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"É una pessima idea.. Lo sai anche tu"
Disse Stiles a Scott.
Stavano osservando i movimenti di Derek dalla Jeep di Stiles, aspettando un segnale che gli desse il via per attuare il piano.
"Così pessima che finiremo per morire, anzi peggio, verremo squartati, sventrati e i nostri organi verranno venduti al mercato nero, con la nostra pelle ci faranno delle pelliccie e..."
Stiles venne interrotto da Scott.
"La vuoi piantare?"
Erano fuori dalla stazione di polizia. Avevano incolpato Liam ingiustamente, per aver quasi distrutto una proprietà mentre veniva inseguito da Cora, una degli Alpha.
"Okay, l'agente di turno é a terra"
Disse Scott affrettandosi a scendere dalla macchina.
Entrambi raggiunsero Derek dentro l'edificio.
"Sbrigatevi"
Disse lui andando alla porta per fare da sentinella.
I due andarono alla cella di Liam.
"Ragazzi"
Disse lui alzandosi dalla panca.
"Aspetta ora ti tiriamo fuori"
Disse Scott.
"Si esatto, fammi solo ricordare dove tiene le chiavi mio padre"
Disse Stiles cominciando a frugare per le scrivanie.
"Ma ragazzi.."
Cercò di parlare Liam.
"Shh, sta zitto o ci farai scoprire"
Disse Scott.
La porta dell'ufficio dello sceriffo si aprì.
"Hem.. Stiles.."
Disse Scott.
"Non ora Scott, prima le troviamo queste benedette chiavi, prima ce ne andiamo"
Disse lui continuando a cercare.
"Stiles.."
Disse Scott.
"Cosa che c'é?"
Disse Stiles quasi urlando. Alzò lo sguardo.
"Oh"
Disse vedendo sua padre in piedi che lo fissava duro.
"Si può sapere che stai facendo?!"
Chiese lo sceriffo.
"Hamm... Niente! Stavo solo cercando...il telefono..che ho perso sta mattina.."
Disse Stiles ridendo nervosamente.
"Sta mattina non sei stato qui"
Disse suo padre.
"Cioè...volevo dire...che ho perso ieri..."
Disse poi Stiles.
"Mi hai chiamato con il tuo telefono oggi pomeriggio"
Disse lo sceriffo sottolineando il 'tuo'.
"Nahh, non é vero"
Disse Stiles ridendo. Guardó Scott e Liam cercando di farsi aiutare, ma i due lo guardarono con dissenzo. Liam gli fece segno di lasciar perdere.
"Vuoi che guardiamo le chiamate in entrata?"
Chiese lo sceriffo.
"E va bene papà, stavamo cercando di far uscire Liam"
Disse Stiles.
"Se aveste aspettato, vi avrei detto che può uscire, visto che sono passate le ventiquattro ore ed é stato trovato il vero colpevole"
Disse lui guardando male tutti e tre.
"Ah si? E chi é?"
Chiese Stiles.
"Non sono affari tuoi Stiles, in quanto a te Scott, farò finta che non sia successo niente"
Velocemente uscirono entrambi dalla stanza ritrovandosi all'uscita dove li aspettava Derek.
"Allora, bello il colloquio con lo sceriffo?"
Chiese Derek.
"Ma sta zitto va, che potevi avvertirci"
Disse Stiles uscendo.
Derek rise e li seguì fuori.

La sveglia del mattino é sempre quella più  traumatica.
Millicent si tirò su a sedere e si stropicciò gli occhi.
Guardò il telefono, lo posò e si girò dalla parte opposta del letto notando un Isaac senza maglietta e coperto fino a mezzo busto dalle lenzuola.
Lei era confusa, quando era entrato?
Lo mosse leggermente per farlo svegliare.
Lui si girò verso di lei e aprì gli occhi.
"Buongiorno"
Disse lui sorridendole.
Era davvero adorabile appena sveglio, con quei capelli scombinati e il suo favoloso fisico..
"Buongiorno un cavolo Isaac"
Disse lei.
"Che ci fai qui?"
Chiese poi.
"Sta notte gli Alpha ci stavano inseguendo, così per farmi perdere di vista, sono venuto qui, non toccherebbero mai te"
Disse Isaac.
"Potevi svegliarmi"
Disse Millicent.
"No, come potevo? Sei così bella quando dormi.."
Disse Isaac mettendosi seduto davanti a lei.
"Oh no, assolutamente no, non mi compri con le carinerie"
Disse lei alzandosi diretta al bagno.
"Dormi sempre in top e pantaloncino?"
Chiese Isaac.
"Si"
Disse lei sparendo dietro la porta del bagno.
"Buono a sapersi"
Sorrise lui.

Quando entrambi furono pronti, salirono sulle loro moto e andarono a scuola.
Lydia si aggiunse ai due mentre entravano a scuola.
"Come é andata la notte?"
Chiese Lydia riferendosi agli Alpha.
"Bene, se vogliamo togliere il fatto che volevano ucciderci"
Disse Scott unendosi ai tre.
"Si ma, se volete saperlo, oggi abbiamo un compito in classe, io non ho studiato, e voi?"
Chiese Stiles unendosi al gruppo.
"Io si"
Disse Allison raggiungendoli.
"Anch'io, ovviamente"
Disse Lydia.
"Io non ne ho bisogno"
Disse Millicent.
"Io no.."
Disse Scott.
"E siamo in due, tu Isaac?" 
Chiese Stiles.
Isaac lo guardò poi si girò verso la sua fidanzata.
"Mi suggerirai tutto?"
Le chiese.
"Forse"
Rispose lei.
"Forse"
Disse Isaac rispondendo alla domanda di Stiles.
Risero ed entrarono in classe.
Era raro che si trovassero tutti assieme in classe.

Il compito di filosofia era facile, secondo le tre ragazze, ma per i ragazzi non lo era per niente.
Isaac ricevette aiuto da Millicent che gli passava bigliettini come fosse un agente segreto, Stiles copiava da Isaac, e Scott venne aiutato da Allison.
Tutto questo era possibile grazie alla prof, era disattenta, non faceva caso ai bisbigli degli alunni quando si suggerivano le risposte ed era incredibilmente inesperta nel suo lavoro da insegnante.
Sembrava essere in un altro mondo quando spiegava, cadeva dalle nuvole.

Millicent non poté trattenersi, così guardò nel suo futuro.
Vide le future lezioni, i compiti a sorpresa che ci sarebbero stati, sarebbe stato utile per i ragazzi, vide poi cose che non si sarebbe mai aspettata.
Vide un volto spaventoso.
Vide dei sacrifici.
Vide Derek.
Chi era quell'insegnante? Cosa centrava con Derek? E con i sacrifici umani?

Non Tutto É Perfetto//Isaac LaheyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora