Capitolo 25 - Diffidenza.

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~♪ È assurdo pensare che giunti a un traguardo... neanche ci arrivi e diventa un ricordo ♪~

-È assurdo pensare, Tiziano Ferro-

Emma.

<<Emma ti voglio un po' più convinta>>, disse la vocal coach.

Annuii e ricominciai la strofa, Simone accanto a me dondolava nervosamente.

Avevo ripensato molto a ciò che Filippo mi aveva detto ed in effetti mi resi conto che era inutile pensare troppo a questo duetto, dovevo farlo e basta.

Meno storie facevo e più liscia sarebbe filata.

Così mi misi sotto con le prove, il testo era davvero bello e molto profondo, mi ci immersi completamente.

Simone d'altro canto continuava a scrivere ogni giorno barre diverse e me le faceva sentire aspettandosi un mio giudizio.

Io gli davo un mio parere, ma non sembrava mai soddisfatto.

Filippo invece non perdeva occasione per guardarci da lontano quando poteva e non si nascondeva affatto, anzi.

Nonostante la situazione fosse completamente diversa, a volte mi sentivo come in un déjà vu della preparazione del duetto Demons che feci con Filippo.

Mancava un solo giorno alla puntata e il duetto non era per niente all'altezza di quel palco, io e Simone provammo di continuo.

Ogni momento che avevamo libero dalle lezioni ero costretta a passarlo con lui, nonostante i miei desideri fossero altri.

Filippo mi diceva che a lui non pesava, ma lo sentivo dal suo tono di voce e lo vedevo chiaramente nel suo sguardo che non era affatto così.

Come se non bastasse Simone non perdeva occasione per vantarsi del fatto che lui poteva stare con me più tempo di Fil, mentre con me cercava di comportarsi come se fossimo tornati indietro nel tempo di mesi, sembrava mi stesse nuovamente corteggiando.

Ovviamente evitavo di riferire a Filippo proprio tutto ciò che lui mi diceva, non volevo mica sfiorare di nuovo la rissa...

Insomma la situazione continuava ad essere pesante, non vedevo l'ora che arrivasse la puntata per togliermi di dosso il fardello di questo maledetto duetto.

<<Non verrà mai perfetto, il mio stile è troppo diverso da questo sound deprimente>>, mi disse Simone l'ultima sera di prove prima del Serale.

<<Deve venire bene, ci siamo impegnati un sacco>>, gli risposi rivedendo il testo.

<<Perché non metti più il braccialetto che ti ho regalato?>>, mi chiese lui improvvisamente afferrando il mio polso.

Io rimasi spiazzata da quella domanda, cercai di liberarmi dalla presa ma non ci riuscii.

<<Te lo ha detto lui di toglierlo?>>, mi chiese in tono accusatorio.

<<No, l'ho tolto io>>

<<Perché?>>, disse tirandomi il braccio per osservarlo meglio.

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