Passai il resto del pomeriggio a guardare la televisione. Non avevo il coraggio di andare nella mia stanza perché per arrivarci avrei dovuto passare dal corridoio. No. Dopo il secondo biglietto non avevo proprio la minima idea di alzarmi e andare nel luogo più terrificante della casa. No no. Alla tele non c'era niente. Telegiornali. Stupide telenovele. Film sdolcinati. Presi in mano il telecomando grigio e schiacciai il pulsante 8. Su MTV c'erano sempre programmi interessanti. Beh quel giorno c'era su un programma di quelli stupidi ma che fanno divertire. Rimasi lì per ore. C'era una specie di maratona. Mentre stavo lì sotto la mia copertina viola la tv perse il segnale. Lo schermo divenne grigio a intermittenze. Sbuffai e mi alzai. Quando mi alzai lo schermo divenne improvvisamente nero. Rimasi lì in piedi aspettando che ripartisse. Ma non ripartì. Per dieci secondi fui più che sicura che sullo schermo apparì la scritta :
<<Reparto 27B, ripiano 12, diciottesimo libro partendo da sinistra>>
No. Non poteva essere. Poi la tv tornò a intermittenze prima di riprendere a andare normalmente. No. Come poteva essere ? Come poteva quella scritta apparire sullo schermo della televisione ? No. Mi stropicciai gli occhi e mi alzai. Andai in cucina e presi un bicchiere d'acqua e un aspirina che buttai giù senza pensarci due volte. Mi toccai la fronte e non la sentii calda. Boh. Non avevo idea di cosa stava succedendo.
***
Quella notte dormii sul divano. I miei tornarono molto tardi e non riuscii a aspettarli. La mattina dopo mi svegliai nel mio letto. Mio papà mi avrà portata su. Guardai il muro e rimasi terrorizzata. A lettere rosse colanti c'era scritto
<<Reparto 27B, ripiano 12, diciottesimo libro partendo da sinistra>>
Mi agitai e cominciai a urlare.
Mi svegliai di colpo e scoprii che ero ancora sul divano e che i miei non erano ancora tornati. Erano le tre di notte. Sudavo freddo e avevo il fiatone. Mi tirai su a sedere. Notai che la luce della camera dei miei era spenta. Quando l'avevo spenta ? Io non l'avevo spenta ...cominciai a preoccuparmi seriamente quando cominciai a sentire dei rumori nella stanza con la porta chiusa. Era il rumore dei cassetti che si aprivano e si chiudevano. Rimasi seduta paralizzata dal terrore fino a quando non sentii dei passi venire dall'interno della stanza. Avevo la gola asciutta e ci misi un po' prima di pensare che forse era meglio non rimanere li. Scattai in piedi e mi misi a correre su per le scale. Sentii il rumore della maniglia che si abbassava e la porta che si apriva. Avevo paura. Corsi velocemente per il corridoio. Avevo troppa paura per preoccuparmi del fatto che lo stavo attraversando. Qualcuno stava salendo le scale. Aprii la porta della mia camera e la richiusi dietro di me. Cazzo. Io non avevo la chiave. Nella fretta di nascondermi lo avevo completamente dimenticato. Cominciai a piangere dalla paura. Sentivo i passi avvicinarsi. Mi rannicchiai dietro alla porta. Non sapevo che fare. La paura saliva. Avrei potuto bloccare la porta ma ormai era troppo tardi. Sentii la maniglia che veniva abbassata e la porta che cercava di aprirsi dietro il mio peso. Infine non riuscii a trattenerla e la porta si spalancò. Cominciai a urlare a squarciagola "AIUTO ! TI PREGO !! AIUTATEMI !!" Mi coprii gli occhi mentre piangevo, mi disperavo e la paura mi assaliva.
"Amneris !! Che cos'hai ?? Perché stai urlando così ??"
Era la voce di mio padre. Tolsi le mani dal viso e lo guardai. Era lui. Mi alzai di botto e gli corsi incontro. "Papà pensavo che ci fosse qualcuno in casa .." dissi tra le lacrime. Vidi mia madre correre su mezza addormentata. "Che succede qui ?" chiese preoccupata.
"Perché non hai detto che eri tu papà ?" gli chiedi piangendo. "Eh ...tua madre dormiva e non capivo perché correvi come una matta ...non ci avevi sentiti entrare ?? Pensavo che ti fossi accorta ..." disse papà con aria innocente. Scossi la testa. Non me ne ero proprio accorta. Rimasi lì a piangere. Papà mi stringeva e mi diceva di stare tranquilla. Mamma si unì all'abbraccio poi disse "Ehi piccola ora vai a dormire ...hai bisogno di riposare ..." mi accarezzò la testa e mi accompagnò fino al letto dove mi rimboccò per bene le coperte e mi lasciò un bacio sulla fronte. Che mi succedeva ?? Perché stavo reagendo così a queste piccole cose ??
Quella notte sognai ancora il biglietto ...il reparto 27B ...ripiano 12 ...18esimo libro da sinistra ...ok ...decisi che sarei andata a vedere ...e subito dopo aver scelto fu come se mi liberassi da un peso orribile.
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Dove tutto cade
Kinh dịAmneris stava nella sua stanza, sul letto. Stava seduta, aggrovigliata tra le lenzuola grigie. I capelli neri erano raccolti in un cucù un po' scompigliato. Stava lì, nella penombra a ripensare a quello che le era successo il pomeriggio prima. Quand...