Capitolo 54

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RICHARD
- Eccoci, ho proprio bisogno di stendermi sul letto, dopo tutto il cibo che abbiamo mangiato. - dico a Leonard, mentre apro la porta della nostra stanza. Sto dormendo tante volte qui. Mi dispiace un po' per Jason, ma credo che stia bene. O almeno me lo auguro. Spero che con Liz vada tutto bene.

- Idem. - concorda Leo. Arrivato in stanza, vado dritto sul letto, tolgo le scarpe e mi sdraio. Leo fa lo stesso e si mette nel letto a fianco.

- Richard, sul serio, grazie per aver ascoltato la mia storia e grazie di tutto. Tu ti sei sempre fidato di me, non hai mai avuto ripensamenti. Te ne sono grato. - Leo si mette a sedere, guardandomi a lungo.

- Amico, l'ho fatto con piacere. Ricorda quello che ti abbiamo detto io e Ariel: tu non sarai mai come tuo padre. - gli ricordo, incrociando i nostri occhi. Restiamo così a lungo, senza parlare. Credo che stia pensando a qualcosa di importante. Le parole di Ariel rimbombano nella mia testa: 

"Quando hai intenzione di provarci?"

Voglio farlo, non voglio più aspettare. Leo mi piace tanto, è inutile nasconderlo, e vorrei vedere se anche lui è dello stesso parere.

- Leo? -

- Sì? - 

- Ti va di vederci stasera? Potremmo vedere un film, o magari potremmo fare qualcos'altro, decidi tu. - propongo. Leo resta a fissarmi, lo sguardo perso nel vuoto. Non ho riflettuto minimamente, mi sono affidato all'istinto. Ti prego, di' di si, di' di si.

- Certo, un film va benissimo. - sorride, mandandomi in ebollizione con il suo fantastico sorriso. - Ma dove lo vediamo? Non possiamo uscire dal rifugio. - si interroga, sedendosi vicino a me. 

- Sarà una sorpresa. Ci vediamo alle 22:00. Il film lo scegli tu? -

- Certo. - ho il posto perfetto, sarà una serata fantastica. Sono al settimo cielo, non pensavo che avrebbe accettato. Il mio primo appuntamento con un ragazzo. - È un appuntamento, quindi? - Leo avvicina il viso al mio. Distanza di un metro, okay?! Qui rischio di fare qualche guaio. 

- Be', dipende. Tu pensi che sia un appuntamento? - decido di controbattere con un'altra domanda.

- Mi piacciono gli appuntamenti. - dice, stringendo la mia mano con le sue dita. Okay, questo che significa? Non vorrei farmi film mentali, ma.... Okay, non trarre conclusioni affrettate, Rich. Resta lucido.

- Perfetto. - riesco a dire, cercando di mantenere il controllo, quando vedo che siamo ancora più vicini. Non credo di riuscirci, Leo mi manda in blackout. Ormai siamo ad un centimetro di distanza, i miei occhi si chiudono, le nostre labbra si toccano soltanto e... La porta della stanza si apre, ed Helena è sulla soglia della porta, lo sguardo puntato in basso sull'orologio.

- Ehi, voi due, non c'è tempo di riposarsi. Venite subito in palestra ad allenarvi. - ci allontaniamo in uno scatto, mentre Helena ci osserva, confusa. - Ho interrotto qualcosa? - domanda, un sopracciglio inarcato. Cerco di dire qualcosa, ma non riesco a causa dell'imbarazzo. Per fortuna, Leo interviene in mio soccorso. 

- No, niente. Arriviamo subito. - si alza e si infila di nuovo le scarpe. - A stasera. - bisbiglia, prima di uscire dalla stanza. Bene, adesso posso anche esplodere di gioia.


La giornata passa in fretta. Io e Leo non ci parliamo molto, abbiamo un'intera serata per chiacchierare. A pranzo ho detto tutto ad Ariel. È esplosa di gioia, ed è stato difficile contenerla. Ha detto che prima di andare da Leo, sarei dovuto passare in camera sua. Avrebbe scelto lei i miei vestiti, assieme ad Ella. 

Il pomeriggio lo passo con Jason. Mi è mancato un po', ad essere sinceri. Decido di raccontargli tutto, è il mio migliore amico, del resto. Mi è mancato passare del tempo con lui, ridere e scherzare come nostro solito. 

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