Stavamo scendendo le scale che portano nella cantina, la puzza di muffa mi provocò la nausea.
- Aspetta ,mi viene da vomitare, dammi un minuto.
- Ci possiamo fermare , vuoi sederti .
Alla mia destra si trovava una cella aperta, al suo interno c'era solo un vecchio materasso sudicio, avverti una stretta al cuore al pensiero che , Gideon era stato rinchiuso li, sopra il materasso c'erano i resti dei suoi occhiali.
Mi stava fissando , con gli occhi lucidi.
Avvicinandomi lentamente, lo strinsi a me ,in quell' abbraccio , era rinchiuso tutto il bene e l' amore che provavo per lui, ma anche rabbia e tristezza, perché mentre io avevo ritrovato la felicità tra le bugie , lui ha sofferto.- Non potevi saperlo .
Rimani dietro di me , e stai attenta. - sembrava che mi avesse letto nel pensiero.Sotto i nostri piedi avevamo una botola, Gideon mi allontanò , e inizio a tirare , quando si aprì ,tra lo scricchiolio di legno , al suo interno una rampa di scala a chiocciola di pietre, dall' aspetto sembrava vecchia, come se stesse li dà secoli.
Iniziammo a scendere con cautela, le pietre non erano molto stabili , ne mancano alcuni pezzi , quando arrivammo alla fine, trovammo uno specchio , ma aveva qualcosa di strano, sembrava che fosse fatto d'acqua .- Dobbiamo attraversarlo . - disse Giodeon , la sua voce era ferma cose se sapesse bene come fare.
Gideon mi tese la mano, gli porsi la mia , stringendola così forte da farmi sbiancare le nocche.
- Ho paura. -dissi io , sembravo una bambina ,che ha paura del buio.
- Ci sono io, chiudi gli occhi, fidati di me , segui solo la mia voce, andrà tutto bene.
Senza ribattere serrai gli occhi , e mi diressi verso lo specchio , rimanendo dietro di lui.
Senti dei massi sotto i piedi, istintivamente apri gli occhi , detriti sparsi dappertutto, avrei riconosciuto comunque quel posto, nonostante adesso dopo la frana , non rimanevano nemmeno più le fondamenta del castello.
Eravamo ritornati alle rovine di Walker.- Ce l' abbiamo fatta. Oddio ,non posso crederci .
Ma è un luogo deserto ,non passerà nessuno qui.Gideon si stava infilando la mano in tasca, estrasse un telefono.
- Dove l' hai preso? - dissi incredula.
- Adam, serviva per far chiamare qualcuno per accompagnarmi a portare la posta a casa, chiamo un taxi, dammi cinque minuti.
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Le rovine di Walker. (La Trilogia Delle Divinità).
FantasyIo sono Alexandra Harris e questa è la mia storia o almeno era ciò che pensavo. La diciassettenne Alexandra Harris vive a Seattle, unica figlia di Abby e Dominick Harris entrambi ricercatori affermati, si aspettano che loro figlia segua le loro orm...