Presidenza

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Il ragazzo avvicinò il suo viso,  portandolo ad un centimetro dal mio, mi lasciò un bacio umido all'angolo della bocca, poi si spostò sull' orecchio destro e iniziò a mordicchiarlo, per poi passare al collo e al seno, sollevò un lembo della mia maglietta e vi introdusse dentro la mano, sali' fino a raggiungere il mio seno sinistro, lo afferrò e lo strinse con forza,  il dolore fu atroce, tanto da provocarmi quasi uno svenimento, con l'altra mano scese sulla mia coscia, improvvisamente quando avevo abbandonato ogni speranza, accadde  che un ragazzo, spuntato dal nulla, lo afferrò da dietro, facendolo precipitare a terra, l'altro ragazzo che mi teneva ferma, lasciò la presa su di me per affrontare il mio salvatore, così facendo ebbi finalmente la possibilità di scappare, corsi, corsi più veloce della luce finché non mi imbattei in una porta con una targhetta scritta "Presidenza"  senza neanche bussare spalancai la porta e mi si presentò davanti un uomo alto robusto e distinto, mi chiese di cosa avessi bisogno e così gli raccontai cosa era successo, senza perdere tempo, si alzò dalla sedia e corremmo nel luogo dove si trovava il ragazzo che mi aveva salvato

Diario di un folle amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora