La gara.

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Ania's POV

Usciamo dagli spogliatoi frettolosamente. Sono ancora imbarazzata, non so di preciso per quale motivo, ma lui se n'è accorto e continua a sorridere soddisfatto. Grande figura di merda Ania, complimenti! Fortunatamente l'agitazione pre - gara sembra essersi dissolta, lasciando posto ad una strana sensazione di disagio che sento ogni qual volta il mio partner mi si avvicina. Avevo ragione quando ho detto che non ci conosciamo affatto, e poco fa me l'ha dimostrato tirando fuori un lato di sé che mai avrei pensato avesse. Comincio a pensare che Irama abbia tanti tormenti quasi quanto me, che a differenza mia riesce a gestire. Mi chiedo se sia mai andato da uno psicologo o roba del genere, sarebbe l'unica spiegazione a quanto successo poco fa.

Riprendo l'allenamento, stavolta con un atteggiamento diverso. Devo vincere, e so di poterlo fare. Scorgo Irama e Gabriele intenti a chiacchierare a pochi metri da me, e spero che lui non gli stia raccontando tutto. In tal caso, tornerà a casa con un occhio pesto. Mentre mi chiedo dove sia il terzo moschettiere, me lo ritrovo davanti a torso nudo, mettendo alla prova il mio livello di concentrazione. Tutto questo bel vedere non gioverà alla mia gara. E' impegnato ad avvolgersi i polsi con le fasce regolamentari, e la velocità con cui lo fa mi lascia presupporre che stia nel settore da anni.

'Poche ore e sarà tutto finito.' - ci prova anche lui, peccato che ci abbia pensato già il suo amico a psicoanalizzarmi. Ora ho solo voglia di salire su quel ring per dare il meglio di me stessa.

'Mi importa come finisce, non quando.' - replico affaticata, cercando di non guardare i suoi addominali scolpiti.

'Io parlavo della tua collaborazione con Irama.' - ridacchia, e penso sia la prima volta che lo vedo farlo. E' sempre così serio e solitario al punto da chiedermi se arrivi mai a dire cento parole al giorno. Non so come lui e Irama possano andare d'accordo.

'Quella non è mai iniziata.' - ironizzo, anche se devo ammettere che abbiamo fatto passi in avanti. Forse troppo in avanti, dato che ora non riesco nemmeno a guardarlo in faccia.

'Una settimana intera a sopportarvi e non ti sei ancora innamorata. Credo che tu sia la prima.' - continua a ridere, e io mi affogo con la mia stessa saliva. Ma cosa hanno di sbagliato questi ragazzi?

'Irama è l'ultima persona di cui potrei innamorarmi. Ad ogni modo, non capisco perché tu sia così interessato al mio rapporto con lui, sei il suo avvocato o che altro?'- domando infastidita. Non è la prima volta che mi parla del suo amico drogato, non capisco dove voglia arrivare.

'Un giorno mi ringrazierai.' - dice, prima di voltare le spalle e andarsene. Rimango impalata al centro della palestra come una perfetta idiota, chiedendomi cosa diavolo significhino queste parole. Lui sa qualcosa che mi sfugge. Non ho mai visto nessuno di loro tre prima d'ora, ne sono più che sicura, di conseguenza escludo che Irama sia convolto in qualche evento passato della mia vita. Ma proprio non riesco a capire il perché Lorenzo ci tenga così tanto che io stia lontana da lui. Scaccio via ogni pensiero, ho bisogno di tranquillità in questo momento.

Vengo nuovamente raggiunta dal mio compagno di gara, che per ragioni sconosciute non riesco ancora a guardare.

'Sei calda?' - domanda bevendo un sorso di acqua dalla mia bottiglia, gesto che attira la mia attenzione più di quanto dovrebbe.

'Che?'- chiedo confusa, non riuscendo a cogliere il senso della sua domanda. Deve esserci della droga nell'aria oggi.

'I muscoli... sono caldi?'- ripete stranito, aggiungendo il soggetto alla sua richiesta. Stavo già per fraintendere tutto.

Annuisco distratta, e noto solo ora che anche lui non indossa più alcuna maglietta. I tatuaggi sembrano poggiati sulla sua pelle chiara al punto da sembrare finti, ma non ho tempo di guardarli per scoprire cosa rappresentano. E' il momento.

Faccia d'angelo. [IRAMA FF]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora