Mai in un milione di anni.

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Ania's POV

'Io non so cosa stia succedendo Terry, ma ho una strana sensazione.' - confesso, mettendomi alla guida. Fortunatamente non ho atteso molto che anche lei finisse la doccia, ma ho dovuto subire la sua ramanzina per non averle detto che l'avrei aspettata qui.

'A che ti riferisci?' - chiede confusa, allacciando la cintura di sicurezza. Ci impiego qualche secondo per rendermi conto che lei non ha praticamente ascoltato nulla della conversazione tra me e quel certo Lorenzo, e valuto se raccontarglielo o meno. Già so che mi darebbe della paranoica e mi placherebbe dicendomi che, probabilmente, lui ha sentito il mio nome in giro. Dopotutto, tutti ci conoscono in questa palestra e i nostri nomi vengono fuori spesso, perfino in conversazioni dove non c'entriamo.

Ma i miei dubbi vengono interrotti da qualcuno che sbraccia in lontananza, chiaramente nella nostra direzione. Cerco di individuare chi sia e non appena riconosco l'ultima persona che vorrei vedere, sono tentata dal mettere in moto il più in fretta possibile.

'È Irama!' - conferma, ancora più confusa di prima.

'Posso partire?' - ignoro entrambi, pur immaginando la risposta. Terry non è spietata quanto me.

'No! Forse ha bisogno di aiuto!' - dice, e quasi scoppio a ridere.

'A me sembra in forma.' - replico annoiata. So già come andrà a finire: quest'idiota ci chiederà un favore e noi saremo costretti a farlo a causa della mia amica sensibile e altruista.

Come previsto, Irama si avvicina all'auto correndo, e Terry abbassa il finestrino per poterlo ascoltare.

'Tutto okay?' - domanda l'amica che sto odiando. Mi estraneo totalmente dalla loro conversazione, per fargli capire che non è di certo merito mio se siamo qui a sincerarci della sua salute. Per quanto mi riguarda, avrei finto di non averlo visto.

'Devo chiedervi un favore enorme.' - replica il cretino, come avevo previsto. Dovevo fare la psicologa. Sarebbe stato buffo riuscire a capire le sensazioni di tutti, tranne le mie.

'Non prestiamo soldi a nessuno.'- mi intrometto improvvisamente. Ma lui mi ignora, tenendo lo sguardo fisso sulla mia amica. È palese che gli piaccia, e Terry è solo una stupida se crede che la sua sia solo gentilezza.

'Abbiamo davvero bisogno di un passaggio in macchina.' - spiega poi, sembrando quasi una persona per bene. È buffo come tutti diventino degli agnellini quando necessitano di qualcosa. Peccato che abbia sbagliato persona a cui rivolgersi.

'Pensavo aveste la patente!' - affermo sbalordita.

'Ce l'abbiamo, genio. Allora ce lo dai un passaggio, sì o no?' -si spazientisce, appoggiando una mano alla portiera e infilando la testa nel finestrino. Questa sarebbe la situazione ideale per potergli tirare un ceffone, ma devo tenere a bada la mia voglia per quieto vivere.

Sto per sputare il miglior no della mia vita, quando Terry mi precede, accettando la sua richiesta. Poggio la testa sullo sterzo, sconfitta. Non ho nemmeno più il diritto di decidere chi fare entrare nella mia auto o meglio, quella di Luca, ma sono io a guidarla e spettava a me replicare.

Lui le sorride grato, continuando ad ignorare la mia presenza. Fa dei cenni a qualcuno alle sue spalle, suppongo che sia il cretino numero due, e ne ho la conferma quando anche lui raggiunge l'auto, e non solo. È affiancato da qualcuno che sembra avere un'aria familiare, e sbarro gli occhi non appena riconosco quel certo Lorenzo.

'Vi conoscete?' - domando incredula, non appena prendono posto nei sedili posteriori.

'Da una vita.'- ridono tutti, tranne Irama. Ora mi spiego come Lorenzo sapesse il mio nome. Irama deve avergli parlato di me, e improvvisamente muoio dalla curiosità di sapere cosa gli abbia riferito.

Faccia d'angelo. [IRAMA FF]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora