Capitolo 20 - Voglio solo te

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~♪ Ti ho detto passa, ma non passa mai. 

Ti ho detto basta, ma non basta mai. 

Se ho toccato il fondo era solo per stare con te. ♪~

-Voglio solo te, Irama-


Irama.
Passai quella notte di nuovo sul divano, ma stavolta non fu una mia decisione.
Mi ero sdraiato solo per chiudere gli occhi e riuscire a pensare meglio, poi fu subito mattina.

<<Irama, sono le 10, sono venuti a chiamare te ed Emma per le prove del duetto, lei è già in sala per i suoi pezzi, devi raggiungerla>>, mi disse Valentina.

Mi alzai a fatica, avevo mentito ad Emma quando gli avevo detto che quel divano era comodo, sentivo la spina dorsale accartocciata su se stessa.

Quando finalmente raggiunsi l'aula vidi Emma sorridermi e tutta la stanchezza sembrò sfumare.

Aveva le occhiai, ma le sue guance erano tornate rosa e il suo sorriso aveva ricominciato ad illuminare la stanza.

La sera precedente, prima che fossi trascinato nel mondo dei sogni, avevo pensato a lungo a lei e alla situazione che si era creata.

Avevo preso due importanti decisioni: la prima riguardava Emma, visto che lei avrebbe dovuto decidere con chi stare, era giusto che le parlassi apertamente, che sentisse quanto tenessi a lei. La seconda decisione riguardava Biondo, poiché qualsiasi scelta Emma avrebbe fatto, avevo intenzione di far capire a lui che se mi ero innamorato di lei non lo avevo fatto di certo per ferire un amico, tenevo davvero alla sua amicizia, ma innamorarmi di Emma non era stata affatto una mia scelta.

Le prove andarono meglio del previsto, avevo intenzione di scrivere un brano da inserire nel pezzo, quindi avremmo riprovato la canzone completa nei giorni seguenti.

<<Ok, Irama riesci a farmi sentire il pezzo che vuoi aggiungere già domani?>>, mi chiese la vocal coach.

<<Si, penso di sì. Ho già qualcosa in mente>>

Ci salutammo e io ed Emma ci avviammo verso la casetta, mentre lei camminava cercai di restare qualche passo indietro per parlare con l'assistente della redazione che ci stava accompagnando.

<<Posso chiederti un favore? Vorrei parlare con Emma in privato prima di rientrare in casetta>>, le dissi sottovoce indicando le telecamere.

<<Irama non posso farlo, non posso lasciarvi da soli e senza telecamere>>

<<Voglio solo 2 minuti, per favore>>

<<L'unica cosa che posso fare è fare in modo che non lo mettano in onda>>

<<Va bene, grazie>>

<<Irama...2 minuti, aula 6>>

<<Ok>>, le risposi sorridendole.

Presi Emma per un braccio e la condussi nella stanza che mi aveva indicato l'assistente.

<<Che fai? Dove stiamo andando?>>, chiese lei confusa.

<<Devo parlarti>>, le risposi continuando a trascinarla.

<<Che succede?>>, mi disse preoccupata.

Entrammo nell'aula 6, chiusi la porta e feci un lungo respiro.

<<Filippo mi stai facendo paura, cosa è successo?>>

<<Niente, ma abbiamo poco tempo>>

<<Poco tempo per cosa?>>, mi chiese con voce acuta.

<<Per parlare>>

Lei sembrava ancora smarrita, ma annuì.

Avevo il cuore a mille, i polmoni faticavano a prendere aria, le mani sudavano e le gambe traballavano, nonostante ciò mi feci coraggio e le dissi:
<<Ti ho detto che non ti avrei messo pressione e non lo farò. Non ti costringerò a scegliere e mi farò da parte immediatamente nel caso tu decidessi di stare con lui. Ma ci sono delle cose che non ti ho mai detto e sono certo che me ne pentirei un giorno se ora non te le dicessi.>>

Lei mi guardava incuriosita, gli occhi sgranati, l'espressione assorta.

Feci un passo verso di lei incerto, non sapevo se le gambe avrebbero retto.

<<Non ti ho mai detto che da quando ho incrociato i tuoi occhi il giorno in cui sono stato ammesso nella scuola i miei pensieri non facevano altro che venire da te>>

Feci un'altro passo, lei rimase immobile a fissarmi.

<<Non ti ho mai detto che all'inizio pensavo che fosse una cotta che sarebbe passata, magari guardando qualche altra ragazza, o forse colpevolizzandomi del fatto che tu eri di un altro e che quest'altro era pure mio amico>>

Avanzai ancora fino a trovarmi ad un palmo dal suo viso.

<<Non ti ho mai detto quanto male mi fossi sentito per tutto questo, quanto in colpa mi fossi sentito nei confronti di Simone, non ti ho mai detto che quel giorno sul ponte avevo capito che dovevo dimenticarti e andare avanti>>

Sollevai la mano destra per accarezzarle il volto, lei tremò e socchiuse gli occhi al mio tocco.

<<Non ti ho mai detto che nonostante volessi smettere di pensare a te, stavo imparando a conoscerti e più ti conoscevo più entravi qui...>>, le dissi prendendole la mano fredda è portandola sul mio viso, sentii il cuore sussultare.

<<Non ti ho mai detto quante volte Einar mi avesse avvertito che stavo facendo un casino e ogni volta provavo a evitarti, ma non sono mai riuscito a lasciarti andare. Non ti ho mai detto quante volte ti ho guardata da lontano e quante volte il mio cuore si spezzava, ogni volta in un frammento diverso, vedendoti con lui. Non ti ho mai detto che mi stavo innamorando di te giorno dopo giorno>>, ormai eravamo fronte contro fronte, i nostri nasi si sfioravano, gli occhi di lei fissi sui miei.

<<Non ti ho mai detto che da qui sei scesa sempre più profondamente qui...>>, le dissi portando la sua mano dalla mia faccia al petto, in direzione del cuore.

<<Non ti ho mai detto che io voglio solo te>>

Avevo la voce che mi tremava, i suoi occhi erano concentrati sui miei, sentivo la mano che aveva sul petto muoversi ad ogni battito del mio cuore, talmente era forte.

<<Non ti ho mai detto che dovresti scegliere me, io ho scelto te sempre...>>, le sussurrai poggiando le mie labbra alle sue.

Fu il bacio più bello, più sentito, atteso e desiderato di tutta la mia vita.

Le sue labbra, perfettamente incastrate alle mie, erano morbide e calde.

Mi sembrava di baciare il petalo di una rosa, talmente il suo profumo era delicato e il sapore fresco.

Lei aveva stretto con le mani la mia maglia e mi tirava sempre più verso di lei.

Per la prima volta la sentii mia, il resto del mondo poteva anche andarsene a puttane.

Qualsiasi decisione lei avesse preso quell'istante sarebbe rimasto mio, non avrei mai avuto alcun rimpianto.

<<Ice, I have already make my choice>>, disse lei in un sussurrò appena le nostre labbra si staccarono.

<<I want only you>>, continuò.

E sentii il cuore fermarsi.

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