capitolo 13 : ATTENTI

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Seguii Elisa e andammo nella tenda dove dormivano Marika e Martin.
Restammo a cercare qualche indizio fino a quando

Elisa: "Eccolo!"
Tu: "Cosa?"

Aprì un fogliettino, aggrottò la faccia poi me lo tese

Avete poco tempo
Arriveranno e non lasceranno
nessuno in vita.
O.MORITE PER MANO VOSTRA
O PER I MORTIVIVENTI.
A voi la scelta.

Tu: "Cosa vuol dire?"
Enid: "Temo il peggio."

Uscimmo di corsa per portare il biglietto a Luke quando vidi Carl con lo zaino in lontananza che parlava con Will e Jad. Vidi che si abbracciavano e il mio cuore si fermò.

Elisa: "Tutto bene t/n?"
Tu: "Carl..."
Elisa: "Vado io ad avvisare Luke. Sai cosa devi fare con Carl."

Lei se ne andò io rimasi ferma per qualche secondo quando vidi Carl sciogliersi dall'abbraccio e fissarmi. Volevo scappare ma non potevo. Carl mi osservò poi venne verso di me. Avevo le lacrime agli occhi, arrivato vicino a me mi asciugò le lacrime e mi sussurò: "I tuoi occhi sono stupendi. Ti prego non piangere." Mi abbracciò, è stato l'abbraccio più bello della mia vita. e sue mani erano sui miei fianchi, le mie braccia attorno al suo collo. Avevo i suoi capelli in faccia e il sui cappello mi parava, in minima parte, dal sole. Dopo poco ci staccammo

Tu: "Ti prego, resta questa notte."

Carl mi guardò dritto negli occhi . Notai nei suoi dolci occhi azzurri un velo trasparente che tremolava, stava per piangere. Abbassò lo sguardo e mi disse

Carl: "Va bene."

Tornammo mano nella mano a lasciare il suo zaino davanti nella tenda poi andammo verso il posto dove la sera accendevano un falò. Ci sedemmo sul tronco e iniziammo a parlare.

Carl: "Sei speciale per me"
Tu: "Anche tu per me."
Carl: "La gamba?"
Tu: "Sta guarendo"

Gli sorrisi e lui ricambiò il sorriso. Era stupendo. Dopo poco vidi Elisa con uno sguardo turbato. Mi alzai e andai da lei

Tu: "Allora?"
E: "Ha detto che è falsa"
Tu: "Ci credi?"
E: "Certo che no. Succederà qualcosa questa sera. E non sarà positiva."
Tu: "Cosa facciamo?"
E: "Preparo uno zaino. Se dobbiamo scappare voglio essere pronta."

Se ne andò così tornai da Carl

Carl: "Hai uno sguardo confuso, parla."

Gli raccontai di tutto e lui mi disse che era meglio, per precauzione, fare uno zaino come Elisa.
Andammo a preparare questo zaino, ero molto perplessa ma non ci diedi penso, alla fine misi dentro due bottiglie d'acqua, una maglia e alcune medicine e bende. Chiuso lo zaino Carl mise la sua mano sopra la mia.

Carl: "E' per precauzione. Non ti accadrà nulla."

Dopo il calare del sole andammo verso il falò, acceso, e mangiammo della carne di coniglio poi restai con Carl a vedere le stelle. Andammo verso il confine della zona e ci sdraiammo a terra.

Carl: "Adoro il cielo"
Tu: "E' stupendo, uno dei lati positivi della apocalisse, non c'è inquinamento."
Carl: "Vero."

Inziammo ad indicare con le dita le varie costellazioni fino a quando Carl non mi prese la mano e puntò su una stella

Carl: "Vedi, quella è la stella polare. Indicherà sempre nord."

Mi voltai e vidi la faccia di Carl

Carl: "Quando sarò via guarderò sempre il cielo, ovunque sarò vedrò la stella polare con te.  T/n ti dev-"

Carl non finì la frase, sentimmo delle urla provenire dall'accampamento. Ci alzammo e andammo a vedere cosa fosse successo

Angolo me

Spero vi stia piacendo come storia (è praticamente finita la prima parte) so che sono molto corti alcuni capitoli ma altrimenti sarebbe stata di 3 capitoli e non avrebbe avuto senso.
Comunque nulla mi sono impegnata particolarmente e ora dovete AMARMI come io amo voi ❤

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