Il sole era già alto , raggi di luce penetravano nella stanza, attraverso le veneziane di legno, le luci erano di varie tonalità di colore, sembrava quasi un arcobaleno, mi girai sul lato, ero sola nel letto, be non proprio sola, al posto di Gideon stava dormendo Loki il nostro gatto, ormai erano un paio di settimane che l' avevamo preso con noi, io e Gideon dopo aver discusso per ore ,lui non era del tutto convinto che prendere un gatto, per altro un randagio con noi , fosse una buona idea, era preoccupato per me , per il bambino, o meglio per lui la bambina , Gideon spera , anzi è sicuro che sia una femminuccia, allora dopo un animata conversazione , me l' ha data vinta , be almeno per ora , come ha detto Gideon, ne riparleremo, quindi per il momento Loki rimaneva con noi, ovviamente il nome l' ho lasciato scegliere a Gideon, ecco perché il nostro adorato gattino siamese ha il nome di un personaggio della marvel , di uno dei cattivo per altro.
Loki si era svegliato e si stava stiracchiando, oddio ma quando era carino, allungai la mano per accarezzarlo , il micio inizio a fare le fusa, e a strofinarsi con il musino peloso, vicino il mio braccio, era davvero troppo adorabile, ho sempre voluto un gatto, ed è davvero come si dice i gatti sono terapeutici, stranamente mi infondeva un senso di pace.
- Vedo che mi rimpiazzi così facilmente, adesso anche con un animale, sono così ferito, Alexandra .
disse con sarcasmo .
Sulla soglia delle porta c' era Gideon, i suoi capelli corvini leggermente cresciuti , li ricadevano arruffati sulla fronte, lo trovavo per qualche motivo molto sexy, non indossava la maglietta , be non indossava nulla per la precisione, aveva solo i boxer neri, troppo aderenti , gli si intravedeva anche un leggero rigonfiamento, mi senti avvampare fino alla punta dei piedi, ero in fiamme, distolsi lo sguardo, ritornando a guardare il micio, aveva smesso di fare le fusa , aveva il musino rivolto verso la porta, sembrava che stesse fissando Gideon.
- Loki, papino è geloso. dissi soffocando una risatina, portandomi il micino in braccio.
- Amore non sono geloso. il tono di voce gli si ammorbidi, poi si avvicino al letto.
Gideon si sedette sul letto, posandomi leggermente le mani sulla pancia , poi si abbasso con la testa , facendo scendere le sue labbra prima dal mio seno , per poi fermarsi dove aveva le mani.
- Tra poco sarà mammina a essere gelosa di noi.Perché tu vorrai più bene al tuo papino , vero piccola ?
Gideon stava parlando al nostro bambino , sentivo il mio cuore fare capriole, era davvero così dolce, sarebbe stato il padre migliore del mondo.
- A cosa stai pensando? Dobbiamo prepararci abbiamo circa un ora , verso le dieci abbiamo la visita, finalmente sapremo il sesso.
- Pensavo che, be manca un ora , abbiamo un po' di tempo ancora per noi. dissi io con filo di malizia, poi guardai Gideon, non c' era bisogno di aggiungere altro, aveva capito cosa volessi dire , per tutta la vita non ho mai creduto che esistesse davvero un anima gemella, neanche quando ho incontrato Adam, lui col suo fascino di principe oscuro mi ha fatta innamorare di lui, lui era il frutto proibito di questa terra , forse era solo il fatto che fosse così sbagliato ,ad attrarmi in quel modo, ma con Gideon era diverso, lui se sarebbero esistiti davvero, era un angelo, ma ciò che ho scoperto con lui , è che lui è la mia anima gemella, come se fossimo nati per amarci, come se fossimo nati l' uno per l' altra, come se lui completasse me, ed io completassi lui, il yin e lo yang, l'uno non può esistere senza laltro, non si può spiegare , è come se fossimo due corpi e una sola anima, due persone che ne formano una, a volte sembrava persino che provassimo gli stessi sentimenti, quando io sto male , anche lui sta male , e viceversa, forse poche persone trovano per davvero la loro anima gemella , alcuni si accontentano e basta, ma per me non è così, pensavo di aver perso l' amore , e invece , era lì era sempre stato lì , solo che ero troppa cieca per accorgermene.
- Terra chiama Alex.
Girandomi fissai Gideon per quella che sembro un eternità, mi persi nei suoi occhi ambrati, luccicavano, sembrava che brillassero , dio quel ragazzo aveva due luminose stelle al posto degli occhi , lui si protese su di me , feci scivolare il gatto , giù dal letto mentre Gideon si adagiava con accuratezza sopra di me , io e Gideon anche se vivevamo insieme da settimane , ancora be, non eravamo passati al prossimo livello, lui mi rispetta, mi ama, e proprio per questo motivo non vuole correre troppo, e per quanto l' apprezzi per questo, io desideravo qualcosa più di qualche bacio e qualche carezza da parte sua, e anche se era bravo a trattenersi, forse anche troppo bravo, sentivo che anche lui desiderava lo stesso, mi bramava , mi desiderava, ma non si decideva a fare nulla per colmare il desiderio, forse aspettava a me prendere l' iniziativa, ma non volevo rovinare tutto ,forse per lui era ancora troppo presto.
- Immagino cosa stai pensando, ti conosco fin troppo bene. mi sussurro Gideon con un filo di voce.
- Non credo che sia il momento di parlare . gli risposi mordendomi il labbro inferiore, mi stavo agitando, non c' era nulla che dividesse i nostri corpi, sembravano combaciare alla perfezione.
- Cosa dovremmo fare , se non parlare? chiese con incertezza, le sue guance erano diventate chiazze rosse. Sapeva bene cosa avremmo potuto fare, eppure in lui c' era esitazione ,come se qualcosa lo trattenesse .
- E' per il bambino, perché il bambino che aspetto non è tuo quindi non te la senti di stare con me, non mentre porto in grembo il figlio di Adam.
Non riuscivo a credere a ciò che avevo appena detto, Gideon si era allontanato da me come se fosse stato spinto via come una molla, era come se qualcosa l' avesse schiaffeggiato , o meglio era stato ciò che ho detto , ma come mi è saltato in mente di tirare in ballo Adam , dovevo imparare a contare fino a dieci , anzi fino a mille nel mio caso prima di parlare, sono stata sempre troppo impulsiva.
- Pensi che mi faccia problemi perché il figlio non è mio? Come puoi pensare una cosa del genere , sembra che non mi conosci, sai bene che ti amo, ma io non sono Adam, lui è uno schifoso mostro, devi capire che io non sono come lui, a volte sembra che vorresti che mi comportassi come lui.
Io aspetto, perché ti rispetto come donna e come persona, perché vai così di fretta , forse io sono solo un rimpiazzo per te, come chiodo scaccia chiodo, questo sono Alex, non mi amerai mai come amavi lui, forse stai solo , anzi non lo so .
Si alzò dal letto, arrabbiato come non l' avevo mai visto prima. Pensava davvero questo, in fondo non potevo dargli torto, ma nonostante tutto le sue parole mi hanno ferita, non sapevo davvero cosa gli prendesse , ok, ho sbagliato a tirare in ballo un argomento del genere , mentre eravamo diciamo intimi. Mi alzai e feci per seguirlo, ma mi bloccai come se le gambe non volessero muoversi, come se fossero incollate al pavimento, forse non ha ancora capito che sono sempre stata innamorata di lui ,andai verso il comodino di legno di noce bianco , tutta la nostra casa era in stile shabby chic , frugai con agitazione all' interno del cassetto, e le mie dita trovarono finalmente quello che stavo cercando, un foglio maltrattato ripiegato in quattro parti, lo afferrai e lo lanciai in faccia a Gideon , furiosa.
- Cos'è , sei impazzita? il suo sguardo accigliato , si mescolo alla confusione . Raccolse il foglio che dopo avergli urtato il viso, era caduto ai suoi piedi.
- Adam quando mi porto con sé , mi disse che eri morto sotto le macerie , quando c' è stata la frana.
Gideon stava per controbattere , come sempre, l' ultima parola doveva sempre essere la sua , ma alzando la voce non gliene diedi modo.
- Ero disperata, scrissi una lettera e poi la nascosi , in modo che lui non potesse mai trovarla.
mi tremava la voce, adesso anche il gatto mi stava fissando ,bene!
- Quella era una lettera per te , quando siamo tornati a casa ,l' ho recuperata forse avrei dovuto buttarla, essendo che non sei morto davvero, ma l' ho tenuta con me , leggila, io ora vado dal dottore, voglio andarci da sola.
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Le rovine di Walker. (La Trilogia Delle Divinità).
FantasyIo sono Alexandra Harris e questa è la mia storia o almeno era ciò che pensavo. La diciassettenne Alexandra Harris vive a Seattle, unica figlia di Abby e Dominick Harris entrambi ricercatori affermati, si aspettano che loro figlia segua le loro orm...