Inizia la scuola

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_11 settembre 2017_

"Buongiorno papà" sorrido mezza assonnata;

Mio padre alza la testa della sua tazza del latte e con un sorriso appena accennato mi dice ''Buongiorno papirusso'';

>> Ritorno al passato <<

"Papà! papà! russi! ha detto mamma di girarti"

Lui mi guarda e sorride "A papà tutti russiamo, anche se non dormi e stai sveglio russiamo"

Ci penso e mi sdraio su di lui, che a sua volta era sdraiato sul divano della sala, provo a chiudere gli occhi e provo a russare come lui, quando ci riesco mi metto a ridere e lo guardo "papà russo anch'io" dico tutta contenta.

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Faccio colazione tranquillamente e vado a prepararmi. Oggi inizia la scuola e anche il convitto quindi mi sono dovuta svegliare presto, sono le 6:15 e alle 7:00 noi dobbiamo partire per arrivare a Lucera in tempo per appoggiare la valigia in convitto e sapere la mia stanza, e filare a scuola.

Come al solito quando ci mettiamo in viaggio mi addormento, ci vogliono 3 quarti d'ora per arrivare a destinazione.. sono ansiosa di arrivare e di poter abbracciare la mia migliore amica Ilaria.

Arriviamo a Lucera e vado al convitto, lascio le valigie e abbraccio mio padre che come tutti gli anni mi dice "Mi raccomando a te" e se ne va a lavoro. Mi avvio verso la scuola perché era già tardi, ma fortunatamente noi convittori possiamo entrare alle 9 mentre l'orario scolastico inizia alle 8.

Arrivo davanti scuola dopo una decina di minuti e la vedo lì, seduta sulla scalinata della scuola a fumare la sua solita Chesterfield, con affianco un ragazzo che viene in convitto con noi da 3 anni.

"BIBOOOOO" sinceramente non ricordo neanche io perché gli ho dato questo soprannome; al solo pensiero che questo sarà l'ultimo anno che verremo qui mi viene da piangere; lei alza la testa e si fionda ad abbracciarmi come se non ci vedessimo da un'eternità.

"Ciao cioccolatino" dice con le labbra vicino al mio orecchio, stringendo più forte.

"Muoio così però, buongiorno Alex"

Nel frattempo Alessandro si era già avvicinato a noi e mi saluta "Buongiorno a te, Iris"

Mi stacco da Ilaria e saluto con un bacio sulla guancia Alessandro.

Suona la campanella e sbruffando entriamo, la scuola si divide in due, da una parte la scuola superiore IPSIA (Istituto professionale di Stato per l'industria e l'artigianato) e dall'altra parte la scuola superiore IPSSAR (Istituto professionale per i servizi alberghieri e la ristorazione).

Io e Ilaria andiamo all'alberghiero e dal primo anno che ci conosciamo, siamo sempre capitate in classe e anche in convitto insieme, ma questa volta è cambiato qualcosa, io sono stata promossa al quinto e lei è rimasta al quarto... le ingiustizie della vita.. Ilaria è una ragazza che si trucca molto per nascondere le sue piccole imperfezioni, si mette sempre le lenti a contatto che la fanno sembrare più grande, è molto magra ed è alta 1.70 (ci manca l'insegna abbraccia 1 e prendi 2), lei ha i capelli castano chiaro e gli occhi sono di un colore molto particolare, marroncini con alcune sfumature di verde scuro e giallino.

Mentre Alessandro è arrivato 3 anni fa, è dello stesso paese di Ilaria e si conoscono da quando sono piccoli, lui va all' IPSIA, anche lui è alto 1.70 ed è magro, capelli marroni scuri e occhi scuri, porta gli occhiali anche lui.

Possiamo fare il trio degli occhialuti ma qualcuno senza fare nomi, Ilaria, vuole fare la scocchiata.

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