Il profumo dei dolci

2 0 0
                                    

Anche questa settimana arrivò la domenica, odio quel giorno, devo sempre andare dai miei nonni. Loro sono i nonni che NESSUNO e dico NESSUNO vorrebbero. La nonna, Cecilia, e il nonno, Bruno, sono le persone più tirchie e false del mondo, pensate solo che pur di non farmi un regalo al mio compleanno, mia nonna, ha fatto finta di essersi sentita male e si è fatta portare all'ospedale, ma nel tragitto per l'ospedale passammo da una pasticceria, una delle più professionali della città, e il tempo che la cara nonnina sentì l'odore di dolci, improvvisamente i suoi "dolori incolmabili" sparirono nel nulla(praticamente era la medicina contro tutti i suoi "problemi", se solo si vedessero tutti questi dolci, era magra come un chiodo). Il nonno invece era un tipo più tranquillo, tanto che un giorno si alzò e camminò silenziosamente verso il letto e nessuno a tavola se ne accorse. Come ho già detto era un tipo cauto, ma era anche il più stronzo tra i due, pur di non pagare una cena avrebbe fatto la scenata che gli fosse morta la madre (se ve lo state chiedendo, si l'ha fatta una volta e vi lascio immaginare il mio disagio interiore essendo che lui ha tipo 90 anni e sua madre è morta da almeno 30 anni).
Arrivata a casa dei nonni mi diressi immediatamente verso la soffitta, l'unico angolo della casa in cui potevo stare in tranquillità. Ogni domenica dovevo subirmi le scenate di mia nonna che continuava a dire che un giorno avrebbe lasciato Bruno e che non ce la faceva più, anche se questi discorsi vanno avanti da ormai 10 anni. Quel giorno ho dubitato molto se mia nonna mi volesse ancora in vita. Aveva preparato per pranzo la pasta con il pomodoro (forse l'unica cosa che sapesse cucinare) però non mi aveva detto che quel giorno gli era andata di aggiungere un ingrediente segreto, il peperoncino. Sono allergica a tutto ciò che è piccante ormai dalla nascita infatti mi ritrovai, in tempo record, stesa a terra da un chicco di pasta(molto ironica come frase). Persi i sensi e dopo un po' mi risvegliai in una strana stanza con pareti bianco latte e un orrendo suono che mi tartassava la testa di continuo.  Aprii gli occhi e mi ritrovai in primo piano il faccione brutto e rugoso di mia nonna che mi stava dicendo qualcosa che non ascoltai molto bene, sia per l'anestesia, sia per volere mio. Dovetti passare quasi 2 giorni in ospedale per "shock anafilattico" e sembravo un palloncino rosso pronto a scoppiare (mancava solo che mia nonna venisse con un ago). Cecilia è la mamma di mio padre e credo che sia la persona più invidiosa del mondo, la solita suocera da evitare, e lo stesso pensava mia madre. Mia madre e mia nonna avevano un rapporto di ODIO e ODIO(se vi aspettavate la frase -odio e amore- fidatevi che parlando di loro due non potrà mai esistere). Mia nonna sin dal matrimonio disse che Kylee, mia mamma, avrebbe portato via Carlo, mio padre, da lei (pensate soltanto che ogni volta che si baciano devono farlo di nascosto se non volevano subirsi le ramanzine della nonna del tipo"dovete per forza scambiare le vostre salive davanti ai miei poveri occhi"). Per il resto gli voglio tantissimo bene ai miei nonni e so che loro per me ci saranno sempre, per uccidermi.

tutto così inaspettato.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora