Capitolo 50

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LIZ
- Secondo te, Leonard sta bene? - domanda Ella, con una nota di preoccupazione nella voce. Appena finito lo scontro, siamo tornate in camera, mentre Gwen si prendeva cura di Helena e Richard di Leonard. È stato davvero bravissimo durante il combattimento, i suoi poteri sono formidabili. Ha bisogno però di molto allenamento per riuscire a padroneggiarli perfettamente.

- Sì, è nelle mani di Richard. Si prenderà cura di lui e starà bene, ne sono sicura. -

- Hai notato anche tu che Richard si comporta in modo strano con Leonard, vero? -

- Certo che sì, sono carinissimi insieme. - dichiaro, ricordando i loro sguardi che si incrociavano e le loro espressioni incantate.

- Quando comincerai ad addestrarlo? -

- Quando si riprenderà. Con lui al nostro fianco, non resta che trovare il totem della musica. -

- E poi sconfiggeremo quel pazzo di Gabriel, quella sciagurata di sua figlia, quel demente manipolatore del fumo e quella tinta di Skye. - commenta.

- Non avrei trovato parole migliori per descriverli. - ridacchio, complimentandomi con la mia amica. Non manca molto ormai, siamo quasi vicini alla sconfitta di Gabriel. Il mio comunicatore inizia a squillare.

- Chi è? -

- Jason. Pronto? - mi allontano un po'.

- Ehi, uccellino, puoi venire un attimo qui da me. -

- Perché? -

- Voglio vederti. - bisbiglia.

- Arrivo. - dico, sorridendo.

- Vai da Jason? - Ella scatta in piedi sul letto, avvicinandosi e guardandomi negli occhi.

- Sì. -

- E... ci resterai tutta la notte? - si informa, con sguardo malizioso.

- Non fare quello sguardo. - le faccio la linguaccia. - Credo di sì, comunque. -

- Bene, allora chiamerò Scott e lo farò venire qui. Per te, c'è qualche problema? -

- Divertitevi. - esco dalla stanza, salutando la mia amica.


Jason mi fa entrare.

- Volevi parlarmi? Wow! - esclamo, entrando in camera di Jason e guardando il centro della stanza, dove di solito lui medita. C'è un tavolo con dei piatti, delle posate, dei bicchieri e delle candele spente sopra di esso. Si prospetta una bella serata.

- Ti piace? - Jason è trepidante della mia risposta, come se non stesse aspettando altro che quella.

- Sì, è bellissimo. - dichiaro. - Ma perché l'hai fatto? - chiedo, curiosa.

- Perché mi andava. Volevo passare un po' di tempo con te in pace, solo noi due. Se vuoi, puoi anche restare a dormire qui. Richard dorme con Leonard. Credo proprio che abbia una bella cotta per lui. Be', era ora. Mi dispiaceva vederlo sempre da solo. - mi spiega. 

- Resto volentieri, dammi giusto il tempo di fare una doccia. - gli prendo il viso fra le mani, regalandogli qualche bacio sulle guance.

- Vuoi che venga con te? Ci divertiremo. -

- No, grazie. - 


Lascio che il getto caldo mi bagni i capelli e il viso, rilassandomi al contatto con il calore. Adoro avere Jason al mio fianco. Nessuno si era mai preoccupato per me come fa lui, ci tiene davvero tanto a rendermi felice e mi fa piacere. Sento qualcuno bussare alla porta.

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