Chapter 18

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"Mi ha chiamato un agente di polizia, lei è andata in galera, ma mio padre non ce l'ha fatta.."
Lo strinsi con tutta la forza che avevo. Si appoggiò sulla mia spalla, ricominciando a piangere. Dopo qualche minuto che sembrava un'eternità, gli tirai su il viso, gli asciugai le lacrime e gli diedi un bacio dolce su quelle bellissime e morbide labbra rosee. Erano bagnate, per colpa delle lacrime, ed avevano uno strano sapore, come di.. sangue?
Mi staccai e lo guardai.
"yoon, perché avevi del sangue sulle labbra?"
"n-non lo so.."
Mi vennero subito in mente i tagli.
Gli girai i polsi.  Ce n'era uno, fatto tipo mezz'ora fa. Ed era particolarmente profondo.
"Perché l'hai fatto così profondo? Volevi ucciderti, cazzo?" Lo attaccai. strinse gli occhi, come fosse pronto ad essere picchiato.
"che stai facendo? non ho intenzione di picchiarti.."
Poi capii. probabilmente erano i riflessi contro la mamma, questi.
"Non devi farlo mai più, yoongi. ti fai del male che non immagini. Devi smetterla. Per favore. Ci sono io qui con te ora, non devi farti male. Ti proteggerò io. va bene? ci penso io. Mi metterò contro il mondo se servirà. Sarò il tuo scudo."
"Te l'avevo detto che ti saresti ritrovato in mezzo.. sei ancora in tempo.."
"no. te l'ho detto, no. non me ne vado."

Fu lì che capii tutto. Non mi stavo innamorando di lui, lo ero già. Ero pazzo di lui, di ogni suo piccolo particolare. Lo amavo con tutto me stesso. Lì, in quel momento, realizzai.

Lo abbracciai, e ci stendemmo sul letto, ancora tenendolo stretto a me. Si addormentò. Anche io mi addormentai. Ci addormentammo. Nel suo letto. Abbracciati. Mi sentivo bene. Sentivo i suoi capelli color menta che profumavano di pesca. Mi addormentai con quel profumo. Qul posto, quella posizione, quel momento.. ero morto? no perché, per un minuto, mi sembrava di essere in paradiso.

❝Suffering❞ ↬YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora