Oh, sei qui...
Suppongo tu voglia sapere cosa intendevo dire la volta scorsa, si?Quello, o vuoi dirmi che sono fuori di testa e mi ignorerai da ora in poi.
...
Uh? Non credi io sia pazzo?
Ah-Ah!
Ragazzo mio, sei il primo tra quelli che ho incontrato che non mi ha detto di essere fuori di melone.Beh, suppongo che come ringraziamento dovrò davvero parlarti del Vuoto.
...
"Cosa è il vuoto"?
Eheh...
Di per se, la parola "vuoto" a cosa ti fa pensare?
... ... ... ...
Esattamente.
Il nulla.Il vuoto è, per l'appunto, vuoto.
Non c'è niente.
Quello era il Vuoto.
Molto, molto tempo fa, molto prima che esistessero le divinità di cui ti ho parlato, l'universo era decisamente differente da come lo conosciamo ora...
Vacuo, oscuro...
Privo di qualsiasi fonte di luce o forme di vita come le conosciamo ora.Infatti, vedi, in quei tempi non c'erano soli.
Lo spazio era un luogo oscuro...Se qualcuno dovesse andarci ora, si ritroverebbe a fluttuare nel mezzo del nulla, disperso nell'oscurità più fitta.
Ma, vedi... A differenza del nome, il Vuoto non era per nulla desertico.
I corpi celesti come comete o pianeti esistevano anche a quei tempi, ma semplicemente non erano visibili.
....
Mi aspettavo quella domanda, ragazzo...
"Come è possibile non ci fossero soli, mentre gli altri corpi celesti si? "
Vedi, non esisteva alcuna fonte di luce perenne... Non solo i soli.
Era uno spazio oscuro, come ti ho detto poco fa.Il Vuoto, però, ospitava la vita in una forma completamente differente da come la conosciamo adesso.
I Voidborn.
Letteralmente, "Nati nel Vuoto".
I Voidborn erano creature mostruose, gigantesche, evolute con il passare dei millenni per sopravvivere nel Vuoto, divorandosi tra loro.
Alcuni Voidborn erano così grandi da poter inghiottire interi pianeti in un singolo boccone.
Non vedevano: infatti, non avevano occhi...
Non tutti, per lo meno.
I pochi dotati di occhi, si erano evoluti per abituarsi a quella oscurità.
Creature talmente orripilanti... Impossibile descriverli con parole umane.
Alcune erano lunghe creature dalla forma simile a quella di giganteschi serpenti, o anguille, altre gigantesche palle di carne e tentacoli che si muovevano nel silenzio del Vuoto, mischiandosi alla sua oscurità come camaleonti.
Gargantuesche creature dall'appetito insoddisfabile.
Mostri che non solo si divoravano a vicenda, ma potevano anche inghiottire corpi celesti in un sol boccone.
Creature indescrivibili dalle forme così terrificanti alle quali neanche i peggiori incubi umani possono lontanamente avvicinarsi...Quelli erano i Voidborn, gli abitanti del Vuoto.
Quello era ciò che esisteva prima di ciò che vediamo ora con i nostri occhi.
...
No... Non sto tremando.
*gulp* *gulp*
Immagina di ritrovarti chiuso in una grossa e buia cella.
Non puoi neanche vedere davanti a te... Improvvisamente, però, senti il ruggito di un leone.Tu non sai dove sia lui, ma lui sa dove sei tu.
E non importa quanto o in quale direzione tu decida di correre...
Sai perfettamente che, alla fine, sarai tu quello che ci rimetterà la pelle.
Quello era il Vuoto.
Una giungla dove l'unica regola esistente era quella del più forte, la catena alimentare.I Voidborn più forti divoravano quelli più deboli.
I Voidborn più deboli scappavano da quelli più forti.
Natura allo stato più puro.
Ma, proprio come ai giorni d'oggi, prima o poi qualcosa cambia.
Non tutti i Voidborn erano creature prive di intelletto e giudizio.E, infatti, un giorno nacquero due Voidborn differenti dagli altri.
Questi due fratelli ben presto cominciarono a comunicare l'uno con l'altra con versi che nessun altro Voidborn aveva mai osato fare fino a quel momento.
La loro fu la prima lingua a nascere.
Quella che, ora, è parlata anche da tutte le divinità... Quella che, ora, è conosciuta come la "Lingua degli Dei", comprensibile da ogni essere vivente nell'universo.
Questa, però, è un'altra storia...
Eheh...
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Fine del capitolo 2, alla prossima!
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Tales of Chaos
FantasyHey, giovine. Hai del tempo da sprecare parlando con questo vecchietto? Dopotutto, non succede spesso sai? Spesso, non appena comincio a parlare, le persone mi guardano con occhi e bocche spalancate, per poi andare via... Alcuni mi hanno anche riso...