Capitolo 2 ~ Il primo giorno di scuola

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Odio la folla di persone tutte accalcate davanti all'entrata della scuola. Odio tutti quei tizi che si credono fighi solo perché fumano davanti alla scuola con le loro macchine da milioni e con appiccicati delle puttane che si farebbero pure un palo se fosse animato.
Odio tutti quei gruppetti che si formano appena varchi quel cancello infernale. Odio tutte quelle pettegole pronte a giudicarti solo per il paio di scarpe non alla moda, perché poi parliamone , adesso la moda sarebbe andare a scuola praticamente nude secondo la loro logistica. No, io odio questo posto. Lo odio con tutta me stessa.
"Buongiorno Nana."dice Alex appena entro. Ecco senza di lui probabilmente avrei finito per marinare la scuola tutti i giorni. Lui è la mia salvezza, il mio eroe. Senza di lui non so dove sarei ora. Lui mi ha insegnato che non bisogna per forza essere tutti uguali, mi ha insegnato che la vergogna non esiste, ma esiste solo il divertimento. Lui è il mio tutto. Il mio mondo. Se sto male per qualsiasi cosa ho sempre la sua spalla su cui piangere. C'è sempre per me.
"Ehi, non sono Nana sei tu che sei troppo alto" dico facendo il broncio.
"Non è vero!" Dice e poi continua " hai studiato per il test di fisica?" Parte l'ansia
"Cazzo, cazzo, cazzo. Ma perché devono mettere verifiche proprio il primo giorno?!?!" Sbuffo prendendomi la testa fra le mani. Non ce la faccio , non bastavano quelle sanguisughe pettegole all'entrata , ora c'è pure il test! No non ci credo! Non può essere...
Insomma... Com'è possibile??
"Tu invece sapientone, hai studiato?" Gli dico con fare altezzoso.
"Ovvio , non siamo mica tutti come te , che prendi il libro solo per schiacciare le mosche!" Dice e scoppia a ridere
"Non è divertente" dico facendo finta di arrabbiarmi.
"Si che lo è invece!" Dice ridendo ancora. Lui e la sua maledetta risata. È troppo contagiosa. Dovrebbero dichiararla illegale!
Così ridiamo entrambi per un paio di minuti (o secoli) finché non sentiamo la campana che segna l'inizio della scuola suonare. Come al solito , i bidelli sono sempre pronti a spalancare la porta.
Ecco sono pronta per l'inferno.
Alex e io ci guardiamo e poi ci prendiamo la mano consapevoli dell'inferno in cui stiamo andando.
Una persona normale direbbe che sono tutte cavolate e che siamo esagerati, ma una persona che sta qua dentro cinque ore al giorno della sua vita, direbbe che ho ragione. Questo è l'inferno fatto scuola. Queste mura racchiudono anni di puttane, pettegolezzi, finti fighi, prof. Non malvagi peggio... E questo è solo una piccolissima parte.
Io e Alex entriamo nella classe di geografia , e perfortuna la verifica ce l'ho alla 4^ ora, ho tutto il tempo di ripassare nell'ora di religione , tanto il prof dorme, e non fa quasi mai niente quindi sono apposto.
Ci sediamo come al solito in fondo perché così possiamo farci selfie stupidi con il telefono, tanto questa prof ci fa guardare nelle sue ore documentari su documentari , che non c'entrano niente con il programma, c'è voglio dire a chi gliene frega di come si riproducono gli uccelli?!? Bho vabbè non faccio domande che è meglio perché se no quella inizia con il dirci che la nostra generazione fa schifo e Bla Bla Bla ... C'è lo sappiamo anche noi che sta generazione fa schifo però non c'è bisogno che ce lo rinfaccia ogni volta...
....527 selfie dopo....
È finita l'ora di geografia e ho la memoria del telefono piena di nostri selfie stupidi... Okay tutto normale, però lo ricatterò a vita con queste sue foto imbarazzanti...

*******

"Passi da me pomeriggio? Facciamo qualcosa da solo a casa mi annoio a morte, senza di te poi..."
Dice Alex ridendo.
Sono sopravvissuta al test di fisica quindi è già una grandissima cosa direi...
Oggi pomeriggio ho proprio voglia di fare qualche cazzata con Alex
"Okay, okay... Come faresti senza di me?!" Dico sospirando teatralmente... Ci guardiamo e poi scoppiamo a ridere di nuovo.
"C'è mia madre devo andare , vuoi che ti dò un passaggio a casa?" Dico
"Nono tranquilla dovrebbe arrivare o mio padre o mio fratello...vai ci vediamo dopo"
"Okay ciao" dico e poi ci abbracciamo.
Vado verso mia madre e dopo le solite domande del tipo...
"Come è andata la verifica?tutto bene a scuola? Ti hanno sgridato? Alex sta bene? Lo accompagnamo a casa?...." Aspetto un po' che si calmi e poi inizio
"Si , stiamo tutti bene, il test è andato bene, no non mi hanno sgridato e Alex lo passa a prendere suo padre..." Dopo aver provato a rispondere alle diecimila domande che mi ha fatto , mi allaccio la cintura e partiamo.
Arrivo a casa e mangio neanche fossi in astinenza da cibo da 50 anni, ma a me va bene così... Insomma ho un metabolismo molto veloce rispetto alla norma quindi mi dichiaro fortunata! Vabbè dopo aver finito di pranzare mi getto sul mio rifugio (il mio letto) e inizio a cazzeggiare al telefono (come al solito, almeno quando non sono con Alex). Noia! Dai scrivo un messaggio ad Alex...

Sei uno stronzo, ma ti amo || Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora