XII

828 52 0
                                    

[ Ma rimane sempre il padre di Xander. Come posso fargli questo? ]

Penelope nota il mio sguardo turbato e si rattrista guardando la luna <sei identica a Jasmine. Me la ricordi moltissimo. Penso che ora tu abbia un compagno che ti sta aspettando non credi?> questa donna mi riesce a motivarti con pochissime parole. Ha un carisma fantastico. <grazie Penelope. Avevo davvero bisogno di sfogarmi.> lei mi sorride e mi sprona ad andare. Percorro il corridoio fino alla porta della stanza, premo la maniglia ed entro. Subito una massa di muscoli mi si fionda addosso <scusa scusa scusa scusa scusa scusa scusa scusa scusa> decido di fermarlo altrimenti continuerà fino a domani <tranquillo Xan, è tutto a posto. Hai sentito quello di cui ho parlato con tua zia vero?> il suo sguardo si fa piu sollevato vedendo che non sono arrabbiata ed annuisce. <domani ti spieghero tutto, ora ti va di dormire?> lui sorride e mi prende in braccio per poi adagiarmi sul letto e sdraiarsi al mio fianco abbracciandomi.
Nonappena mi sveglio noto che lui non c'è più e subito il panico si impossessa di me, che se ne sia andato?? Ma poi sento il getto della doccia nel bagno e mi calmo subito dopo. Vado in camera e decido di indossare una gonna in jeans abbinata a una maglia nera e i miei amati anfibi che faccio appena in tempo ad indossare che il mio compagno entra in camera e mi rapisce le labbra in un dolce bacio <buongiorno amore> adoro quando mi chiama così <buongiorno lupetto> lui mi sorride e mano nella mano scendiamo al piano di sotto e prepariamo la colazione insieme. Io mi diletto nel fare le crêpes e lui nel fare un semplice caffè, appena entrambi abbiamo finito ci sediamo e mangiamo senza spiccare parola, ma stranamente non è uno di quei silenzi imbarazzanti che di solito si formano, è uno di quei silenzi che da solo dice come milioni di parole, pieno di affermazioni, domande e promesse inespresse che però si stipulano gli occhi solamente incrociandosi.
Nonappena finiamo ripuliamo il tutto e laviamo i piatti insieme scherzando e buttandoci la schiuma del detersivo addosso e ridendo ogniuno dello stato in cui è ridotto l'altro.
Poi lui mi prende la mano e mi porta sullo stesso dondolo dove ieri sera sono stata con Penelope e inizia a raccontare <la mia vita è stata molto difficile, i miei genitori in realtà non erano compagni e mi hanno avuto solo per affari ma mia madre mi ha sempre amato, cosi come zia Penelope. Poi non appena mio padre è diventato alpha mia madre ha deciso di abbandonarmi e da allora lui mi allena tutti i giorni per far si che diventi come lui. Ma io non sono cosi. Qualche settimana dopo l'abbandono di mia madre scoprii la sua morte e da allora nutro un odio profondo per mio padre.> non immaginavo che lui nascondesse tutto questo, non so cosa dire quindi decido di abbracciarlo e sento la maglietta che si inumidisce... sta piangendo. Mi fa male, molto male vederlo cosi. E lo abbraccio sempre più forte. Rimaniamo cosi per non so quanto tempo fino a che il suono del campanello ci interrompe. Malavoglia scendo al piano di sotto per aprire, credo sia Penelope, forse non ha preso le chiavi. Ma quando apro un viso famigliare si presenta davanti a me e intanto sento i passi di Xander che si fanno sempre più vicini...

MoonNightmaresDove le storie prendono vita. Scoprilo ora