L'incidente.

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Ania's POV

Manca una settimana alle regionali. Tony ci sta facendo allenare senza sosta, ci vuole tutti al massimo. Dice che se non dovessimo farcela, passeremo le nottate in palestra. Confortante!

La più in forma è sicuramente Terry, sembra un'indemoniata ogni volta che si allena. E' un'arma in più per me dato che combatteremo in coppia. Lorenzo e l'idiota numero due gareggeranno insieme, invece quello sfigato di Irama è rimasto fuori. Farà da riserva nel caso qualcuno dovesse ritirarsi. Voci di corridoio dicono che sia perché gli avversari non sono al suo stesso livello. Cazzate. Non ho ancora avuto il piacere di vederlo all'opera, ma non è un caso se sia stato scelto come riserva. Evidentemente, non è ancora alla nostra altezza.

Sono state scelte cinque coppie della nostra palestra, dopo aver fatto una selezione tra centinaia di persone. Dire che sia una soddisfazione è un eufemismo.

'Terry, vacci piano. Se continui così arriverai alla gara stremata.'- le faccio notare mentre continua a fare flessioni senza sosta.

'Non sono cose da prendere alla leggera Ania! Io vado lì per vincere. E se non mi alleno bene non darò il meglio.' - replica affaticata. Il suo discorso non fa una piega, ma io sono convinta di essere già pronta. Non ho bisogno di allenamento extra, vincerò.

Mi piazzo davanti alle gambe della mia amica, mantenendogliele per permetterle di fare gli addominali.

'Tu gli piaci.'- dice improvvisamente, continuando il suo esercizio.

'Cosa? Chi?'- chiedo distratta. Mi guardo attorno, cercando il soggetto della sua frase.

'Tu piaci all'amico di Irama, quello misterioso.'- continua, sussurrando.

'Ma che dici?'- mi affogo con la mia stessa saliva. Parla proprio lei, che nemmeno si rende conto di piacere all'idiota.

'Ti sta fissando da mezz'ora senza staccarti gli occhi da dosso. E non è la prima volta che lo vedo fare.' - spiega, facendomi venire voglia di girarmi verso di lui per controllare se sia vero. Non sono mai stata molto a brava a raccogliere segnali, ma sono sicura che questa volta si stia sbagliando alla grande.

'Ma figurati.' - cerco di non imbarazzarmi. Sono una frana quando si tratta di queste cose.

'Invece è molto carino, io ci penserei.'- insiste, non notando il mio disagio. Eppure nessuno meglio di lei sa che non sono in cerca di relazioni.

'Terry, ma ti sei bevuta il cervello?' - replico agitandomi. Solo l'idea mi fa venire il batticuore, e non in positivo.

Se anche fosse vero, non durerà molto: mi impegnerò affinché cambi idea sul mio conto. Diventerò così pesante e scontrosa da fargli capire che ha totalmente sbagliato sul mio conto. Questo è il trattamento che riservo a tutti.

'Sono seria, invece. Però devo ammettere che anche Irama...' - non finisce la frase. Si limita a ridere, facendomi la linguaccia. Sta impazzendo.

'Il troppo allenamento ti sta dando alla testa, amica mia.'- dico, cercando di mascherare il mio imbarazzo.

'Un giorno mi darai ragione.'

***

L'insistenza di Terry ha dato i suoi frutti: ho finito per allenarmi forsennatamente come lei, fino a non sentire più alcun muscolo. Ho dovuto fermarmi per evitare spiacevoli conseguenze, cosa che non sembra voler fare la mia amica, visto che continua a colpire il sacco con veemenza. Mi sono offerta di tenerglielo fermo solo per poter recuperare le forze e il fiato, in modo da non passare per una rammollita.

'Se non la smette, finirà per strapparsi i muscoli.' - una voce alle mie spalle mi fa sobbalzare, distraendomi al punto da farmi mollare il sacco e ritrovarmelo dritto in faccia sotto l'ennesimo calcio di Terry. Indietreggio per il contraccolpo, portandomi una mano sul viso nel tentativo di riparare alla botta presa.

'Ti sei fatta male?' - riconosco il volto di Lorenzo, e gli sono grata per non aver riso di me. Allo stesso tempo, vorrei ucciderlo per avermi fatto fare una simile figura. È solo colpa sua se ho perso la concentrazione.

