PROLOGO

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***

Se dovessi descrivermi con una sola parola, sceglierei... Tumultuosa. Sì, perché sono una persona caotica, impetuosa, disordinata, strepitante, rumorosa. Ma poi, dovrei anche aggiungere che sono impavida, passionale, spudorata, disinibita... altrimenti non mi sarei trovata qui se fossi stata l'esatto opposto.

Gold Palace.


31 dicembre.

1 ora alla mezzanotte per l'inizio di un nuovo anno.

Il locale brulicava di persone euforiche e ubriache, che si dimenavano a ritmo della musica commerciale.

Ero già al terzo drink e non smettevo di fissare lui, con un labbro tra i denti.

Nicholas Reagan.

«Lo stai consumando a furia di guardarlo», mi disse Emily, la mia collega di lavoro.

«Ma chi?» finsi rivolgendole uno sguardo confuso.

Lei ridacchiò e mi diede una leggera gomitata. «Non fare la finta tonta. Ti ha notato anche lui».

«Pessima scelta». Rose si unì al nostro tavolo. «Nicholas Reagan è un diavolo travestito da angelo. Mai imbattersi in uno come lui. Potrebbe farti secca». Si scolò una flûte di champagne, e io rivolsi un altro sguardo nella direzione del tentatore, incapace di fare altrimenti, e i suoi occhi incontrarono i miei.

Abbozzai un mezzo sorriso, un po' timido e un po' malizioso, che lui ricambiò compiaciuto.

«Sei stata con lui?» Emily si incuriosì e Rose scoppiò a ridere.

«Ma neanche se mi pagassero. Conosco che tipo è solamente perché una mia amica si è invaghita di lui. E, credetemi, è passato un anno e ancora non si riprende. Quel tipo è davvero uno stronzo bastardo».

«Cosa le ha fatto?» chiesi.

«L'ha illusa. Fa così con tutte. È facile far cascare ai suoi piedi ogni tipo di ragazza con la faccia che si ritrova. Non deve neanche faticare. Ma poi... distrugge ogni cosa che tocca. Nessuna è più la stessa dopo essere andata a letto con lui».

«No, non ci credo», scossi la testa con una risatina incredula. «È solo un uomo come gli altri. Che cosa può mai avere di diverso? Forse è solo più bello ma cazzo, cosa cambia?»

Mi fissò con la bocca spalancata, per niente divertita. «Fidati. Dovrebbe essere illegale quell'uomo!» concluse e si allontanò, mentre io continuai a ridere e riportai gli occhi verso di lui che se ne stava appoggiato al bancone del bar a parlare divertito con degli amici, ma con lo sguardo incollato su di me.

«Smettila di fissarlo», mi suggerì Emily all'orecchio.

«Non sto facendo nulla di male», sorrisi allegra.

«Vi state spogliando con gli occhi».

«Esagerata. Ci stiamo solo scambiando delle occhiate...»

«E non hai timore di quello che ha detto Rose? Non vorrei poi dover raccogliere i tuoi pezzi sparpagliati per colpa di quell'uomo».

LA SCELTA // [Libro Incompleto]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora