmente venuto dal nulla; ma sai una cosa Chan? Non me ne pentii neanche un pò, di tutto quello che facevi per me neanche un pò.

Con te non mi sarei mai pentito di nulla, di ogni mia decisione, di ogni mia perdita, di ogni singola emozione che usciva dal mio cuore quasi esplondendo.

Ero veramente felice Chan, in quel momento con te io ero felice, mi sentivo imbattibile e pieno di energie, di forze, di voglia di vivere a pieno la mia vita e di fare tutto quello che volevo.
Mi sentivo libero e nessuno aveva mai cercato di farmi sentire così.

◯  Foreign love off the glassesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora