RIVELAZIONI

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Questa mattina mi svegliai molto presto. Visto che erano le sei di mattina, e la limousine passava a prendermi alle dieci, decisi di fare tutto con calma.
Così mi alzai e mi diressi in bagno. Con mia grande sorpresa ci trovai dentro Lydia, seduta sul copriwater e con un fazzoletto in mano.
-Ehi cucciola, cosa ci fai qui a quest'ora?- mi misi in ginocchio e le presi le mani.
-M-mamma, i-io voglio r-ritornare c-come u-un a-anno f-fa. R-rivoglio l-la m-mia f-famiglia.- mi disse singhiozzando.
Il mio cuore andò in frantumi. Mia figlia soffriva per la separazione mia e di Fred e io non me ne ero mai resa conto.
Qualche lacrima rigò il mio viso e abbraccia forte Lydia.
-Piccola mia, non sai quanto mi manca il tuo papà. Quanto lo rivorrei qui con noi, per avere una famiglia unita, come lo eravamo un anno fa.- tolsi con il dito una lacrima a mia figlia, che scosse la testa in segno di negazione.
-Mà tu ti meriti un uomo migliore di papà, lui ti ha fatto soffrire. Tu lo ami ancora e io gli voglio un sacco di bene, ma lui non ti merita. Non voglio vederti soffrire ancora per colpa sua.- mi prende le mani e mi da un bacino sulla guancia.
Nonostante abbia solo dieci anni è intelligentissima.
-Grazie bambina mia. Ora sciacquati la faccia, quelle lacrime non stanno bene a una bimba bella come te.- le sorrisi.
La lasciai in bagno a prepararsi mentre io andavo in cucina per preparare i pancake.

Mentre mettevo i piatti stracolmi di pancake sul tavolo sentii un urlo.
Mi diressi in camera dei bambini e vidi una cosa a dir poco agghiacciante.
Charlotte era stesa sul pavimento priva di sensi e con i vetri di un quadro che la circondavano.
-Charlotte! Amore mio rispondi!- la presi in braccio e la scossi.
-Lydia!- urlai -chiama tuo padre e un' ambulanza. Fai presto!- dissi mentre piangevo.

Dopo una decina di minuti arrivarono sia l'ambulanza sia Fred che, mentre caricavano Charlotte sull'ambulanza, mi venii incontro allarmato.
-Ali, cosa è successo?- mi disse abbracciandomi. Mi strinsi di più a lui e cercai di calmarmi.
-E-ero in cucina a preparare i pancake e ho sentito un urlo, sono entrata nella camera dei bambini e ho visto Charlotte circondata di vetri e priva di sensi- dissi sussurrando.
-Stai tranquilla, Charlie è forte e ce la farà, okay?- mi guardò negli occhi, e vidi un luccichio nei suoi bellissimi occhi color caramello.
Mi limitai ad annuire e salire sull'ambulanza insieme alla mia piccola guerriera.

Due ore dopo...
Io e Fred stavamo aspettando gli esiti dei dottori dalla sala d'aspetto. Era un piccolo corridoio con le pareti bianche decorate da alcune manine colorate dipinte sopra.
Lydia e George sono venuti a prenderli Molly e Arthur che, nonostante il mio comportamento scorretto nei loro confronti, si sono dimostrati molto gentili.

-Ali, scusami.- alzai lentamente lo sguardo verso di lui.
-Fred...- sussurrai.
-No Ali, Fred un corno. Ti ho abbandonato nel momento in cui dovevo starti accanto. Avevamo appena perso una figlia e io ti ho trattato malissimo per colpa della rabbia che avevo dentro. So che ora mi dirai "tranquillo è tutto a posto, non sono arrabbiata con te" ma so che lo dici per stanchezza o per finire qua la storia. Ma non è tutto a posto Ali. Io ti amo, e farò di tutto per riconquistarti.- lo disse tutto d'un fiato. Si vedeva che era sincero.
-Fred, nonostante tu mi abbia fatto soffrire, il mio cuore è sempre appartenuto a te- feci un mezzo sorriso e i suoi occhi iniziarono a brillare.
Si avvicinò lentamente a me, ma quando le nostre labbra si stavano per toccare, arrivò il medico, che iniziò a tossire per attirare la nostra attenzione.
-Mi dispiace aver...emh...interrotto questo momento...intimo, ma volevo solo informarvi che vostra figlia sta bene, ha riportato solo un braccio rotto e alcuni tagli sulla testa. Se volete potete vederla.- se ne va.
Mi alzo velocemente e corro dalla mia bambina. Entro in camera e la vedo giocare con il filo della flebo.
-Ciao piccola peste- lei alza la testa e mi sorride.
-Tao mama!- mi avvicino a lei e le lascio un bacio sulla fronte.
-Come stai tesoro?-
-Bene!- sento qualcuno abbracciarmi da dietro. So perfettamente che è Fred, infatti inizio a sorridere come un'ebete.
-Mi è mancato un sacco abbracciarti- mi sussurra iniziando a baciarmi il collo.
-Fred..c'è la bambina- sussurro.
-Tiete tonnati inteme?- chiede la piccola con occhi speranzosi.
Fred fa per parlare ma lo blocco.
-Si tesoro, siamo tornati insieme- sorrido e mi giro per baciare Fred.
Finalmente l' uomo che ho sempre amato e tornato con me, e non potrei essere più felice.

Nobody Like You/Fred WeasleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora