ELLA
Apro la porta della stanza di Scott con irruenza, fremendo a causa dell'attesa asfissiante per quello che sta per succedere. Scott si muove lentamente, inciampando di qua e di là a causa mia e della mia veemenza, concedendomi allo stesso tempo dei baci. Cerca di muovere le mani sul mio corpo, ma si trattiene, come se non ne avesse il permesso. Afferro le sue dita e le poggio sui fianchi, sorridendo in modo sfacciato.Gli apro di scatto la camicia, facendo saltare tutti i bottoni. Lui se la sfila, e l'indumento scompare dalla mia vista, dandomi libero accesso al suo corpo. Le mie mani passano sulle sue braccia, sui suoi addominali e sui pettorali scolpiti, sul suo fisico magro ma muscoloso. Lo spingo sul letto. Lui cade a peso morto su di esso, compiendo un tuffo disordinato. Senza dargli il tempo di riflettere, gli tolgo i vestiti; lui rimane solo con i boxer addosso. Cerco di togliermi anch'io i vestiti, ma Scott si inginocchia, parlando a bassa voce:
- Posso? - chiede, timido. Io annuisco, lui mi solleva il top e mi abbassa la gonna, muovendosi con il suo solito fare impacciato. È come se avesse paura che io possa scomparire da un momento all'altro. Ma non sarà così.
Lo faccio sdraiare e comincio a baciarlo sul viso, sentendo i miei capezzoli turgidi attraverso il reggiseno a causa dell'eccitazione. Scott resta immobile, mentre io passo una mano per tutto il suo corpo, giungendo ai boxer bianchi e percependo il tessuto rialzato a causa dell'erezione. Tolto l'ultimo strato di tessuto che lo proteggeva, inizio a toccarlo, rimanendo vicina al suo corpo. Scott mi guarda sbalordito, come se fossi una creatura di un altro mondo. Il suo sguardo mi piace, mi fa sentire più forte. Il ragazzo inizia ad agitarsi, quando velocizzo il ritmo delle mie dita strette intorno al suo membro.
La situazione si anima quando lo avvolgo con la mia bocca. Scott inizia ad ansimare e a chiamarmi, sussurrando il mio nome a fior di labbra, spezzando così il silenzio che si è creato.
- Ella... - so che gli sta piacendo da matti e forse dovrei smettere, oppure finirà tutto in un attimo. Ma dall'altra parte, non voglio assolutamente fermarmi; voglio continuare a sentire Scott che si agita, che cerca di mantenere il controllo, che geme il mio nome, senza controllo.
- Ella... sto... - mi richiama, facendomi ritornare alla realtà.
Mi stacco subito, lasciandogli riprendere fiato.
- Aspetta qui. - gli dico, quando mi viene un'idea geniale nella testa. Voglio che questa serata sia speciale soprattutto per lui. Voglio che si rilassi e che lasci fare tutto a me. Credo di sapere quello che gli possa piacere, e voglio approfittarne. Esco dalla stanza, indossando la sua vestaglia grigia. Mi accerto che nessuno sia ancora sveglio, poi vado in laboratorio. Attivo la macchina crea-vestiti e aspetto che la mia creazione sia pronta. Terminata l'opera, ritorno in camera.
Eccolo che mi aspetta sul letto.
- Spero di non averti fatto aspettare troppo. - lo stuzzico, con tono pacato. Resto sulla soglia della porta, accavallando una gamba e aprendo la vestaglia, per poi gettarla a terra.
Scott rimane senza parole quando vede il completino sexy che indosso.
È composto da un reggiseno molto sottile e nero, a tratti trasparente. Poi c'è un perizoma dello stesso colore e tessuto ed infine delle calze e delle scarpe con il tacco nere. Scott fa fatica a credere a quello che vede, si morde il labbro in continuazione.
Vado verso di lui, mettendomi a cavalcioni e avvicinandomi al suo orecchio:
- Voglio che ti rilassi, Scott. Fai fare tutto a me. Non ti deluderò. - lui deglutisce un groppo alla gola, l'ansia lo assale.
- Il comodino... Terzo cassetto... - bofonchia, la bocca tappata dai miei baci. Seguo le sue indicazioni e prendo il preservativo nascosto nel suo comodino.

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EXODUS (EXPLICIT)
Literatura KobiecaQUI TROVERETE I CAPITOLI DI 'EXODUS' CONTENENTI SCENE PER ADULTI CENSURATE NELLA STORIA ORIGINALE.