-chi era il ragazzo di ieri?- chiedo a Jennie stringendomi nella mia giacca, fa freddo la mattina e non concepisco il fatto che ci facciano aspettare fuori scuola, cosa gli cambia se ci fanno entrare? Così magari evitiamo di diventare dei ghiaccioli viventi.
-Ethan, Ethan Northon, uno dei migliori nuotatori della città, ex capitano della squadra di baseball, ragazzo più figo e ammirato dalle ragazze e praticamente il mio secondo fratello.- risponde alzando le spalle, come se avesse imparato a memoria questa frase per poi rifilarla a tutte quelle che glielo chiedono.
-Mh, notevole, ma ti sei dimenticata di aggiungere delle voci. Per esempio maleducato, alquanto impertinente e davvero poco originale. Dai, è il classico ragazzo che si vede nei film americani, quello popolare che tutte amano e che alla fine trova il vero amore. Bleh!- la sento ridacchiare e guardare dietro di me.
-Mi hai appena detto di essere banale? Sono profondamente offeso dalle tue parole.- mi giro e me lo ritrovo dietro che mi guarda in tutta la sua sfacciataggine.
Ethan Northon.
-Oh scusa mister perfettino, non volevo. Fammi indovinare, adesso chiamerai tuo padre che é il sindaco della città e mi farai espellere?- Mi guarda abbastanza stupito, come se non si aspettasse una mia risposta.
-Tu!- Il sorriso sul suo volto scompare immediatamente e si avvicina minaccioso indicandomi con un dito.
-Io cosa?- ridacchio mentre Devis ci guarda preoccupato credo.
-Tu!-
-Si okay, io, tu, egli, noi, voi essi. Cosa vuoi?!-
-Non parlare mai più di mio padre stupida ragazzina!- si avvicina sempre di più fino a far sfiorare i nostri nasi e ad un tratto inizia a stringermi il polso. Io scatto all'indietro strattonandomi il braccio.
-Prova a toccarmi un'altra volta e ti faccio pentire di avermi conosciuta!-
-Ah si?! E cosa vorr..-
-Basta!! Calmatevi tutti e due.- mi interrompe Devis ma le sue parole vengono soffocate dal suono della campanella e da una marea di ragazzi che si muovono verso le porte della scuola, mi giro lanciandogli un ultima occhiataccia e vado spedita dentro la scuola.ETHAN'S POV
La vedo allontanarsi, guidata dal flusso di gente diretta all'ingresso, mentre i suoi capelli castani raccolti in una coda ondeggiano dietro di lei e poi mi giro verso Devis che mi guarda confuso.
-Sta zitto.- mi allontano per evitare domande, chi si crede di essere quella per parlare di mio padre o di me?!
-Ehi, Ethan.-
-Lasciami perdere Samuel, non è giornata.- liquido anche lui continuando sulla mia strada.-È tutto il giorno che mi eviti, posso sapere il perché?- Devis mi mette una mano sulla spalla interrompendo la mia camminata verso l'uscita.
-Perché voglio evitare stupide domande come "ma come l'hai trattata?!", "perché l'hai fatto?!" quando sai benissimo le risposte.-
-Si ma devi ammettere ch...-
-Ti ho detto che non voglio sentire.- aumento il passo ed esco finalmente da questa maledettissima scuola, avrei un'altra lezione ma non mi interessa.
Mi metto velocemente in auto e parto, spero seriamente che non ci sia nessuno a casa perché non sono proprio in vena di interrogatori.
Driiin Driiin
Chiamata da Christian:
-Che c'è?!-
-Calma fratellino, dove sei?-
-Sto tornando a casa.-
-Ma non hai ancora scuola?-
-Si ma.. Oh non far finta che ti interessi, cosa vuoi?-
-Oggi hai gli allenamenti di nuoto?-
-No, ma non farò niente di quello che hai in mente, qualunque cosa sia.-
-Io ho un progetto da fare all'università e dovresti consegnare delle cose a..-
-No, non ci pensare neanche.-
-Proprio sicuro?-
-Sicurissimo.- dico attaccandogli in faccia.
Percorro la strada verso casa e appena arrivato parcheggio e scendo, non vedo la macchina di mia madre ed esulto mentalmente.
Prendo le chiavi, entro in casa e vorrei non averlo mai fatto, mio fratello e mia madre sono sul divano e mi guardano entrambi minacciosamente.
-Ethan Norton, cosa ci fai qui ora!!- mia madre si alza avvicinandosi a me ed io vorrei solo scappare.
Cazzo.
-Avevo un'ora di buco e..-
-Non mentire a tua madre! La scuola mi ha chiamata per dirmi che non ti sei presentato l'ultima ora e che non è la prima volta che lo fai!-
Cazzo.
Cazzo.
Cazzo.
Ed ecco che la furia di Alexandra Mills si abbatte su di me mentre quel disgraziato di mio fratello ride di gusto.
-Io ti ammazzo- gli mimo con la bocca.
-Mi stai ascoltando?!-
-Certo mamma, ora però vado a farmi una doccia.-
-Non ci pen..- non la faccio finire di parlare che corro su per le scale fiondandomi in camera mia. Oh signore, io lo uccido! Che fratello idiota!
Sento la porta della mia stanza aprirsi e mi giro di scatto.
Christian.
-Vattene.- sbuffo per poi buttarmi sul letto.
-Ma come fratellino, mi offendo.-
-Stai zitto e vattene.- mi alzo e gli chiudo la porta in faccia.
-L'ho spostata io la macchina.- ridacchia allontanandosi.
Che coglione.
Driiin Driiin
Chiamata da Devis:
-Si?-
-Ethan ti conviene scappare in Messico il prima possibile.-
-Cos'è successo?-
-Ho appena incontrato Vanessa, sta venendo da te.-
-Chi è Vanessa?- sono confuso, non conosco nessuna Vanessa.
-Come chi è?! La ragazza che abbiamo incontrato sabato al pub.-
-Mh okay. Ma cosa vuole da me?-
-È arrabbiata, molto arrabbiata. Dice che non ti sei più fatto sentire dopo quella notte. Ha detto che pensava di piacerti ma che sei solo uno stronzo e te la vuole far pagare.- Adesso comincio a ricordare, è quella biondina che mi sono portato a letto.
-Io le avevo detto che non volevo nulla di serio... Oh cazzo, Devis dove sei?! Io sto venendo a casa tua, ora!- dalla finestra vedo una ragazza che sta bussando alla mia porta, io scappo...
ora!
-Cos..-
Prendo il telefono e le chiavi della macchina e apro la finestra, okay devo scappare da qui, l'ho già fatto una volta... quando avevo 11 anni. Mi metto seduto sul cornicione esterno e riesco a toccare un tubo di metallo a destra, mi ci aggrappo con tutta la forza che ho e inizio a scivolare lentamente giù.
-Ethan!!- sento urlare da madre dentro casa e per poco non mi prende un infarto e inizio a cadere precipitando in un cespuglio.
Perchè succedono tutte a me??
Riesco a rialzarmi nonostante l'enorme dolore alla schiena e ai piedi ed inizio a correre verso la macchina mentre mia madre è affacciata alla finestra della mia camera e mi urla contro.-Ma cosa ho fatto di male?!- sono seduto sul letto di Devis mentre lui sta ridendo come un idiota da mezz'ora.
-Ma la vuoi smettere di rideree?!-
-Non ci credo che sei uscito dalla finestra attaccato ad un tubo!!-
Driiin Driiin
-Chi è?-
-Mamma, che faccio?-
-Non potrai attaccare tutto il giorno, se no va a finire che si presenta sotto casa mia.-
Sbuffo e rispondo.
Chiamata da mamma satana:
-Pron..-
-Dove sei?? Come sei scappato? Chi è questa ragazza? L'hai messa incinta? Io ti uccido!!- allontano il telefono dall'orecchio prima di perdere un timpano.
-Mamma sono a casa di Devis e no, non ho messo incinta nessuna.-
-E allora chi é questa ragazza che continua a dire che sei un coglione???- mi scappa una risata.
-Una mia... amica.-
-Come tutte quelle che ti porti in camera?! Torna subito qui o ti faccio venire a prendere da tuo fratello!!-
-Okay okay arrivo.- e attacco.
-Mi ammazza! Pensava che l'avessi messa incinta.-
-Non ce la posso fare!- scoppia di nuovo a ridere.
-Ma la smetti? Io ora vado prima che si presenti Christian sotto casa.-

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The change
RomanceᏞei, una ragazza apparentemente forte ma che nasconde enormi insicurezze e paure da quando, a soli sette anni, la madre l'ha abbandonata. Ꮮui, un ragazzo che ne ha passate tante, che ha sofferto e ora si rifiuta di provare dei sentimenti per qualcu...