Tu: "Devi dirmi qualcosa?."
C: "Devo andare."Il suo sguardo divenne serio. Scese dalla brandina afferrò il cappello ed uscì dalla tenda, lo seguii
Tu: "Fermo! Fermo!"
Andai verso di lui, afferrai il suo braccio e lo feci voltare verso di me.
C: "Che vuoi?! Non mi conosci. Non sai niente di me. Eppure ti ostini a fermarmi."
Tu: "Tu devi aiutarmi, solo questo."La voce che uscì era malinconica, Carl ammorbidì gli allineamenti, ma in tono severo mi disse
C: "Cosa intendi."
Tu: "Uno del nostro gruppo. Appena sentiti gli scoppi è andato in quella direzione ma non è più tornato."
C: "Cosa dovrei fare."
Tu: "Portami lì. Ti chiedo solo questo."
C: "Mi lascerai in pace dopo?"
Tu: "Si."
C: "Seguimi."
Tu: "Prendo le armi."
C: "Ti aspetto quì."
Tu: "Vieni con me."Andammo a predere due pistole, preferivo l'arco ma in questi casi è poco pratico. Presi uno zaino con qualche benda, snack e acqua poi ci avviammo. Camminammo per un'ora più o meno fino a che non arrivammo ad una prigione o meglio a quel che ne restava. Era tutto in fiamme e i vaganti ne erano i padroni.
Tu: "Stai scherzando?"
Carl: "No. Ti ho portato nella direzione degli scoppi. Mi hai chiesto questo. Ora addio.
Tu: "Cosa?"
Carl: "Il mio gruppo, l'ho perso. Devo ritrovarli."
Tu: "Inutile."
Carl: "Sentimi bene. Io non ti conosco e non ho giudicato la tua scelta di cercare il tuo amico quindi tu ora non giudichi la mia."
Tu: "Carl, non ti conviene. Hai solo una pistola con massimo 10 bossoli e niente cibo. Non dureresti tre giorni."Carl che ormai aveva fatto qualche metrò si bloccò ed abbassò lo sguardo
C: "Meglio provarci che morire nel fallimento."
Tu: "E morire per cosa? Fidati di me. Sta con noi poi più avanti potrai andare."Andai vicino a lui, nei suoi comportamenti avevo capito, aveva perso qualcosa, o qualcuno.
Così d'instinto lo abbracciai. Lo capivo.C: "Perchè"
Tu: "Ne hai bisogno. Lo so. Ti capisco."In quel momento realizzai che ne avevo più bisogno io che lui. Restammo in quella posizione per qualche minuto fino a quando
C: "Andiamo dentro. Se il tuo amico è arrivato quì si sarà avvicinato."
Tu: "Si."Iniziammo a scendere la piccola collinetta su cui eravamo, ma nello scendere impigliai in vari rami degli alberi, così caddì, mi procurai una ferita abbastanza profonda. Carl che era davanti a me si voltò
C: "Stai bene?"
Tu: "Si, mi fascio e continuiamo."
C: "Torniamo indietro."
Tu: "No."Carl face uno sguardo serio, presi la benda dallo zaino e mi fasciai alla ben meglio la gamba poi mi alzai, ma come previsto da Carl caddi in avanti finendogli addosso.
C: "Lo sapevo"
Tu: "Andiamo."
C: "No."
Tu: "Invece si."
C: "Sei ferita ora, li ci sono centinaia di vaganti e non sei abbastanza agile, riposati."Carl mi prese mise una mano sul fianco e mi tirò sù e tornammo all'accampamento.
Nei suoi comportamenti, nei suo sguardo. Qualcosa in lui mi attirava.
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ultimi sopravvissuti - Carl Grimes
AdventureQuI ad Atlanta la situazione sta degenerando da quando è iniziato tutto. I Vaganti sono ovunque, sono costretta a scappare con la mia famiglia e ti dovrò dire addio. Dalla finestra della casa vedo solo Vaganti che si spostano in cerca di cibo; la ma...