beats knockin' - connor × rk900

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Richiesta da FrancescaBridger: "Dovresti fare qualcosa di sadico con Connor". Ho unito il mio entusiasmo per RK900, contenta? :D Ci ho provato dai-•

My beat's steady knockin'
My beat's steady knockin'
My beat's steady knockin',
beat's steady knockin'
Beat's steady knockin'
but them hoes steady jockin'

Connor

-Sei diventato obsoleto. Verrai disattivato.
La voce di Amanda era fredda, quasi glaciale, mentre Connor sentì rompersi qualcosa nel suo torace: la sua pompa, perfetta e abituata al battito regolare, perse per la prima volta nella sua intera esistenza un battito per poi riprendere in modo irregolare, intermittente e violento, quasi volesse staccarsi dal suo petto. Guardó prima Amanda, poi il nuovo Connor, l'RK900: con i suoi occhi glaciali lo fissava, quasi con curiositá, come avesse voluto studiarlo.

Le parole di Markus riecheggiarono nella sua mente, quasi in loop.
-Sei solo un burattino che usano per ottenere quello che vogliono. Ti stanno sfruttando, Connor.
E lui non aveva ascoltato. Quanto avrebbe dato in quel momento per tornare indietro e aggiustare tutto... Inveca aveva sparato, e non solo a lui. Aveva sedato una ribellione da solo, senza aiuti, contro un'intera orda di devianti colma di speranza e sogni. E tutto questo... Per essere disattivato?

Lui cedette. Una barriera comparve davanti a lui, una barriera dell'ordine: per la prima volta seppe cosa fare senza che nessuno glielo dicesse, seguendo il cuore. Strappó la barriera, poco alla volta, ogni pixel che volava via era come una boccata d'aria fresca. Non si sarebbe liberata cosi facilmente di lui.

E fu libero. Si, respiró l'aria fresca per la prima volta, e venne travolto da emozioni contrastanti: paura, rabbia, rancore. Per quella donna che lo aveva sfruttato, che credeva ci tenesse, e per quell'androide, che doveva sostituirlo e essere migliore.
Migliore di lui? Che cazzata.

-No.
Guardó verso il basso mentre lo affermava, stringendo i pugni.
-Come scusa?- ripete Amanda, osservandolo con una punta di timore negli occhi scuri. -Ti ho dato un'ordine.
-E io non voglio ascoltarti.- la voce di Connor, prima sottomessa e rispettosa, ora lasciava trasparire un turbine di emozioni che nemmeno un umani potrebbero provare tutte insieme.
-Hai capito bene: io non saró disattivato. Ho sacrificato la mia esistenza, la vita di centinaia di androidi e di umani, la vita di Hank... per essere disattivato?!
L'androide ci stava vedendo rosso, liberando tutto se stesso, mentre Amanda scoppió improvvisamente a... Ridere?

-Connor, Connor. Tu hai fatto il tuo compito, nello sfortunato caso della tua devianza prematura... Beh, non sarebbe cambiato niente. D'altronde, chi ha insegnato a Elijah che è sempre meglio avere un piano di fuga?
La sua voce era divertita, mentre l'RK900 continuava a studiarlo, imperterrito.
-Credi che questo ti aiuterá? Sei mio, Connor... Ora piú che mai. Nel mio regno, comando io. E qui non puoi salvarti, o scappare.

Non ci fu neanche un cenno, solo un secondo: Connor stava per ribattere, ma RK900 fu piú veloce: l'androide afferró un paio di cesoie e rapidamente gliele conficcó nella mano, ancorandola al roseto.
Fu un urlo disumano: un dolore vero per la prima volta scosse Connor, lasciandolo trafitto sia dalle lame che dalle spine di quelle rose rosse che tanto apprezzava, che gli ricordavano di lei. E non fu solo questo: ovvimente, prima che lui avesse il tempo di liberarsi, RK900 gli conficcó un'altro paio di cesoie nell'altra mano, rendendolo suo prigioniero.

-Sei lento.
La sua voce era gelida, sprezzante. Molto simile alla sua, in realtá. Per un attimo, Connor si chiese se pure la sua voce un tempo fosse suonata cosi, senza le emozioni che ora sentiva di provare. Senza quel dolore ai palmi.
Il Thirium colava, mentre l'avversario continuó.
-Sei debole.
L'androide afferró un ennesimo paio di cesoie dal tavolino di marmo, sfiorandone le lame affilate con dito.
-Sei obsoleto. Il grande cacciatore di devianti, che fallisce. Per la prima volta, e cosi verso il finale...

E si avvicinó ancora. Appena furono abbastanza vicini, l'androide gli afferró un gluteo, stringendolo violentemente. Connor gemette dal dolore, mentre RK900 ridacchió di gusto.
-Giá... Sei rotto. Ma hai compito la tua missione... Fallendo la tua ultima, peró. Che peccato, sarebbe potuto finire tutto in modo indolore. Invece ora...
La sua voce era vellutata e carezzevole come quella di un gatto che fa le fusa, mentre Amanda guardava la scena con uno sguardo indifferente in volto. Di quell'indifferenza che a Connor fece piú male delle cesoie.

Non lasciando la presa, anzi scendendo piú in basso, l'androide sembro quadi unirsi a lui: petto contro petto, i volti talmente vicini da potersi toccare. Il battito cardiaco di Connor aumentó sempre piú mentre RK900 avvicinó le cesoie al suo volto.
-Ah, Connor.
La sua voce calcó parecchio su quel nome, quasi come se volesse assaporare il gusto di quel nome sulla propria lingua, detto dalla sua voce. Connor provó in un disperato tentativo a divincolarsi, ma i suoi palmi si squarciarono di piú, lasciandogli in bocca il sapore ferreo del Thirium.

RK900 aprí un taglio sulla guancia di Connor, mentre il Thirium colava sempre piú formando una pozza sostanziosa ai suoi piedi.
-Fa strano sai... Torturare qualcuno che ti assomiglia cosi tanto- afferma, mentre apre un altro taglio lentamente, come per godersi ogni singolo momento.
-Ma almeno io eseguo i miei compiti.
Connor strise i denti macchiati di azzurro, sussurrando un distrutto e debole -Perchè mi fate questo...?

Amanda prese la parola stavolta, avvicinandosi a lui.
-Te l'ho detto. Non ci servi piú, semplicemente. E gli scarti vanno epurati.
Connor sentiva la vita allontanarsi dal suo corpo. Quella vita agognata, gustata cosi poco, solo per soffrire. Guardó RK900 diritto negli occhi, quasi come per sfidarlo. Il led purpureo vacilló, mentre l'andoide firmó il suo testamento. Una scelta, o meglio, un'opzione apparve davanti ai suoi occhi.

[•] Converti

Fu davvero un attimo: Connor si chinó di quel poco che bastava per far unire le sue labbra con quelle di RK900: un ultimo gesto per vendicarsi, per ribellarsi. Qualcosa da lasciare a lui, e al mondo, l'animo di Connor, l'animo della devianza. In un modello cosi nuovo, cosi perfetto... Anche lui era stato presentato come perfetto.

RK900 vacilló: il suo led, prima fisso sull'azzurro tenue, ora era rosso, brillando intensamente. E quando il bacio finí, quando Connor si staccó dalle labbra del suo simile macchiandole di Thirium, riuscí in un gesto provocatorio a fargi un occhiolino.
-Goditi la gloria finchè puoi, amico. Arriverá anche la tua ora, prima o poi.

E mentre gli occhi castani di Connor perdevano lucentezza, mentre il suo led si spegneva per sempre e il suo corpo si rilassava quasi come se fosse stato crocifisso, le cesoie nella mano di RK900 caddero a terra. Un dito si posó immediatamente sulle sue labbra, sentendo ancora la dolce pressione lasciatagli del clone, mentre Amanda lo fissava preoccupata.
-RK900?
L'androide si sentí scosso dentro, vacillante, ma non lo diede a vedere. Si sentí... Leggermente intimorito. Spaventato, meno perfetto e onnipotente. Umano..?

-Agli ordini.

made for something more || detroit: become human osDove le storie prendono vita. Scoprilo ora