capitolo 8: EMOZIONI

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Mi alzai e mi misi con la schiena appoggiata alla porta e iniziai a piangere.
Dopo poco asciugai le lacrime. Aprii la porta

Tu: "Elisa. Aiutami a portarla giù"
Elisa: "Si."

Elisa prese la piccola mentre io una coperta e andammo nel giardino. Appoggiò la piccola per terra e uccise i vaganti che avevamo attorno. Poi iniziò a scavare mentre io mettevo la piccola nella coperta e la sistemavo. Fatta la buca la misi dentro poi aiutai Elisa a coprirla. Feci una croce semplice in legno legando i due bastoni con il mio elastico che mi teneva legati i capelli . Un ultimo saluto, presi gli zaini e l'arco con le freccie poi tornammo a casa. Viaggiammo in silenzio, avevo la testa bassa, le mani sporche di sangue così come i vestiti, lo sguardo era assente.
Arrivati al campo in lontanaza scorsi il fratello di Will che esultava di felicità sopra il tetto di un presunto camper. Accelerammo il passo e arrivammo davanti al camper, c'era quasi tutta la gente del campo e dopo poco sentii delle voci

X: "t/n ! T/n!"

Mi voltai e vidi Carl correre verso di me seguito da Will che andò verso Elisa e la abbracciò mentre Carl venne verso di me urlandomi addosso.

C: "Dove sei stata?! Ti sto cercando da quando sei andata via dalla tenda di Jad!"

Presi lo zaino e lo gettai a terra mostrando il contenuto poi andai via. Restai nella mia tenda per qualche minuto fino a quando non vidi la sagoma di Carl che riconobbu grazie al cappello.

Tu: "Entra."
Carl: "Scusa."
Tu: "Fa niente, solo che vorrei aiutare, mi sento tanto inutile."
Carl: "Ti capisco davvero. Fa niente, sono stato io lo stupido a non capire ch-"
Tu: "Carl davvero fa niente, chiudiamo quì il discorso."
Carl: "Perchè sei sporca di sangue?"

Mi guardai le mani e gli schizzi sulla maglia.

Tu: "Non, non è niente tranquillo. Devo, devo andare al torrente a lavarli."
Carl: "Vengo con te."

Mi aiutò ad alzarmi poi percorremmo la strada verso sud e dopo 5 minuti sbucammo su un torrente limpido e cristallino. Con l'aiuto di Carl mi misi seduta sulla riva.

Carl: "Fa male la gamba?"
Tu: "Ci sono abituata, stringo i denti e sopporto. Zoppico ma mi devo abituare pure a quello."

Immersi le mani e le lavai dal sangue secco e nel farlo i flashback di Alisha e dell'incidente che ebbi con mio padre e mio fratello mi pervasero facendomi andare in uno stato di trance

Carl: "Va tutto bene?"
Tu: "Non proprio. Mi aiuti ad alzarmi?"

Carl si alzò e appoggiò il cappello sull'erba poi entrò in acqua, una volta entrato si girò per prendermi le mani e tirarmi su. Mi sbilancia di poco in avanti ma fortunatamete non finii in acqua. Mi tolsi la maglia restando in reggiseno e stranamente non ero molto a disagio ma arrossii per la situazione

Tu: "Me la, me la laveresti per favore? Lo farei io ma non riesco a piegarmi molto."

Carl era rosso e guardava in basso, afferrò la maglia e si chinò a lavarla e una volta tolto il sangue la appoggiò sul prato vicino al cappello poi si tolse la maglia e la appoggiò sul prato. Tornò da me e inizio a schizzarmi, io feci lo stesso. Stavo ridendo a crepapelli mentre parlavo "sto vincendo io", Carl tra le risate rispose"ti piacerebbe"

Stavamo ridendo come due scemi non curanti del rischio di attirare vaganti. Ad un tratto la gamba cedette e caddi addosso a Carl in acqua. Non era molto alta così mi lavai subito facendo riemergere Carl che stava ridendo. Si alzò e mi afferrò il braccio per farmi alzare.

Carl: "tutto bene?"
Tu: "sisi"

Non avevo smesso un istante di ridere, il mio cure batteva forte e lo sguardo di carl mi attirava. Quel ragazzo mi piaceva.

Carl: "Forza andiamo ad asciugarci."
Tu: "Ti seguo"

Carl continuava a ridere. Nel mentre strizzavo i miei capelli zuppi.

Carl: "t/n posso farti una domanda?"
Tu: "Si, cosa c'è?"
Carl: "A cosa stavi pensando prima?"
Tu: "Alla mia famiglia."

Carl mi aiutò a sedermi vicino a lui.

Tu: "Vedi mia madre è morta dopo circa un anno dall'infezione per via di un morso. Lo stesso giorno persi mio fratello e mio padre, Stava guidando quest'ultimo, io dormivo dietro. Quando mi svegliai ero in braccio a Morgan. Per questo sono tanto legata a lui. Gli devo tutto e-"

Carl: "Domani vado a cercarlo alla prigione. Da solo. Farò una perlustrazione e se e sgombra l'area torno indietro e ci andiamo insieme. Va bene?"

Lo abbracciai e all'orecchio gli sussurai : "Grazie di tutto" e gli diedi un bacio sulla guancia poi ci straiammo a terra.

ultimi sopravvissuti - Carl GrimesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora