La luce tenue del mattino mi svegliò.
All'inizio feci fatica a riconoscere il posto dove mi trovavo, però alla fine con mio grande dispiacere ricordai tutto. Ero tornata a stare una merda. Come avevo fatto a dimenticare una cosa così importante? Mi resi conto solo ora di essere una figlia schifosa, per un'istante mi ero dimenticata del tremendo avvenimento.
Mi voltai e mi accorsi che Donghyun stava ancora dormendo così senza fare rumore mi alzai e mi diressi in bagno per vestirmi.
Una volta terminato mi incamminai di nuovo in camera. Entrai e vidi il mio migliore amico che dormiva beato. Iniziai a raccattare i miei vestiti sporchi perché volevo andarmene il più in fretta possibile da quello schifo di posto. Involontariamente svegliai Donghy.
-Buongiorno, come stai?-
-Oddio, scusa non volevo svegliarti- dissi con sguardo triste.
-Tranquilla non importa. Che mi dici piuttosto, stai bene?-
-Non lo so nemmeno io. Poco ma sicuro non sto bene. Sono preoccupata, non voglio davvero gravare su Allen però per adesso è il mio unico appiglio.-
Alla fine cedetti e versai alcune lacrime. Subito il mio amico mi abbracciò e mi calmò.
Quel momento però venne interrotto da un bussare alla porta.
-Avanti.-
-Salve sono venuto per fare un controllo.-
-Salve dottore, stavo giusto per venire alla sua ricerca voglio uscire da qui. Sto bene.-
Il dottore all'inizio mi guardò un pò preoccupato, però alla fine dopo un lungo sospiro mi condusse nel suo studio per farmi firmare le carte in modo da poter uscire.
*DIECI MINUTI DOPO*
Mi stavo dirigendo a casa, avevo già chiamato Allen per avvertirlo. All'inizio era riluttante ma alla fine mi comprese.
Entrai e subito mi sentii male, entrare e non trovare più nessuno che mi accoglie fa male, tanto male. Cercai di stare calma e mi diressi in camera mia, dovevo prendere alcuni abiti per potermi recare nella mia nuova casa, o meglio in quella che sarebbe stata la mia abitazione per un certo periodo.
Sbuffai sonoramente e dopo aver terminato il mio bagaglio, mi diressi nella stanza dei miei.
La guardai per un'ultima volta e poi andai alla porta. Mentre stavo per aprirla il campanello suonò rimbombando per tutta la casa. Sussultai per lo spavento e alla fine l'aprii. Era Aoi accompagnato da suo padre. Quest'ultimo mi fece un sorriso dolce e mi abbracciò.
-Scusa non ho resistito ero preoccupato e quindi sono venuto io stesso a prenderti. Vuoi rimanere ancora per un pò oppure sei pronta?-
-Sono pronta andiamo via prima che mi blocchi per sempre in questo oblio.-
Allen annuì e poi uscì seguito da me e suo figlio.
Entrai in macchina e percorsi il viaggio con lo sguardo rivolto sempre fuori dal finestrino. Da lì a poco non avrei mai immaginato che la mia vita si distruggesse completamente.
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Ehy mi dispiace per la mia lunga assenza ma ho finito la scuola e ho iniziato subito il mio lavoro estivo. Finalmente ho un pò di tempo libero e ho subito deciso di pubblicare il nuovo capitolo. Mi scuso per eventuali errori ma sono a casa di una mia amica e quindi può essere che abbia fatto confusione mentre scrivevo. Detto questo spero che sia stato di vostro gradimento e ora mi dileguo altrimenti diventa lunghissimo. Alla prossima.
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General Fiction-"Non ho bisogno di aiuto." È questo che mi ripetevo, ma in verità ne avevo eccome...