1 CAPITOLO. (parte 1)

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*OGGI GIDEON MI HA PORTATA DEGLI ARTICOLI CHE PARLAVANO DELLE ROVINE WALKER ,SPERANDO CHE MI INTERESSI E CHE NON GLI DIA BUCA ALL ULTIMO ISTANTE ; UNA COSA AL QUANTO IMPOSSIBILE, QUESTO PERCHE, ANCHE VOLENDO, I MIEI MI AVREBBERO COSTRETTA A FARE QUESTA ESCURSIONE.. L' UNICA COSA POSITIVA, E LA COMPAGNIA DI GIDEON, INSIEME A LUI ANCHE L' INFERNO SAREBBE SOPPORTABILE *

ALEX.

Le voci dei miei risuonavano per la casa, l 'odore del caffè era arrivato fino alla mia stanza e invadeva le mie narici, dandomi già un pò d ' energia.
Ancora assonnata cercai di scorgere l' ora, erano le 6:50. Per l' amor del cielo! Ero in ritardo, per le 7.00 dovevo già essere a casa Evans.
Mi precipitai in bagno, facendomi la doccia il più veloce possibile, ma appena vidi il mio riflesso allo specchio, capi quanto mi sarebbero servite più ore di sonno, ma questo non era possibile, dovevo muovermi; e perché no, anche un parrucchiere, i miei capelli biondo dorato erano cresciuti molto e, con la piastra avevo rovinato tutte le punte, sino ad arrivare ad avere le doppie punte. Scacciai tutti questi pensieri inutili e, decisi di concludere la doccia e vestirmi il più presto possibile, potevo sentire i miei genitori giù, urlarmi di muovermi. Usci dalla doccia e, come sempre, rimasi un po lì a fissare il mio neo a forma di luna,o almeno era quello sembrava. Mentre asciugavo i capelli, notavo sempre di più la somiglianza fra me e mia madre. Eravamo identiche, molte volte in giro ci scambiavano anche per sorelle, stessi occhi, stessi capelli e , in un certo senso anche stessi comportamenti.
Parlando di mia madre erano le 7.15 e ancora non era venuta in camera a chiamarmi, anche se mi stava chiamando da un pò giù con papà.
Scesi nel soggiorno e,notai Gideon seduto sulla poltrona mentre parlava in tono molto amichevole con mio padre, lui era da sempre il mio migliore amico. Praticamente le nostre madri avevano frequentato insieme il college, ogni volta che stavano insieme ricordavano i vecchi tempi, e noi finiamo sempre con il ridere come pazzi. Quando erano giovani si promisero di non lasciarsi mai, infatti non appena si sono sposate hanno deciso di comprare due case vicine. Sin da bambini, mettevano me e Gideon insieme, abbiamo sempre pensato che il loro obiettivo era quello di far nascere una relazione tra me e lui. Cè da dire che la cosa non mi dispiacerebbe, Gideon ha un suo certo fascino in effetti; aveva degli occhi color ambra, che quando lo guardavi ti ipnotizzava, in quei occhi c'era un qualcosa di misterioso, un qualcosa che io dovevo scoprire. Peccato che il colore troppo scuro dei suoi occhiali facesse perdere quella luce, quella calamità dei suoi occhi.
Aveva capelli color corvino, e per questo era molto affascinante, ma io l'ho sempre visto come un fratello che non ho mai avuto.

- Ehi ma non dobbiamo vederci da te? gli chiusi frettolosamente.

- Cambio di programma. mi rispose , sfoderando il suo sorriso migliore.

- Non dirmi che le mie preghiere sono state ascoltate,finalmente e hanno disdetto quella stupida escursione.

- Chiedi l' impossibile ragazza, e per la cronaca è un posto davvero meraviglioso,in molti vorrebbero essere al nostro posto.

- Si vede che non faccio parte di quella categoria . E allora perché siamo ancora qui ?
Se non te ne sei reso conto siamo in ritardo e poi che ci fai da me, ancora non hai risposto alla mia domanda.

-Mi sono dimenticato di come sei così suscettibile di prima mattina .. siamo venuti noi a casa vostra, perché a causa di alcune frane, mio padre ha voluto prendere altro materiale e...

Sentimmo qualcuno picchiettare le dita sulla scrivania di noce.
Dominick Harris. Mio padre, a differenza mia e di mia madre, lui aveva i capelli scuri e ricci, neri ossidiana per la precisione, adesso mi fissava con i suoi occhi nocciola.

- Ragazzi muovetevi noi siamo pronti .

- Arriviamo subito papà.

- Andiamo, hai finito di prepararti?Hai fatto colazione?

Le rovine di Walker.  (La Trilogia Delle Divinità).Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora