RICHARD
Okay, credo proprio che io e Leo abbiamo stabilito un record, dato che ci stiamo baciando da non so quanto tempo. Siamo in camera sua, chiusi a chiave. Abbiamo unito i letti ed ora siamo sotto le coperte, nudi, le gambe incrociate tra di loro, le bocche che non fanno altro che incontrarsi. Accarezzo il suo viso, ricoperto da un leggero velo di barba, e mi allontano, con l'affanno e le labbra doloranti e gonfie.- Vuoi fermarti? - domanda, le mani appoggiate sulle mie spalle.
- No, voglio giusto riprendere fiato. - dico, incrociando il suo sguardo. Mi perdo ancora una volta in quel suo dannato oceano, anche se non ne potrei mai fare a meno. Leo mi osserva, facendo passare le sue dita sul mio petto, procurandomi alcuni brividi al contatto con le cicatrici.
- Hai fatto nuoto per caso? - mi chiede di getto.
- Sì, fin da quando ero piccolo. Come fai a saperlo? -
- Dalla formazione della tua corporatura; hai le spalle larghe e il tipico fisico da nuotatore. -
- Amavo nuotare. Nell'acqua mi sentivo libero, senza vincoli. Era più o meno come volare. Adoravo scivolare nella vasca, muovere le braccia e i piedi per aumentare la velocità e volare in quella piscina. L'acqua era il mio sostegno, mi impediva di cadere, ed io riuscivo a rimanere a galla, diventando quasi un tutt'uno con essa. Era anche un modo per sfogarmi, non era facile nascondere il segreto della mia mutazione ai miei genitori. -
- Come l'hanno presa, quando l'hanno scoperto? -
- Oh, bene, mi hanno accettato, e l'affetto che provavano per me non è cambiato... - dichiaro, con amarezza.
- Presumo ci sia un "ma". -
- Ma una sera feci lo stupido errore di produrre luci nel bel mezzo della notte. I miei vicini di casa lo scoprirono e chiamarono la polizia, completamente terrorizzati. Opposi resistenza, ma mi catturarono. Ricordo che mia madre urlava il mio nome, implorando gli agenti di lasciarmi andare, e mio padre veniva preso a pugni da uno dei poliziotti, visto che mi aveva tenuto al sicuro per tutto quel tempo. Non volevo che gli facessero del male, così mi arresi e salii su quel dannato camion. -
- Mi dispiace. - Leo appoggia una mano sulla mia guancia, accarezzandola con dolcezza.
- Non importa. Jack mi salvò e, vedendo la mia voglia di nuotare, decise di portarmi ogni notte in una piscina. Mi allenò, e così riuscii a coltivare la mia passione. Sai, a volte vorrei andare a trovare i miei genitori. Vorrei sapere come stanno, come procedono le loro vite senza di me. Vorrei che ti incontrassero. Conoscere il dolore che hanno provato quando sono stato portato via, mi dilania l'anima. Non oso immaginare come si siano sentiti a vedere il loro unico figlio che veniva strappato via dalle loro braccia. -
- Un giorno, quando questa guerra sarà terminata, li incontrerai ancora. E magari potremmo andare anche al mare ogni tanto, ho sempre sognato andarci. Tu potresti insegnarmi a nuotare. Ci sono tante cose che non ho potuto fare in vita mia e che ora voglio fare a qualunque costo. Voglio iniziare a vivere per davvero ed essere felice. -
- Finirà mai tutto questo? - accarezzo il suo viso e mi appoggio a lui, come se fosse l'ultima volta. Odio pensare a quello che potrebbe succedere, se Gabriel riuscisse a vincere. Non voglio perdere Leo. Ho paura che la nostra relazione, ancora così delicata, possa essere ridotta in mille pezzi. Detesto pensare al peggio.
- Ehi, sono io quello malinconico e depresso, non tu. - ridacchio, guardandolo ancora una volta negli occhi. - Sul serio, comunque. Un giorno tutto questo finirà, e in meglio, ne sono sicuro. - dichiara, avventandosi sulle mie labbra con veemenza. Le coperte scivolano via dal suo corpo e intravedo un segno sulla sua spalla destra, all'altezza della scapola, ma non riesco a distinguerlo del tutto. Alzo un po' la testa e riconosco un tatuaggio: un fiore. Non conosco il tipo, ma lo studio per qualche secondo. Il fiore ha cinque petali di forma ovale intorno a sé, la forma è impressa sul suo corpo, e sembra quasi che il soggetto in questione sia color rosa carne, dato che è la pelle della scapola a riempire lo spazio vuoto dei petali.
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EXODUS (EXPLICIT)
ChickLitQUI TROVERETE I CAPITOLI DI 'EXODUS' CONTENENTI SCENE PER ADULTI CENSURATE NELLA STORIA ORIGINALE.