Sono stufa, stufa, stufa che ogni passo in avanti che facciamo ce ne devono essere sempre due dietro.Sono stufa marcia.
«Bene, facciamo finta che tutto questo non sia mai successo. Torniamo al piano iniziale» dice Harry, il tono severo.
Lo guardo, sbalordita. «Che stai dicendo? Lo faremo, invece.»
«No, Sam.»
«Harry, non iniziare adesso. Lo faremo, e questa è la mia ultima parola.»
Scuote la testa, deciso. «No.»
«Smettila di comportarti da–»
«HO DETTO DI NO!» sbraita, e sia io che Cass facciamo un passo indietro; non l'ho mai visto così infuriato prima d'ora, e dopo tutto quello che è successo è dire tanto.
«Non sperare di spaventarmi Harry Styles, perché non funziona. Cass ha trovato una soluzione quando pensavamo di non avere speranze e non ce la lasceremo scappare così» dico digrignando i denti. Non mi interessa quale scrupolo morale si stia facendo, perché non ce lo possiamo permettere al momento. Abbiamo affrontato cose peggiori di questa, e non mi lascerò fermare da una remota possibilità di vivere meno anni del previsto; non quando nella mia attuale condizione rischio di non viverne affatto. No, mi rifiuto.
Harry è davvero fuori di sé; cammina avanti e indietro come un pazzo, le mani che gli tremano. «Hai capito cosa ha detto, Sam? Hai capito, o hai sentito solo quello che ti fa più comodo?»
Incrocio le braccia al petto, guardandolo glaciale. «Non sono stupida, Harry. Ho capito benissimo, e la mia decisione non cambia.»
Lui fa come se non avessi proprio aperto bocca. «Succhierò via la tua vita, Sam. Credi che il fatto che qui ti manchi il fiato sia brutto? Credi che il fatto che il Pandemonium stia consumando la tua vita lentamente sia brutto? Pensa come può esserlo il fatto che sarò io a farlo!» urla, isterico.
Cassiopea decide saggiamente di non intervenire; solo io posso tentare di convincerlo, adesso. «Stiamo perdendo solo tempo e io mi sto innervosendo. Adesso ce ne andiamo di qui e faremo quello che Cass ci dice di fare per andare fino in fondo, è chiaro?»
«Cristo santo, ma allora non capisci!» urla, e so che vorrebbe tirare qualcosa, ma in mancanza di oggetti decide di prendere a pugni la parete. Uno, due, tre pugni finché non sentiamo un brutto rumore di ossa rotte e Harry si ferma, improvvisamente pallido.
Corro da lui, prendendo la sua mano martoriata tra le mie. «Ti fa male?» È ovvio che gli faccia male; questo deficiente si è fracassato la mano contro il muro.
Lui la leva dalle mie fingendo indifferenza, ma lo vedo trasalire. «Non è niente. Tra poco mi passerà.»
Scuoto la testa, fissandolo triste. «Harry, smettila. Rendi solo le cose più difficili, così.»
Lui si volta a guardarmi e mi afferra per le braccia, disperato, il volto a pochi centimetri dal mio. «Perché non capisci, Sam? Assorbirò la tua vita e ti consumerò del tutto in pochi anni. Perché non capisci come questo mi faccia sentire? Non posso accettare che tu mi riporti indietro se questo significa vederti distruggere giorno dopo giorno un pezzo della tua anima. La mia vita è finita tempo fa, il destino ha messo le cose in chiaro per me: non accetterò mai di ingannarlo rubando la tua. Perché non capisci?» mi dice, implorante, gli occhi colmi di lacrime.
Distolgo lo sguardo, rifiutandomi di farmi intenerire da quella vista. Credo di capire il suo punto di vista, ma lui deve capire il mio. «Non è la tua decisione da prendere, Harry. È la mia» faccio, e so che mi sto comportando da stronza; ma se le buone maniere non mi hanno portato da nessuna parte, forse questo lo farà.
Harry strabuzza gli occhi e inizia a scuotermi, seppur delicatamente. «Ma che cazzo dici? Riguarda entrambi. Stai parlando di sacrificarti per me, se ti fosse sfuggito questo piccolo dettaglio. Quindi, se permetti, una cazzo di voce in capitolo ce l'ho» sbotta, frustrato.
Mi innervosisco. «Ma cosa vuoi che ti dica, Harry? Non riuscirai a farmi cambiare idea, quindi smettila di provarci e piuttosto portiamo il culo via da qui.»
Lui fa una risata isterica; penso seriamente sia sulla buona strada per impazzire. «Non ragioni, non te ne rendi conto. Stai parlando di fare a pezzi il tuo spirito per permettermi di vivere, quanto? Venti anni? Dieci? Uno? E nel frattempo consumarti giorno dopo giorno. Come puoi pensare che io riesca a vivere al tuo fianco, sapendo quello che ti sto facendo? Quello a cui stai rinunciando per me?» Gli si spezza la voce.
Gli poggio una mano sul volto, chiedendogli silenziosamente di guardarmi; lui lo fa, e io mi specchio nei suoi occhi chiari. «Quello che non capisci tu, Harry, è che preferirei avere dieci anni da vivere con te che una vita intera senza di te. Tu non hai idea di come io abbia passato questi tre anni – anzi, forse sì. Mi stavo ammazzando, Harry. Quelle droghe mi avrebbero ucciso prima di quanto immagini, e non mi interessava. Capisci? Questa era l'importanza che davo alla mia vita senza di te. Io non voglio solo fare questa cosa, io devo farlo. Ho bisogno di farlo: non riesco a immaginare di vivere in nessun altro modo, non ora che finalmente ti ho ritrovato. Se dovessi perderti di nuovo ne morirei.» Prendo un respiro profondo. «Facciamolo, Harry. Distruggiamo Gray e scegliamo noi, per una volta. Viviamo. E quando tutto questo sarà finito, avremo tempo per trovare una soluzione. Ma sappi che se non la troveremo saprò di aver vissuto tutti i miei giorni appieno, fino in fondo, con l'uomo che amo e che ho riportato da me. Sarà una vita molto più felice di quella a cui avrei mai potuto aspirare. Scegli di stare con me, Harry, e io prometto che sceglierò te, tutti i giorni della mia vita, fino al mio ultimo respiro.»
Harry prende il mio volto tra le mani e mi bacia, mettendoci così tanta disperazione e foga da farmi svolazzare il cuore nel petto. Mi stringo a lui, desiderando di poter restare sempre così, e sento il sapore delle sue lacrime sulla punta della lingua quando ci stacchiamo. Gliele asciugo delicatamente, ricambiando il suo sorriso disperato. «D'accordo. Scelgo noi» mi sussurra all'orecchio, e queste parole per me valgono più di qualsiasi dichiarazione d'amore.
Il momento idillico viene interrotto da Cassiopea, che si schiarisce rumorosamente la voce. «Non vorrei interrompervi, siete così carini quando non vi urlate addosso, ma se vogliamo fare questa cosa dobbiamo muoverci.»
Un potente tuono copre qualsiasi risposta Harry stesse per darle, e la terra inizia a tremare ai nostri piedi. Dal soffitto inizia a cadere qualche pietra, così ci precipitiamo fuori dalla caverna per evitare di venire schiacciati dai detriti. Questa scena mi è così familiare che vado in iperventilazione, mentre le mani iniziano a sudare.
Cassiopea sembra essere del mio stesso parere. «Cazzo! Non doveva andare così. Dovevamo tornare sulla terra! Siamo fottuti. Completamente. Totalmente fottuti» inizia a borbottare a raffica, gli occhi cerulei spalancati dall'orrore.
«Che succede?» domanda Harry, ma sappiamo tutti e tre che la domanda è inutile. Conosciamo la risposta.
«Gray è qui. E ha portato qualche amico.»
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Pandemonium | official Ouija sequel [h.s. au]
FanfictionLa vita di Samantha Brooke è andata avanti, con difficoltà, dopo il rituale che ha permesso ad Harry di lasciarla per sempre. Ma si sa, le cose non vanno mai come uno si aspetta. L'alba sorge nuovamente, portando con sé una nuova consapevolezza: le...