Il Pub.

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Ania's POV

'Non posso credere che stiamo per entrare in un coso del genere.'- la voce disgustata di Terry mi fa ridere. Osserviamo l'insegna luminosa che lampeggia a intermittenza, un mix di colori che accompagnano la scritta 'Luxuria'. Già dal nome potrei vomitare. Credo di non aver mai messo piede in un locale del genere in vita mia, se sono qui è solo a causa di Luca, che ha voluto obbligatoriamente conoscere il locale in cui lavorerà per un giorno. Dopotutto non ha esperienza nel settore, e lui odia non avere tutto sotto controllo.

'Non perdiamo altro tempo. Prima entriamo, e prima ce ne andiamo.' - dico varcando l'ingresso. Il piccolo corridoio è colmo di gente già ubriaca, e sono appena le dieci di sera. Inorridisco. La musica comincia già darmi sui nervi, è così alta da rendere impossibile una qualsiasi conversazione. Non durerò più di dieci minuti qui dentro. Mi guardo in giro nauseata, è tutto così fuori dalla mia portata! Non capirò mai cosa ci trovino di interessante i miei coetanei. Pesto una quantità di piedi infinita, beccandomi anche qualche parolaccia da ragazze seminude, che metto prontamente a tacere con un semplice 'scusa, l'ho fatto a posta'. Se non andrò via da qui in fretta potrei essere coinvolta in una rissa, e la cosa peggiore è che potrei innescarla proprio io.

Casualmente scorgo i tre ragazzi dietro al bancone, quasi tiro un sospiro di sollievo nel vedere facce conosciute. Sono totalmente immersi nel lavoro, agitano, riempiono e servono con un'agilità che potrebbe far invidia, mentre a me gira la testa soltanto esalando l'alcool che c'è nell'aria. Ho paura che Luca uscirà ubriaco da qui quando dovrà sostituirli.

Distolgo lo sguardo da loro quando mi accorgo di essermi incantata come una perfetta idiota, e il sorriso comprensivo che mi rivolge la mia amica mi fa avvampare. Fortuna che qui dentro sia abbastanza buio da mascherare il mio imbarazzo.

'Sono realmente sexy con quelle divise.' - sussurra nel mio orecchio, approfittando della distrazione del suo ragazzo.

'Terry! Sei fidanzata!' - ironizzo, nonostante io sappia che non tradirebbe Luca  per niente al mondo. Non ho alcuna intenzione di interessarmi all'altro sesso, ma non posso negare che in queste vesti abbiano il loro perché. Ciò non toglie che siano comunque tra la lista di persone che proprio non tollero: tutte sesso, droga e rock'n'roll.

'Io lo dicevo per te! E poi sono fidanzata, non cieca!' - replica divertita, guadagnandosi una gomitata. Mi impegno per non cedere alla tentazione di fissarli nuovamente, prestando attenzione ad altri dettagli. Solo ora noto una biondina dal rossetto rosso fuoco dietro la cassa, e devo reprimere ancora la mia espressione disgustata. Fortunatamente non sono nata così. Rimaniamo impalati al centro della sala come dei perfetti idioti, siamo totalmente spaesati.

'Pss, Ania! Figone due ci sta guardando!' - si agita Terry al mio fianco, sgomitando.

'Figone due?' - domando perplessa, non vedendo nessuno nei dintorni interessato a noi. Forse l'aria impregnata di alcool sta cominciando a fare effetto.

'Sì, il moretto dagli occhi azzurri... quel certo Lorenzo.' - sussurra, e quasi mi strozzo. Sposto automaticamente lo sguardo nella sua direzione, appurando ciò che ha appena detto. Fingo di non riconoscerlo, per poi nascondermi tra la folla, costringendo i miei due amici a fare la stessa cosa.

'Non voglio che ci vedano qui.' - spiego rapidamente, nonostante la cosa non abbia senso.

'Cosa? Avresti dovuto dirlo prima, non saremmo venuti affatto!' - mi ammonisce Luca, dimenticando che mi ha praticamente costretta.

'Sai cosa penso di questi luoghi. ' - mi giustifico, mordendomi l'interno della guancia. 'Ho un'idea! Facciamo che voi raggiungerete i tre moschettieri per chiedergli tutto ciò che volete sapere, e io uscirò tranquillamente fuori a fumare una sigaretta in solitudine, in questo modo nessuno saprà che io sono stata qui con voi.' - mi congratulo con me stessa per la genialità del mio piano, e comincio già a cercare un'uscita secondaria.

'Pensavo avessi smesso con il fumo.' - il tono di voce di Luca è lapidario, nonostante qui dentro si senta ben poco.

'E' così, fumo l'elettronica.' - mento, sentendomi un verme. Mi ci sento ogni volta che sono costretta a mentire a Luca, ma lo faccio solo per evitare discussioni. So bene che non dovrei fumare, e non saranno le ramanzine degli altri a darmi la forza per smettere.

'Voglio crederti...' - sussurra poi, poco convinto. Decido di lasciar perdere e di uscire immediatamente da questo luogo infernale, approfittando dell'uscita di emergenza che mi ritrovo di fronte. Lorenzo dovrà credermi quando gli dirò che si è sbagliato e che la ragazza che lui sostiene di aver visto in realtà non ero io. Dovrò crearmi un alibi.

Oh, Ania! Quanto la fai tragica.

Tiro un sospiro di sollievo quando finalmente varco la soglia dell'uscita. La musica assordante ha subito cessato di essere rumorosa, e i miei timpani ringraziano per avergli concesso questa grazia.

Malauguratamente, l'uscita di emergenza sbuca in un vicolo stretto e buio quasi quanto l'interno del locale, rendendo tutto molto tetro e inquietante. Non c'è anima viva qui, e nonostante la solitudine mi piaccia la maggior parte delle volte, questo non è esattamente il luogo che preferisco. Come se non bastasse, non ho un buon trascorso con i vicoli isolati, non a caso cerco di evitarli il più possibile, ma a volte il destino sembra volermi ridere in faccia. Forse questa non è stata la scelta migliore della mia vita. Estraggo comunque la sigaretta dalla mia tasca, rimarrò qui solo fino alla sua durata. Poggio le spalle al muro mentre inspiro il fumo, rilassandomi. Sto cercando volontariamente di non pensare a quanto è successo in palestra oggi, per questo ce l'ho messa tutta per non fissare Irama dietro al bancone, poco fa. Vederlo mi creerebbe disagio, e non so ancora come farò domani ad allenarmi con lui. Spero solo che non infierisca, e che non usi questa informazione contro di me. In tal caso, dovrà vedersela con la parte peggiore di me. Potrà essere spaccone quanto vuole, ma io so esserlo più di lui. Ad ogni modo, gliela farò pagare per avermi presa contro la mia volontà e fatta entrare in quel buco senza ossigeno.

Ho difficoltà a togliermi dalla testa l'immagine del suo viso perplesso sotto le mie suppliche. Per la prima volta ho visto i suoi occhi verdi spalancarsi per l'incredulità e abbandonare quell'aria da duro che lo contraddistingue. Non conosco affatto quel ragazzo, ma qualcosa mi dice che non sia una cosa che succede tanto spesso.

Un rumore improvviso alle mie spalle mi fa sobbalzare. Qualcuno del locale deve aver avuto la mia stessa idea, forse Terry o peggio, Luca. Nascondo istintivamente la sigaretta dietro le gambe, non voglio che scopra che gli ho mentito. Prendo in considerazione l'ipotesi di correre a gambe levate quando mi balena per la testa il pensiero che Lorenzo possa avermi seguita e quindi scoperta, ma la porta di emergenza si apre immediatamente, rivelando proprio l'ultima persona che avrei voluto vedere.

So che il capitolo è breve e di passaggio, ma è necessario per fare da transizione a ciò che accadrà. E voi, cosa pensate che succederà? Ania scapperà sul serio, o riuscirà a gestire la situazione? Vi ricordo di lasciare un voto o un commento se la storia vi sta piacendo. A presto con un nuovo aggiornamento!
Ps: una lettrice davvero molto carina ha creato questa immagine per la mia storia. Non so come ringraziarla, è stata gentilissima!

Grazie Piuma30

 Non so come ringraziarla, è stata gentilissima!♡ Grazie Piuma30

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Faccia d'angelo. [IRAMA FF]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora