Capitolo 70

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LIZ
Subito dopo aver toccato il totem, vengo circondata interamente da un grande vortice d'aria che mi fa da scudo, deviando le sfere di fuoco lanciate da Jason.

Afferro l'elsa della spada, tirandola immediatamente fuori dal fodero, vedendolo compiere lo stesso movimento con un sorriso divertito sul volto, per poi lanciarmi correndo contro di lui, brandendo l'arma affilata. Tento di distrarlo con dei getti d'aria, ma lui si difende con uno scudo circolare di fuoco ardente. Schivo un suo raggio di fuoco con una capriola a mezz'aria e continuo la mia corsa verso di lui.

Quando sono ad un passo dal suo corpo, si difende creando un muro di fuoco. Compio un piccolo balzo e, sorretta dalle correnti, scaglio contro il muro un'enorme quantità di vento, che fa scomparire il fuoco crepitante.

Ritorno a terra, e il combattimento con le spade comincia:

Dopo una serie infinita di affondi parati abilmente da entrambi, cerco di colpirlo di striscio allo stomaco, ma lui scatta improvvisamente a sinistra, facendomi sbilanciare e cadere a terra. Anche l'arma cade, poco distante dal mio corpo. Neanche il tempo di rialzarmi, che Jason la allontana ulteriormente con un calcio e mi blocca a terra sotto il peso del suo corpo, trattenendomi i polsi sopra la testa con le mani.

Noto soddisfatta che è migliorato molto nell'uso del totem. Rimango interdetta alcuni secondi, per poi scoppiare a ridere, seguita a ruota da lui.

- A quanto pare ho vinto io! - dice, sempre ridacchiando e rigirando il ciondolo tra le mani. - Sai, Liz, non mi aspettavo che usare questo aggeggio fosse così semplice. - aggiunge. - Ti ho praticamente sconfitta senza alcuno sforzo. -

Piccata dal commento e approfittando della presa allentata ai polsi, ribalto le posizioni, facendolo finire al suolo e sedendomi sul suo bacino, bloccando le sue, di mani.

- Eppure io non ho mai detto che lo scontro fosse finito. - affermo, avvicinandomi al suo viso con le guance rosse per l'imbarazzo. Essere sensuale non mi riesce bene. Chissà come fa Ella ad essere sensuale anche quando respira. Sogghigno ad un millimetro dalla sua bocca.

Jax, approfittando del momento, mi bacia a fior di labbra all'improvviso. Colta alla sprovvista, le schiudo, sussultando e dandogli libero accesso alla mia bocca, mentre gli allaccio le braccia intorno al collo. Le sue scendono a poco a poco lungo le curve del mio corpo, arpionandomi i fianchi. Presa da non so quale frenesia che non sapevo di avere, inizio a strusciarmi vigorosamente sul suo corpo, creando una piacevole frizione che fa impazzire entrambi. Stacchiamo le nostre labbra, ormai a corto di fiato.

- È inutile arrampicarsi sugli specchi, uccellino. Ho vinto io. Per cui, immagino che tu mi debba un premio. - mormora, rendendo la voce più roca e socchiudendo gli occhi. - Allora? Dov'è il mio premio, Liz? - aggiunge, ridendo sotto i baffi. Decido di stare al gioco: rossa come la lava di un vulcano, lo afferro per il colletto della maglia e lo avvicino a me, sussurrando e cercando di essere il più maliziosa possibile:

- Andiamo nella mia stanza. -


Faccio appena in tempo a chiudere la porta a chiave e a rendermi conto che Ella è da Scott, che Jason mi spinge sul letto, sovrastandomi, facendo scontrare le nostre labbra. Ansimo nei baci, assecondando la sua lingua.

Mi sfilo la maglia, e le sue labbra navigano tra il mio mento, il collo, le scapole. Una mano, invece, risale il mio fianco, giungendo al reggiseno, che slaccia in un solo gesto. Jason affonda la testa nei miei seni e prende un capezzolo tra i denti. Comincia a succhiarlo, rendendolo immediatamente turgido, per poi mordere la mia pelle e continuare a scendere sul mio corpo, lasciando una scia di baci umidi e procurandomi dei brividi al contatto con le cicatrici che ho accumulato in questi mesi. Le mie mani vagano per il suo corpo statuario, saggiando i muscoli duri delle braccia e del petto, accarezzando le varie cicatrici che ha sul corpo, frutto di tanti allenamenti e battaglie, e tastando la pelle tesa ed eccitata del suo membro, tenuto a freno dai boxer blu. Jason, intanto, mi sfila gli slip e sembra pronto a succhiare la mia intimità, ma si ferma.

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