'Sto benissimo.' - mento, ignorando il suo sguardo preoccupato. Noto Terry ridacchiare tra sé e sé dall'altro capo del paracolpi, so già a cosa sta pensando. Per questo, evito di degnare di qualsiasi attenzione la mia fonte di distrazione, continuando ad aiutare la mia amica con il suo allenamento.

'Volevo solo ringraziarvi per il passaggio di ieri. Il capo non avrebbe digerito un altro ritardo.' - continua, piazzandosi alle mie spalle. Non so più che segnali dare alle persone per far capire loro quando lasciarmi stare.

'Capo? Io non avevo capito che... oh!' - mi rendo conto tardi di star pensando ad alta voce. Loro ci lavorano lì, e ancora una volta mi sono rivelata essere la solita persona malpensante e prevenuta di sempre. Li avevo già additati come figli di papà.

'Beh, non è stato difficile intuire che hai frainteso quasi tutto di noi.' - sorride, e ora sì che sono in imbarazzo. Non mi è mai fregato niente di ciò che pensano gli altri, ma non mi piace sbagliare e non mi piace che gli altri mi vedano farlo.

'Presuntuoso!'- quasi canticchio, cercando di mascherare il mio errore. Lo sento ridere alle mie spalle, mentre torno ad aiutare la mia amica con il suo allenamento. Ma vengo distratta dal cretino numero uno che passeggia con disinvoltura tra un esercizio e l'altro. È solo, e non so perché io non riesca a togliergli gli occhi di dosso.

'Perché lo fissi sempre?'- continua imperterrito, non cogliendo la mia volontà di rimanere sola. Capisco solo qualche secondo dopo a chi si stia riferendo, e distolgo immediatamente lo sguardo da Irama.

'Non lo faccio.' - mento.

'Lo fai eccome.' - insiste, ridendo. Non sa che sono poco tollerante nei confronti di chi mi contraddice.

'Ti sto dicendo di no.' - mi giro pericolosamente nella sua direzione, portando il viso a due passi dal suo. La sua espressione cambia immediatamente, non aspettandosi una simile reazione. Loro non mi conoscono, ed è arrivato il momento di far sapere a tutti chi io sia davvero. Ma un urlo me lo impedisce.

Merda, Terry!

Sposto nuovamente l'attenzione su di lei e la ritrovo intenta a massaggiarsi il polso con aria preoccupata.

'Cosa diavolo è successo?'- mi agito, vedendola in queste condizioni.

'Il sacco si è mosso e l'ho colpito male.' - si limita a dire, senza nemmeno guardarmi. È tutta colpa mia, avrei dovuto continuare ad aiutarla senza distrarmi. Tony interviene immediatamente, richiamato dalla piccola folla che si è creata intorno a noi.

'Riesci a muoverlo?' - le chiede, ricevendo come risposta solo un gemito di dolore. Vado in panico al solo pensiero che si sia fratturato, o peggio.

'Porca miseria, Terry! Proprio adesso che ci sono le regionali!'- mi legge nel pensiero, e questa frase non significa niente di buono. Continuo a sperare che sia solo una botta temporanea, e che non comprometterà la nostra gara.

Rimango impietrita al suolo mentre il mister la porta in infermeria per accertamenti. Non voglio rischiare di rimanere a secco anche stavolta, ho già saltato troppe gare importanti. Preferirei perdere anziché non gareggiare affatto.

'Cosa è successo alla tua amica?'- mi aspetto di rivedere Lorenzo non appena mi giro, ma mi sorprendo nel ritrovarmi Irama di fronte. Distolgo immediatamente lo sguardo, mi risulta quasi impossibile guardarlo e non capisco perché.

'Non sono affari tuoi.' - replico distrattamente, impegnandomi per non considerarlo affatto. Lo sento borbottare qualcosa alle mie spalle, e suppongo che se ne stia andando. Ma la sua bocca vicino al mio orecchio mi fa sobbalzare.

'È vero, ma ricorda che sono io la prima riserva.' -sussurra, e pur non vedendolo riesco a percepire il suo ghigno di soddisfazione.

Merda.

Faccia d'angelo. [IRAMA FF]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora